Mi è stato fatto un decreto ingiuntivo provvisorio per la richiesta di un pagamento di un debito ingiusto.Sono un rappresentante e avevo un contratto in base al quale mi venivano corrisposte delle provvigioni in base al mio fatturato. Ogni anno ho ricevuto delle provvigioni superiori rispetto a quelli dovuti.Preciso che ho lavorato per l’azienda per 4 anni e ogni anno alla fine del l’esercizio veniva fatto il conteggio delle provvigioni dove i responsabili dichiaravano a voce che non mi avrebbero mai richiesto dei soldi indietro. Io gli ho creduto perché le parole per me valgono più di un contratto scritto.Dopo 2 anni dal termine del mio mandato ho ricevuto la bella sorpresa ritenuta ingiusta anche dagli stessi collaboratori dell’azienda..purtroppo le carte sono quelle che contano. Vorrei sapere se è possibile che dopo il decreto provvisorio il mio creditore possa non agire e far annullare il tutto?
Certo, è possibile, ma il punto è che se non fai opposizione al decreto avrai per dieci anni, e sempre che non venga frattanto interrotta la prescrizione, questa «spada di Damocle» sulla testa, cioè il rischio che il decreto venga messo in esecuzione e cioè presentato all’incasso.
Anche fare opposizione, peraltro, non sarebbe affatto facile, perché la remissione del credito fatta appunto dal creditore è avvenuta in via solo orale (a voce) e quindi ci sarebbe il problema, non facile, di fornirne la prova.
Tutto considerato, la cosa migliore sarebbe prendere contatto e cercare di raggiungere un accordo. Questa è una cosa che, se vuoi abbia qualche possibilità di riuscita, devi far fare ad un bravo avvocato.
Leggi con attenzione la nostra scheda sul decreto ingiuntivo e quella sul recupero crediti.