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Want my RSS: interessante estensione per Firefox.

Browser acchí?

Ho scoperto un’estensione per Firefox che mi piace molto.

Prima di parlartene, però, è necessaria una premessa, un breve riepilogo per capire su cosa verte il discorso.

Il programma, il software o l’applicazione che usi per navigare su internet, cioè ad esempio fare ricerche con google, leggere un quotidiano on line e così via, si chiama browser o appunto navigatore.

I browser principali al momento sono tre: Chrome, Safari, Firefox.Quello che devi usare, se dai ascolto a me, è Firefox.

Firefox e le sue estensioni.

Ora non c’è modo di parlare compiutamente dei vantaggi di questa scelta, cui magari dedicherò un post a parte; tra questi, tuttavia, ce n’è uno abbastanza interessante per me: il fatto di consentire di usare le estensioni anche nella versione mobile per Android – forse anche per iOS, che però non conosco e su cui non ti posso dire.

Le estensioni, o add-on in Inglese, sono dei componenti che puoi installare per munire il tuo navigatore di funzionalità aggiuntive in molti casi davvero interessanti e utili.

Ad esempio, una estensione tra le più utilizzate, e che io tengo sempre installata da anni, è AdBlock, che rimuove la pubblicità dalle pagine che stai leggendo, rendendole infinitamente più piacevoli.Un’altra meno conosciuta si chiama «I don’t care about cookies» e consente di rimuovere il banner fastidioso che ti chiede, ogni volta che entri in un sito nuovo, di accettare i cookies – un altro incantevole regalo dell’Unione Europea, sia bestemmiata in eterno.

Want my RSS: aggrega che ti passa.

L’estensione che ho scoperto in questi giorni si chiama «want my RSS» e consente di vedere di nuovo, immediatamente, se per il sito che stai visitando sono disponibili flussi informativi utilizzabili in un aggregatore, un software, che io utilizzo, e di cui ti parlerò meglio in un prossimo post, per raccogliere e leggere insieme tutte le informazioni dalle fonti che mi interessano.

Al momento, sugli aggregatori puoi leggere questo post.

Mettiamo che, facendo una ricerca con google, io «atterri» su un sito che mi sembra interessante e che penso mi possa essere utile seguire, al di là del post singolo che in quell’occasione mi ha attirato.

Posso aggiungerlo alla raccolta di quelli che seguo nel mio aggregatore.

Questa estensione mi mostra un’icona nella barra del browser con il simbolo dei feed RSS o atom, cliccando la quale posso aggiungere il feed del sito che sto visualizzando all’elenco di quelli che seguo.

Il vantaggio è, dunque, di sapere immediatamente che quel sito dispone di un feed, che quindi posso aggiungerlo al mio aggregatore e di farlo in un unico passaggio immediato.

Conclusioni.

Il messaggio da portare a casa è, dunque, il seguente:
– se hai un iPhone, buttalo e prenditi un terminale da uomo, anche se sei una donna;
– sul tuo nuovo dispositivo Android, installa e usa come browser predefinito Firefox
– installa le estensioni più interessanti, tra cui quella oggetto del post e le altre menzionate;
– usa un aggregatore – io suggerisco Inoreader, ma ce ne sono tanti altri – per gestire tutte le fonti di informazioni utili per te, tra l’altro – te ne riparleró – usare un aggregatore consente di ridurre la dipendenza da social e la FOMO, acronimo di fear of missing out; – iscriviti al mio blog, tramite mail o – appunto – feed RSS, per non perdere informazioni importanti e utili per la tua strategia di vita quotidiana.

Engioi!

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tecnologia

Bloccare le richieste di notifica dai siti web: come fare?

Non so quale browser usi, e non so nemmeno se tu sappia davvero che cos’è un browser, tanto per cominciare (sarebbe il programma o «app» che si usa per navigare su internet, fare ad esempio ricerche con google, leggere un quotidiano on line e così via), comunque, oltre agli stramaledetti cookies, di cui ho già parlato in un altro post, un’altra grande rottura di scatole, sia nell’immediato, sia – se sei così ingenui da accettare – soprattutto in seguito, è la richiesta di invio di notifiche da parte di alcuni siti web.

Uno fa una ricerca con google su un argomento che gli interessa, capita su di un sito su cui non ritornerà mai più nell’arco della sua intera vita e deve subire una richiesta di notifica. Se poi accetta, questo sito, che magari parla di argomenti che non sono di alcun interesse per l’utente, inizia a mandargli notifiche periodiche e a incasinargli il desktop e l’intera esperienza di utilizzo del computer.

No so che browser usi, dicevo… Personalmente sono ritornato al vecchio e glorioso firefox, dopo essere uscito dal mondo Apple e dal suo onesto e veloce Safari, e dopo aver provato per un po’ di tempo Chrome, che è tuttavia per i miei gusti inaccettabile in quanto non in grado di formattare e rendere correttamente dal punto di vista della leggibilità le pagine web e troppo permeabile alla pubblicità – aspetto questo che non sarà mai risolto, dal momento che google ha come core business la vendita di pubblicità su web.

Firefox, dal canto suo, ha il grande vantaggio che supporta le estensioni anche sui dispositivi mobili, dove ormai trascorriamo quasi tutti noi la maggior parte del tempo che passiamo con strumenti informatici (non so te, io passo più ore usando il cellulare che al Mac), quindi puoi installare ad esempio un ad blocker. Inoltre ha una funzione di «reading mode» che è molto comoda e funziona bene

Sul mac, comunque, Firefox presenta la possibilità di bloccare per sempre le richieste di notifica da parte dei siti web che si visitano.

Se anche tu vuoi bloccarle, devi fare così.

Devi entrare nella sezione «Preferenze» di Firefox, scendendo poi nella immediata sottovoce «Privacy e sicurezza».

Qui trovi una ulteriore sottovoce che si chiama «Permessi».

Qui abbiamo varie ed ulteriori sottovoci, tra le quali dovrai scegliere ovviamente «notifiche».

Si aprirà il riquadro seguente:

A questo punto, basta mettere il segno di spunta a sinistra di «Blocca nuove richieste di inviare notifiche» così come puoi vedere che ho fatto anche io…

Da questo punto in avanti non sarai più disturbato da richieste di attivare notifiche da parte dei vari siti web che visiti.

Ma non ringraziarmi 😉

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diritto

Accettazione dei cookies: come togliersela dalle balle.

Nella mia vita, ormai, ho accettato più cookies che compromessi…

E sono convinto che sia così anche per voi.

Non siete infastiditi anche voi dall’avviso che compare ogni volta che vi collegate ad un qualsiasi sito web (questo, purtroppo, compreso) da un po’ di tempo a questa parte?

L’utilità pratica di questa cosa è assolutamente pari a zero, perché ovviamente nessuno può, nel momento in cui sta facendo una ricerca su internet per trovare le informazioni che gli servono, andarsi a leggere, per ogni sito delle dozzine che consulta, un paio di pagine di informative che gli spiegano come vengono, per quel particolare sito, utilizzati i cookies. Anche perché a noi interessa davvero poco.

Non solo non c’è nessuna utilità, ma questa farsa è anche dannosa perché spesso tra annunci pubblicitari, pop up e altre finestre in sovrapposizione diventa difficile leggere i contenuti che ci interessano. Questa cosa, peraltro, è talmente fastidiosa che, ad esempio, recentemente sono tornato a Firefox come browser predefinito, lasciando perdere Chrome che, essendo figlio di Google, non ci darà mai (nonostante stiano facendo finta di farlo) una vera modalità di lettura che consenta di non visualizzare gli annunci – ma di questo parleremo, magari, in un altro post.

Queste – rido – sono le «soluzioni» che ci vengono dall’Unione europea e dalle autorità preposte a tutelare la nostra privacy. Abbiamo il telefono di studio e di casa tempestato da chiamate illegittime di venditori che, nonostante il registro delle opposizioni, di interrompono mentre lavoriamo o ci riposiamo, la casella mail infarcita di spam, ma, mentre navighiamo sul web, siamo «protetti» dai cookies.

Fuor di metafora, l’imposizione a tutti i siti web della necessità di richiedere una specifica accettazione dei cookies da parte degli utenti è una evidente buffonata, che non risolve alcun problema ma mette un peso in più sugli utenti comuni. Un po’ come fa a volte l’Unione Europea quando interviene su di una determinata materia.

Ma c’è una soluzione per evitare le perdite di tempo nella lettura di quello che ci interessa, che ho scoperto grazie ad una amica di facebook che me l’ha indicata. Da allora la utilizzo con soddisfazione e ho pensato di girarla anche a voi.

Si tratta dell’estensione dal nome azzeccatissimo «I don’t care about cookies». Più che una estensione, un moto di rivolta popolare, che parte dalla pancia di ognuno di noi…

Ad ogni modo, si tratta di un componente aggiuntivo del browser, che potrete installare appunto sul vostro navigatore preferito, tra Chrome e Firefox (Safari purtroppo non sembra supportato al momento). Il sito dell’estensione si trova qui, ma ovviamente la trovate anche nel repository delle estensioni del browser.

Ricordo che Firefox, a differenza di Chrome, consente l’installazione di estensioni anche sulle versioni mobili, così ho potuto installare I don’t care about cookies anche sulle versioni di Firefox che uso sul mio cellulare che sul mio tablet Android. Gli utenti iOS, dunque, non solo non possono installarla su Safari, ma non possono nemmeno cambiare il browser di default ed è questa una cosa assolutamente inaccettabile a mio giudizio, di fronte alla quale l’UE, che pur con Internet Explorer era intervenuta pesantemente, rimane in misterioso ed incomprensibile silenzio.

Nell’attesa, dunque, dell’eventuale giorno fortunato in cui potremo finalmente uscire definitivamente dall’Unione Europea, potrete da oggi almeno risparmiarvi la rottura dei cookies.

Evviva noi.