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WordPress: cambiare l’indirizzo di un post o altro contenuto.

Oggi ti parlo del modo più efficace di cambiare indirizzo ad un contenuto che hai pubblicato con wordpress, come ad esempio un post come questo.

Perchè ti può venire bisogno di cambiare indirizzo ad un contenuto già pubblicato?

Un caso classico è quello in cui cambi il tipo di contenitore, cioè il formato di quel contenuto, ad esempio da post a pagina, perché ad esempio il post è molto letto ed è diventato una «pietra miliare» del tuo blog, oppure viceversa, perché le pagine ad esempio sono diventate troppe e alcune cose si possono mettere più agevolmente nel classico formato del post.

A me, ultimamente, è capitato di farlo passando dal formato «FAQ», ottenuto grazie ad un apposito plugin con cui avevo creato una apposita sezione di Frequently Asked Questions, al formato post, smantellando questa sezione che, alla lunga, si era rivelata una complicazione inutile.

In teoria, wordpress dovrebbe creare di «ricollegamenti» automatici tra il vecchio indirizzo e il nuovo dello stesso contenuto, nel momento in cui cambi il tipo, ma questa cosa non sempre funziona, specialmente quando il formato è speciale come appunto nei casi in cui lo si ottiene con un apposito plugin.

Meglio agire a livello di gestione del sito.

Ma perché è necessario compiere operazioni del genere?

Innanzitutto è una forma di riguardo per i lettori del blog, che possono non trovare un contenuto collegato ad un altro post perché appunto non funziona più il collegamento.

Ma, soprattutto, è una forma di riguardo anche per google che, se non ritrova la roba allo stesso posto in cui si trovava prima, si incazza e penalizza il tuo sito nei risultati di ricerca (SEO), perché giustamente lo ritiene il sito di uno che non sa lavorare con il web e fa pasticci con i contenuti…

Questo ovviamente per tutti coloro che lavorano con il web è da evitare assolutamente.

Dunque, fatte queste premesse, il modo migliore per gestire questa operazione è andare a modificare il file .htaccess che si trova nella radice del blog.

Il modo migliore per fare questa operazione è accedere tramite il vecchio protocollo FTP al server su cui gira il blog. Personalmente, uso sul Mac un client, disponibile anche in ambiente windows, che si chiama Cyberduck e che consiglio di provare anche a te.

Dopo aver eseguito l’accesso, è importante dire a Cyberduck di visualizzare anche i files nascosti, perché di default non lo fa, mentre .htaccess, con il punto all’inizio del nome è appunto un file nascosto. Per farlo, devi andare in Visualizza e selezionare appunto l’opzione «Visualizza files nascosti» oppure premere, con Cyberduck in primo piano, SHIFT+COMMAND+R. Se procedi in questo modo, però, dovrai farlo ogni volta che ti connetti, invece la cosa consigliabile è settarlo direttamente nelle preferenze di Cyberduck, come mostrato nell’immagine che segue:

Una volta entrati nel server ftp e localizzato il file .htaccess si può fare l’editing direttamente senza bisogno di scaricarlo, modificarlo e poi tornarlo a caricare – si occupa in background Cyberduck di tutte queste operazioni in modo da farla sembrare una modifica locale.

Fai quindi a questo punto clic destro su .htaccess, scegliendo «Modifica con…» e scegliendo poi l’editor installato sul tuo computer, nel mio caso quello di default di ogni Mac e cioè TextEdit.

La sintassi da usare è la seguente, prendo un esempio reale dal mio file .htaccess:

Redirect 301 /faq/potete-indicarmi-un-avvocato-delle-mie-zone/ https://blog.solignani.it/2008/09/23/potete-indicarmi-un-avvocato-delle-mie-zone/

Bisogna quindi mettere all’inizio della riga il «comando» Redirect 301, quindi il vecchio indirizzo del contenuto, quello che aveva prima dello spostamento, in formato relativo, cioè senza l’indicazione del percorso completo del sito, omettendo quindi la prima parte. Poi bisogna mettere quello di destinazione, che corrisponde al nuovo indirizzo, in questo caso il percorso deve essere assoluto e completo, come nell’esempio.

Una volta fatte le modifiche, si può salvare e voilà, il contenuto sarà raggiungibile nella nuova posizione.

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Moderare i commenti nei blog multiautore WordPress: come fare.

Oggi voglio insegnarti come si fa, in un blog multiautore WordPress come questo, a consentire ad altri utenti di moderare i commenti.

I commenti sono molto importanti a livello SEO, perché iniettano nuovo contenuto in una pagina, e google se ne accorge facendola salire di grado, indicizzando comunque anche il nuovo contenuto.

Inoltre sono importantissimi a livello di interazione con gli utenti, perché creano spesso un legame con i gestori del blog e un senso di comunità con tutti gli altri utenti dello stesso.

Purtroppo, i commenti spesso sono tantissimi e non è facile rispondere, in modo un minimo decente, a tutti. Questo è vero specialmente in un blog giuridico, dove i lettori magari affidano ad un commento storie complesse e molto lunghe, difficili da definire con poche righe di risposta – tanto è vero che spesso prendiamo un commento e lo rendiamo oggetto di un post apposito, con adeguata risposta da parte nostra, per la sua complessità, ma anche per l’interesse generale, dal momento che i post del giorno vengono fatti circolare tramite la newsletter, il gruppo Telegram e i social (a proposito, se non sei ancora iscritto, fallo al più presto per non perdere contenuti interessanti ed utili tutti i giorni).

Una ulteriore soluzione è ovviamente quella di consentire ad altri utenti di moderare i commenti e darvi risposta.

Per fare questo, devi lavorare con un po’ di plugin, anche perché le soluzioni semplici purtroppo non funzionano, come da me sperimentato.

Devo premettere che gli altri autori che scrivono sul mio blog hanno il ruolo e i permessi di «collaboratore», per molteplici ragioni legate alla possibilità di un intervento editoriale da parte mia su alcuni aspetti più che altro stilistici e alla gestione del flusso editoriale da parte di un plugin che «pesca» tra gli articoli in attesa di revisione o pending review.

Gli stessi miei colleghi preferiscono che il blog funzioni in questo modo, preferiscono cioè di solito non avere permessi di pubblicazione diretta, anche considerando che questo blog non funziona come gli altri che «buttan fuori» in qualsiasi momento nuovi articoli, ma c’è un flusso editoriale preciso che vede pubblicato un solo articolo al giorno, dal lunedì al venerdì, cosa che è essenziale per le persone per poter seguire come si deve un blog, senza essere costantemente sopraffatti da nuovo materiale e trovandosi nell’impossibilità di decidere, alla fine, cosa leggere.

Gli utenti, dunque, con ruolo di «collaboratore» non hanno i diritti di modificare i commenti.

Per dargli questo permesso, bisogna installare prima un plugin che consenta di assegnare più ruoli ad un medesimo utente, cosa che di default WordPress non consente, poi un ulteriore plugin che crea un nuovo ruolo, quello di moderator, che comprende il permesso di amministrare i commenti.

I plugin appena citati sono i seguenti:

In teoria, Members dovrebbe essere sufficiente. Con Members, si può definire un nuovo ruolo, cui attribuire la possibilità di moderare i commenti. Purtroppo, se provi a fare questo, vedi che non funziona. Non si sa il perché.

Quindi Members lo installi solo per consentire ad un utente WordPress di avere più ruoli, cosa di default possibile, poi installi anche Moderator role.

A questo punto, prendi l’utente cui vuoi assegnare il permesso di moderare i commenti e gli aggiungi anche il nuovo ruolo «moderator», rendendolo quindi un utente con il duplice ruolo di «Collaboratore», che gli consente di continuare a mandare post in revisione, e di «Moderator», che gli consente di moderare e rispondere ai commenti.

Ovviamente, se vuoi puoi anche creare un utente con la sola possibilità di moderare i commenti, ma non è il nostro caso, dove tutti gli utenti sono anche «autori» di post.

Ecco fatto.

Ti raccomando di nuovo, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.

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Come funziona la collaborazione al blog?

Vorrei collaborare con il vostro blog. Ma come funziona più in dettaglio?

Dopo la pubblicazione di questo post ho ricevuto molte richieste di collaborazione da parte di persone e avvocati che, pur comprendendo l’importanza di scrivere per poter avere occasioni di lavoro, non hanno modo di costruirsi un proprio blog, ottimizzarlo a livello SEO e social e vogliono approfittare della possibilità, offerta sul mio, di iniziare a scrivere godendo subito di una alta visibilità, oltre che del «marchio» degli avvocati dal volto umano.

Voglio quindi cogliere l’occasione per spiegarti meglio come funziona l’ingresso nel mio blog e tra i suoi collaboratori.

Sostanzialmente, ci sono tre passaggi o step.

A) In primo luogo, mi devi mandare la tua candidatura, dalla pagina della campagna o direttamente dal modello.

A questo punto, valuto le tue qualifiche e le tue caratteristiche e se ritengo che possa esserci una collaborazione interessante passiamo al secondo «step».

In questa fase, dunque, viene fatta una prima, sommaria, valutazione, scartando i candidati il cui profilo non appare in linea con quello che faccio col blog.

B) In questo secondo step, se superi la prima valutazione, ti mando, per posta elettronica, le istruzioni per creare e inviarmi il tuo primo post.

Una volta ricevute le istruzioni, dovrai dunque, molto semplicemente, provare a scrivere qualcosa.

È la fase in cui, con concretezza, bisogna «prendere il mattone in mano».

Potrai scegliere qualsiasi argomento o usare uno degli spunti che metto a disposizione tramite l’account twitter apposito.

Quando avrai scritto il tuo primo post, dovrai mandarmelo al mio indirizzo mail.

C) Qui inizia il terzo step. Io valuterò il tuo primo post e, se ritenuto adeguato, lo caricherò già sul blog, programmandone la prossima pubblicazione in linea con il nostro flusso editoriale.

A questo punto, ti chiederò alcuni dettagli cioè una foto profilo, un breve profilo descrittivo e cose del genere, dopodiché ti inserirò nel gruppo della redazione e ti darò un link dove potrai caricare, in completa autonomia, tutti i tuoi nuovi post.

Sarai dunque un collaboratore a tutti gli effetti, con la periodicità che sceglierai tu o riuscirai a gestire compatibilmente con gli altri impegni.

Le tre fasi sono comunque molto veloci, ovviamente dipende anche da te e in quanto riuscirai a mandarmi il tuo primo post.

Se, dunque, ora che ti è più chiaro come funziona, ti interesserebbe collaborare, mandaci la tua candidatura compilando il modulo apposito.