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Polizza di responsabilità civile del capo famiglia: 10 cose da sapere

1. **Cos’è la polizza responsabilità civile capofamiglia?**\
È una copertura assicurativa che tutela il capofamiglia e i suoi familiari da eventuali danni involontari causati a terzi.

2. **Chi è coperto dalla polizza?**\
La polizza copre il capofamiglia, i familiari conviventi e talvolta anche gli animali domestici.

3. **Cosa copre la polizza?**\
Copre danni involontari a persone, cose o animali causati dal capofamiglia o dai suoi familiari.

4. **Quali danni non sono coperti?**\
La polizza non copre danni volontari, causati da guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

5. **Come funziona il risarcimento?**\
In caso di danno, l’assicurazione provvede al risarcimento del terzo danneggiato, fino al limite massimo stabilito dalla polizza.

6. **Qual è il massimale della polizza?**\
Il massimale è l’importo massimo che l’assicurazione si impegna a pagare in caso di danno. Varia in base alle condizioni contrattuali.

7. **È obbligatoria la polizza responsabilità civile capofamiglia?**\
No, non è obbligatoria, ma è consigliata per proteggere la famiglia e la casa da eventuali richieste di risarcimento.

8. **Come scegliere la migliore polizza?**\
Confronta diverse offerte, valuta i massimali, le franchigie e le esclusioni. Tieni presente anche il costo del premio annuale.

9. **Come funziona la denuncia di un sinistro?**\
In caso di sinistro, bisogna informare tempestivamente l’assicurazione e fornire tutte le informazioni e i documenti necessari.

10. **È possibile ottenere sconti sulla polizza?**\
Sì, alcune assicurazioni offrono sconti in base a particolari condizioni, come l’assenza di sinistri pregressi o l’installazione di sistemi di sicurezza.

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Polizza di tutela legale per appello: si può fare?

necessito di una polizza che copra le spese legali e processuali ad un minore di anni 14.
Udienza avuta il 27 settembre, ora ricorso all’appello.

Per l’ennesima volta, «purtroppo» non si può fare una polizza, di qualsiasi genere, dopo che un sinistro si è già verificato.

Come potresti pensare di andare a sottoscrivere una polizza infortuni dopo essere, ad esempio, caduto dalle scale?

Se funzionasse in questo modo, nessuno andrebbe più a sottoscrivere contratti di assicurazione. Perché buttare via soldi inutilmente? Basterebbe aspettare di averne bisogno e poi uno pagherebbe solo in quel caso…

Ma se ammettessimo ciò, pensi che le compagnie di assicurazione esisterebbero ancora o pensi invece che andrebbero presto tutte in fallimento, costrette solo a pagare e impossibilitate ad incassare?

Le assicurazioni nascono per tutelarsi da imprevisti.

Tu paghi e acquisti la tua serenità che se succede qualcosa hai una copertura, sempre che ovviamente vada tutto bene e rientri nei limiti di polizza.

Però resta un contratto aleatorio, cioè tu paghi ma non sai se ti verrà concretamente dato qualcosa indietro a livello monetario, oltre alla serenità che acquisti per il fatto di avere copertura.

Non può funzionare diversamente.

Te lo ripeto: non può funzionare diversamente.

Non puoi andare a fare una polizza sanitaria quando sei già malato. Se lo fai, e sottaci la tua malattia all’agente di assicurazione, commetti un reato di truffa e la polizza è invalida e non è nemmeno difficile venire scoperti dal momento che ci sono le cartelle cliniche… Eppure la gente fa cose del genere tutti i giorni.

L’assicurazione di tutela legale funziona in modo del tutto analogo alle altre assicurazioni, la devi aver sottoscritta prima dell’insorgenza del caso assicurativo, addirittura per alcune cose c’è anche un periodo di carenza proprio per evitare ingiuste speculazioni da parte del cliente.

Ci sono dei casi in cui è difficile stabilire il momento esatto in cui è insorto un caso assicurativo, ma nel tuo caso addirittura c’è già stato l’intero prima grado del procedimento: qui è assolutamente certo che il caso assicurativo è già insorto e lo è da anni quindi è escluso nel modo più assoluto che tu possa fare ora una polizza di tutela legale utilizzabile per quel caso.

Puoi, se credi, fare una polizza di tutela legale per altre cose che ti dovessero capitare ed è una cosa che io ti consiglio assolutamente, come faccio con tutti da oltre due decenni.

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Modulo CAI compilato male: che conseguenze ci sono?

Sono stato interrogato dal giudice di pace per confermare la mia responsabilità in un sinistro stradale. Non ho confermato il CAI inviato all’assicurazione, adesso cosa può succedere ?

È una domanda davvero un po’ troppo scarna per potervi dare una risposta utile.

Si possono fare solo alcune osservazioni generali.

Intanto, l’interrogatorio del giudice di pace può essere libero o formale. Si tratta di due cose completamente diverse, il primo serve per tentare la conciliazione, il secondo tende a realizzare un vero e proprio mezzo di prova.

Gli effetti dell’uno o dell’altro, dunque, sono molto diversi.

Per quanto riguarda il modulo CAI, o constatazione amichevole di incidente, il suo valore probatorio effettivo nel giudizio civile è molto controverso, nonostante l’art. 143 del codice delle assicurazioni, che, a riguardo, non è stato riconosciuto esaustivo.

Volendo essere sintetici, si può forse dire che il modulo CAI è uno dei diversi elementi di prova che poi utilizza il giudice per la ricostruzione della verità dei fatti.

Se una persona compila in modo inesatto un modulo CAI, le conseguenze dipendono dalle circostanze.

Non credo che, in molti casi, possa esserci il reato di falso in scrittura privata, peraltro abrogato dal d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7.

Piuttosto, se il sinistro non fosse genuino, se si trattasse cioè del classico «bidone» inventato allo scopo di lucrare soldi indebitamente da una compagnia assicurativa, ci potrebbe essere il reato di truffa.

Ovviamente, dipende dalle circostanze e quindi da tutti gli altri elementi del fatto.

Se vuoi approfondire la situazione, valuta di acquistare una consulenza da un avvocato.

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Se cado a causa di alcune piastrelle sconnesse il Comune mi risarcirà?

la scorsa estate mi sono rotta il malleolo in una piastrella rialzata dei giardini pubblici .Ho tenuto il gesso 3mesi ed il mio ortopedico m ha dato la fine guarigione dopo sei mesi.Ho fatto causa al comune ho mandato due testimonianze una delle quali quella del 118 che m è venuta a prendere sul posto.Secondo voi mi daranno un risarcimento?

Ovviamente, non siamo indovini ma solo avvocati…

La differenza è che un indovino sa prevedere il futuro, mentre un avvocato può solo fare volta per volta quello che appare opportuno perché una determinata pratica venga mandata «avanti», verso il raggiungimento del risultato desiderato dal cliente e reso oggetto dell’incarico, ma senza poterlo garantire né vedere in anticipo.

Naturalmente, un indovino è molto più prezioso di un avvocato e, se ne trovi uno, è sicuramente bene che tu non te lo faccia sfuggire …

Nel frattempo, in mancanza, dovrai fare con un avvocato 😉

Ora, io non so se hai fatto questa richiesta danni da sola o tramite un legale.

Nel primo caso, lascia che ti dica che si tratta di una scelta sconsigliabile, anche a costo di sembrarti interessato: ci sono aspetti tecnici che le persone comuni non conoscono e di questo fatto le compagnie di assicurazione si approfittano regolarmente, facendo il loro interesse. Nel secondo caso, ti consiglierei di chiedere lumi, per quel che possono valere, al tuo avvocato.

Se può valer qualcosa, noi stiamo seguendo una posizione simile, di sinistro avvenuto per alcune piastrelle rialzate non in un giardino pubblico ma in un marciapiede, e nel nostro caso le trattative non sono ancora concluse, anche se a buon punto.

Questo non significa ovviamente nulla perché ogni caso è diverso dall’altro, se non in fatto anche quanto a prove di cui si dispone.

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Per un grave infortunio sul lavoro a chi mi devo rivolgere?

Ho avuto un infortunio sul lavoro,sono stato operato per lesione al nervo ulnare,ed ho perso la mia funzionalità alla mano 100%.
Io faccio lo chef e la mia mano sinistra non ha più la forza del spadellare e nella lavorazione,il medico legale dell’Inail mi ha detto che io lo chef non lo potrò più fare.
Ho 55 anni come posso e a chi rivolgermi per essere risarcito del mio danno? e come viene classificato il mio danno?

Mi dispiace innanzitutto per l’accaduto.

Nel tuo caso, servono un medico legale e un avvocato.

Il medico legale avrà il compito di esprimere il danno che hai subito, classificarlo e quantificarlo, anche sotto il profilo, molto importante nel tuo caso, dell’incapacità lavorativa specifica.

L’avvocato avrà invece la competenza di aprire la pratica richiedendo il risarcimento ai soggetti tenuti ad erogarlo e poi, una volta ricevuta la relazione del medico legale, potrà andare a trattare il sinistro; ovviamente, in caso di mancato accordo, si dovranno poi anche valutare eventuali vie di recupero giudiziale.

In questo settore, non è difficile trovare avvocati, e a volte anche medici legali, disposti a lavorare, in tutto o in parte, con un sistema di compenso a percentuale, che, se non hai liquidità, potrebbe essere utile anche nel to caso (ricordati però che alla fine il risarcimento diminuisce più sensibilmente rispetto a quanto si avrebbe con un compenso determinato in maniera tradizionale).