Oggi ti parlo di «tribunale online», un nuovo servizio allestito dallo Stato italiano che consente l’accesso dei singoli «cittadini», tramite SPID, alle loro pratiche, per quelle situazioni in cui gli stessi possono stare in giudizio da soli, senza l’assistenza di un avvocato.
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Tiziano Solignani, avvocato cassazionista, counselor, coach per avvocati, scrittore. Vivo e lavoro a Vignola, provincia di Modena. Puoi vedere tutte le mie risorse digitali e il mio mondo di contenuti qui.
Negli ultimi venti anni, mi è capitato di seguire molte persone, cittadine di altri Stati, per la presentazione della domanda volta ad ottenere la cittadinanza italiana.
Ho pensato quindi di fare una breve guida, basata su tutta l’esperienza accumulata in questi anni, che può essere utile per tutti quelli che si trovano a dover fare questa domanda.
Questa guida è stata redatta con la collaborazione del dottor Filippo Lancellotti, che da sempre mi aiuta e collabora con me anche su questo tipo di pratiche.
Se vuoi assistenza per capire se hai i presupposti per richiedere la cittadinanza o per presentare direttamente la domanda, clicca sui prodotti che trovi indicati in fondo alla pagina.
Se non parli bene l’italiano, non aver paura, possiamo tranquillamente comunicare in Inglese.
Presentando la domanda con la nostra assistenza, avrai molte più possibilità che la stessa possa essere accolta.
Considera che il procedimento per il riconoscimento della cittadinanza a volte può essere molto lungo!
Nessuno vuole trovarsi nella situazione in cui, magari solo dopo anni, apprende che la domanda deve essere ripresentata completamente da capo, anche perché quasi sempre sono necessari documenti del tuo stato di origine completamente tradotti e legalizzati presso l’ambasciata italiana, per cui l’iter è sempre molto complesso ed è anche dispendioso e non vale assolutamente la pena di rischiare.
I presupposti necessari.
Se si ha intenzione di richiedere la cittadinanza italiana, infatti, bisogna fare molta attenzione a quelli che sono i requisiti richiesti dalla legge, ai documenti necessari per la presentazione e alle accurate procedure da seguire.
Innanzitutto, la domanda può essere avanzata soltanto se si è in presenza di uno qualsiasi (uno da solo è sufficiente, non occorrono tutti, quello che si «usa» di solito è il numero 7) dei seguenti requisiti:
Essere stati adottati in Italia.
Essere nati da padre o madre italiani.
In seguito a riconoscimento di paternità o maternità.
Essere nati sul territorio italiano nel caso in cui i genitori siano ignoti o apolidi, se i genitori stranieri non trasmettono la cittadinanza al figlio secondo le leggi del loro Stato di appartenenza, o se il minore è ritrovato in condizioni di abbandono.
Aver prestato servizio presso le Forze Armate dello Stato italiano oppure aver ricoperto un ufficio pubblico alle dipendenze dello Stato stesso.
Aver conseguito matrimonio, se la residenza legale è fissata in Italia per un periodo di almeno due anni dopo lo stesso oppure tre anni di matrimonio qualora la residenza sia fissata all’estero.
Essere residenti in Italia da almeno 10 anni continuativi. Con alcune eccezioni più favorevoli in cui il termine è addirittura abbreviato: per i maggiorenni nati in Italia e per gli originari dell’Italia (genitori e nonni italiani per nascita) è di 3 anni; per i cittadini degli Stati appartenenti alla Comunità Europea il periodo è di 4 anni; per i rifugiati politici o apolidi (ufficialmente riconosciuti): il periodo necessario è di 5 anni; per i maggiorenni adottati da cittadino italiano, è di 5 anni (successivi all’adozione); per i figli maggiorenni di genitori naturalizzati italiani è di 5 anni (successivi al giuramento del genitore); per i cittadini stranieri che abbiano prestato servizio alle dipendenze dello Stato è di nuovo di 5 anni.
Come va presentata la domanda.
Da diversi anni, la domanda per acquisire la cittadinanza italiana può essere inviata solo telematicamente, cioè online, tramite un computer, collegandosi al seguente link, attraverso il nuovo servizio disposto dal dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, ovviamente del Ministero dell’Interno.
Non esiste un ufficio o sportello dove la domanda si possa portare di persona su carta, bisogna per forza passare per un computer, per questo è anche necessario lo SPID come ti farò vedere tra poco.
Dopo il deposito della domanda, a mezzo e-mail (una delle cose necessarie è appunto un indirizzo mail), la Prefettura comunicherà al richiedente il numero di protocollo (il cosiddetto “codice K10”), con il quale è possibile visionare lo stato di avanzamento della pratica sul suo sito istituzionale.
Talvolta, molte richieste vengono respinte perché la documentazione risulta incompleta, scaduta, non autenticata o non aggiornata.
A tal punto è fondamentale elencare quali documenti occorrono, anche per evitare inutili perdite di tempo:
Atto di nascita legalizzato e tradotto dall’Autorità diplomatica o consolare italiana presente nello stato d’origine del richiedente
Certificato penale del Paese di origine legalizzato e tradotto
Fotocopia del passaporto
Fotocopia del permesso di soggiorno
Codice fiscale
Storico della Residenza
Dichiarazione dei redditi percepiti negli ultimi 3 anni
Atto di nascita dei figli nati dal matrimonio.
Copia del versamento del contributo di € 250,00 sul c/c n°809020 intestato a “Ministero Interno D.L.C.I cittadinanza” con causale “cittadinanza-contributo di cui all’art. 1 co.12, legge 15 luglio 2009 n°94” (Fare attenzione: questo contributo prima del 05/10/2018 era di €200, aumentato in seguito all’emanazione del nuovo Decreto Salvini sull’immigrazione).
Marca da bollo da €16.
In casi particolari, a seconda della tipologia di domanda di cittadinanza che si intende richiedere, sono necessari ulteriori documenti, ossia:
l’atto integrale di matrimonio
il certificato di cittadinanza italiana del genitore o dell’ascendente in linea retta fino al II grado
il certificato di riconoscimento dello status di apolide o dello status di rifugiato
la sentenza di adozione rilasciata dal Tribunale
la documentazione relativa alla prestazione del servizio, anche all’estero, alle dipendenze dello stato.
Spid acchí?
Per poter completare la procedura telematica è indispensabile avere lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, una credenziale di autenticazione che ti permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale.
In sostanza, con questa nuova modalità di presentazione telematica, il ministero ha bisogno di sicurezza sulla tua identità, non essendoci più un funzionario addetto allo sportello che ti identifica.
Essendo strettamente personale, può essere richiesto solo e soltanto dall’interessato stesso presso uno degli Identity Provider.
Il sistema più pratico e immediato che ho consigliato a tutti i miei clienti e che consiglio anche a te è quello di andare presso un ufficio postale. Poste italiane, infatti, è uno dei fornitori di SPID e probabilmente il più comodo e veloce.
Conclusioni
Questa procedura richiede molta attenzione, scrupolosità e precisione, in quanto si tratta di un’azione irreversibile; ovvero, una volta completata e inviata, la domanda non può più essere né modificata né inviata nuovamente.
Per questo ti consiglio di farti assistere da un esperto nella presentazione, per avere la serenità che la domanda è stata presentata nel modo giusto e non rischiare di attendere molti anni solo per poi venire a sapere che devi ricominciare tutto da capo.
Se vuoi maggiori chiarimenti, puoi lasciare un commento qui sotto oppure scriverci dalla pagina dei contatti.
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