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CTU erronea: come denunciare il tecnico?

In corso di causa, il Giudice a mandato il CTU x fare una perizia del luogo. Il mio avv. to non si è presentato,a mandato un suo consulente che non si è opposto su nulla,l’avvocato della contro parte a detto lui al C T U dove doveva fare la perizia, la fatta dove non doveva farla, io ho tanto reclamato ma non e servito a nulla. In questo modo ha fatto una perizia a favore della contro parte. Io vorrei denunciare il C T U come devo fare?

Prima di tutto, non si capisce in che cosa questa CTU sarebbe stata infedele. L’unica cosa che riferisci è che ci sarebbe stata una «sostituzione di luoghi», cosa che però non è per niente chiara.

La prima cosa sarebbe capire quali sarebbero i difetti o vizi di questa perizia, in mancanza di questo non si possono fare valutazioni utili a mio modo di vedere.

Per quanto riguarda la partecipazione del tuo avvocato alle operazioni tecniche, si tratta di una cosa consueta: figurati che io in venticinque anni di professione non sono mai andato, nemmeno una volta, ad una CTU. Ho sempre lasciato che fosse il CTP a partecipare.

Anche per la valutazione dell’operato del tuo consulente di parte occorrerebbe avere maggiori dettagli: «non si è opposto su nulla», di nuovo, non significa niente, se non si è in grado di capire quali sarebbero i vizi della perizia. Infatti, se la perizia fosse corretta, sarebbe altrettanto corretto l’eventuale silenzio del consulente di parte, una cosa, anche questa, abbastanza comune.

Il consulente di parte, peraltro, anche se non vengono menzionati suoi interventi a verbale, è difficilmente immaginabile che possa rimanere del tutto silente: più probabilmente partecipa alle operazioni, dialogando e interagendo col CTU, determinando comunque una perizia finale diversa da quella che ci sarebbe stata se egli non fosse stato presente.

In conclusione, per vedere se e come poter far valere gli eventuali vizi, difetti ed errori di questo elaborato peritale, è necessario un approfondimento. Valuta se credi di acquistare una consulenza.

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Vicino chiede di passare per raggiungere la fogna: che fare?

Sono proprietaria di un fondo e il mio vicino e anche confinante mi ha chiesto di collegarsi alla rete fognaria passando attraverso il mio terreno. Cosa mi consiglia di fare?

Come si fa a rispondere ad una domanda del genere senza conoscere lo stato dei luoghi e ogni altra circostanza?

Si possono fare solo alcune osservazioni di carattere molto generale.

Appunto in linea generale, è vero che sono previste dalla legge, in alcuni casi, servitù coattive.

Le servitù coattive sono servitù che possono essere costituite con un provvedimento del giudice in presenza di determinati presupposti. In altri termini, in determinate situazioni la legge riconoscere al proprietario di un fondo o di un bene immobile il «diritto» di imporre ad un altro proprietario la costituzione di una servitù.

Un esempio classico di servitù coattiva è quella di passaggio, che il proprietario di un fondo intercluso, cioè senza accesso, o comodo accesso, alla strada pubblica, ha «diritto» di imporre al proprietario del fondo, o dei fondi, sui quali ha la necessità di passare per accedere alla via pubblica.

È evidente che le servitù non possono sempre dipendere dal consenso dei privati, se ragionassimo in questo modo, seguendo sempre il nostro esempio, ci potrebbero essere fondi inaccessibili, cosa che ovviamente è inammissibile, dal momento che ogni terreno è giusto che possa venire sfruttato, per esigenze abitative o di produzione, non solo agricola ma anche industriale.

Detto questo, si può dire ulteriormente che può darsi che il tuo vicino, che al momento si è limitato a chiederti amabilmente il permesso di poter passare con le sue tubazioni, abbia, in caso di mancanza di consenso da parte tua, il diritto ad uno scarico coattivo.

Questo significa che, in caso di negazione del consenso, potresti subire una causa alla fine della quale la servitù verrebbe comunque costituita e tu potresti anche essere condannata a pagare le spese legali.

Per dire se questo è il caso, ovviamente bisognerebbe approfondire molto di più la situazione.

Ancor prima di questo, anche perché un approfondimento del genere richiederebbe un lavoro di un certo tipo e di conseguenza un certo investimento, in generale va detto che un accordo è sempre comunque preferibile, quando si può raggiungere senza troppo incomodo e anzi magari con alcuni vantaggi.

Se vuoi approfondire, come ti consiglierei, la situazione, ti suggerirei di valutare l’acquisto di una consulenza, scegliendo la relativa opzione nel menu principale del blog. Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.