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Provvedimento sospensione da scuola: che fare?

DOMANDA – Mio figlio maggiorenne ha ricevuto un sospensione di 5 giorni mi è stata inviata PEC il 2/11 ore 14,00 circa in cui c’era la lettera con la sospensione e anche scritto che entro il 3/11/22 ore 10 avrei dovuto inviare un’istanza con l firma di entrambi i genitori e copia dei nostri documenti, Io vivo a Bologna, mio ex marito al Sud, quel pomeriggio ero in turno a lavoro ed impossibilitata a creare un’istanza firmarla inviarla al mio ex marito ecc. Ho inviato una PEC di accettazione e poi successivamente i documenti a mio figlio da portare oggi a scuola. Stamattina mi arriva la PEC che l’istanza è stata rifiutata. Prima cosa mio figlio è maggiorenne ha bisogno della nostra firma? Seconda cosa una scuola può dare tempistiche così strette tra l’invio della pec neanche un giorno per produrre l’istanza?

— RISPOSTA – Rispondo con qualche osservazione di carattere generale.

Questa possibilità di inviare gratuitamente una domanda al blog non si può certo utilizzare per cose che sono davvero urgenti: in questi casi, bisogna rassegnarsi ad acquistare una consulenza, da me o da un altro avvocato. Chi vuole acquistarla da me, se vuole procedere nel modo più veloce possibile, può chiamare il numero dello studio 059 761926 oppure acquistare on line da questa pagina. In entrambi i casi, è bene specificare i motivi dell’urgenza, in modo che si possa «fare spazio» subito al nuovo caso: per noi si tratta di spostare almeno un paio di appuntamenti già fissati, che non sono urgenti, più avanti, per occuparci di quello che scade.

Per il resto, è difficile poter fare considerazioni significative relativamente ad un provvedimento amministrativo, o anche, per quel che qui rileva, di altro genere, senza averlo potuto leggere. Può darsi, ad esempio, che fosse un intervento di tipo cautelare, correlato alla gravità del fatto contestato a tuo figlio, in relazione alla natura del quale termini così stretti potrebbero anche avere un senso e una legittimazione.

Per quel che concerne la maggiore età di tuo figlio, credo che la scuola avrebbe dovuto interpellare direttamente lo stesso e non più i genitori. Temo che sia stata una svista da parte dei funzionari della scuola, che probabilmente hanno inviato la comunicazione alle persone cui erano abituati a inviare le comunicazioni, considerando che nel frattempo era intervenuta la maggiore età. Questo potrebbe porre dei problemi di violazione del trattamento dei dati personali, mi sovviene ad esempio che il Garante ha sanzionato una banca per aver consentito l’accesso ad un genitore al conto corrente del figlio anche dopo che il figlio stesso era diventato maggiorenne.

Non credo che tu adesso abbia ancora bisogno di consulenza legale, ma se volessi comunque approfondire la situazione, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

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Ti lascio adesso alcuni consigli e indicazioni finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili.

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Progetto riservato poi diffuso: è violazione della privacy?

Dopo la ristrutturazione della ns. casa a schiera il vicino ci ha citati dall’avvocato perché secondo lui non avevamo rispettato le distanze. In quella sede ho scoperto che il vicino e l’avvocato sono in possesso del nostro progetto bozza che abbiamo usato solamente per chiedere dei preventivi a diverse ditte di costruzione e quindi un progetto non ufficiale. La sorella del vicino lavora in una di queste ditte ed io presumo che è stata lei a portare il progetto a suo fratello. La ditta può passare ad una terza persona dei dati personali? Il progetto contiene il mio nome, cognome, indirizzo, codice fiscale, ecc. Come posso tutelarmi? E’ una violazione della Privacy? La ditta, non avendo ricevuto l’incarico, non dovrebbe cancellare i miei dati personali?

Molto probabilmente è una violazione delle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali.

Faccio però queste osservazioni.

Innanzitutto, se ho ben capito, avete già una causa civile di cui occuparvi, che vi porterà via soldi, energia, tempo. Dovete quindi valutare se volete allargare il fronte ad altre questioni collaterali, e non risolutive rispetto a quella più importante oggetto di causa, che parimenti richiedono, per essere adeguatamente coltivate, soldi, energia e tempo.

Supponendo per un attimo che si decida di «allargare il fronte» anche alla tutela della privacy, non sarebbe così immediato dimostrare chi ha commesso la violazione, dal momento che il progetto in questione, per tua stessa ammissione, ha circolato ed è stato mostrato a diverse aziende a scopo di raccolta del preventivo. Si può forse presumere che la parente della vostra controparte sia l’autrice della violazione, ma per andare da un sospetto, per quanto possa sembrare corposo, ad una dimostrazione vera e propria ce ne corre.

Tutto sommato, la mia impressione è che, coltivando questa vertenza di privacy, in cui pur i vostri diritti sono stati violati, finireste per disperdere le preziose risorse di cui disponete per affrontare la questione principale, risorse che, è bene non dimenticarlo, sono limitate, per poi magari finire per incartarvi e, dopo aver speso parte di queste risorse, non riuscire nemmeno ad ottenere un risultato.

Anche ipotizzando un ricorso, infatti, all’autorità garante per la privacy, che è una iniziativa tutto sommato meno costosa di una causa civile, il tema della prova della violazione e del responsabile della stessa rimane con tutta la sua importanza.

A livello strategico, per quanto possa non essere giusto, il mio consiglio probabilmente sarebbe più quello di concentrarvi sulla causa in materia di violazione delle distanze dai confini.

Se credete, si può approfondire maggiormente, sia per l’una che per l’altra questione; nel caso, potete richiederci un preventivo compilando il modulo che si trova nel menu principale del blog. Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.