Ho un problema e penso peraltro che lo sia un po’ di tutti coloro che navigano in internet: quando sono in rete, connesso al mio provider, è possibile che qualche “furbo” senza scrupoli, possa sostituire la connessione con chissà quale remoto provider e farmi gonfiare la bolletta telefonica, senza che io mi accorga di nulla? Se sì come posso difendermi? (Luciano, via mail)
Recentemente, alcuni siti hard core sulla rete Internet si sono messi ad offrire i loro contenuti con una formula in effetti un po’ particolare ed insidiosa. L’accesso al sito viene detto essere gratuito, però poi per accedere allo stesso si scopre che bisogna scaricare un software apposito. Questo software in realtà altro non è che un client che collega l’utente ad internet, ma non tramite il proprio provider, bensì tramite un numero corrispondente ad una chiamata internazionale o peggio ad un numero a pagamento tipo 144 o 166. Bisogna dire che non è a rigore impossibile scoprire l’inganno, dal momento che quando viene lanciato il software si vede il numero che viene composto, però è ovvio che in questi casi ci si approfitta degli utenti più ingenui o comunque distratti o che non conoscono bene il significato dei prefissi telefonici. Va da sé che quasi sempre questi siti fanno capo a società straniere, che il denaro che in questo modo si compromette non è mai tanto da convincere ad intraprendere una battaglia giudiziaria, con la conseguenza che chi rimante vittima di episodi di questo tipo la quasi totalità delle volte rinuncia a difendersi.
Ma al di là di questi casi direi che non sia proprio possibile che una connessione in corso, instaurata con il proprio provider locale urbano, possa essere sostituita “on the fly” con una connessione ad un altro numero… Ad ogni buon conto, la disabilitazione dei servizi 144 e 166 e la richiesta di documentazione del traffico telefonico possono essere strumenti adatti quantomeno a prevenire possibili problemi.