Sono rimasta delusa dal provider Netbusiness, che di punto in bianco ha deciso di togliere le tariffe flat. Il nuovo piano tariffario con costi al minuto da loro proposto non era per nulla vantaggioso, quindi ho sciolto il contratto lo scorso maggio. Il 29 giugno mi arriva una loro fattura completamente sballata nei conteggi, ma subito dopo, il 6 luglio, ne arriva un’altra, che annulla la prima, con gli importi giusti.
Con entrambe le fatture mi viene però inviato, per errore, anche un bollettino postale precompilato, quando avevo invece a suo tempo dato il consenso all’addebito in c/c, autorizzandolo direttamente alla firma del contratto. Una signorina al call center un mese fa mi ha detto di non considerare il bollettino ed aspettare l’addebito, che risultava anche nel loro database. L’ultima fattura, quella valida, recava scadenza 21/07, ma al momento nel mio c/c non è ancora stata prelevata alcuna cifra! Ho cercato invano di contattare il call center al 1926 per chiarimenti ma risulta perennemente occupato da più di due settimane! Ho inviato email al Servizio clienti ed all’Ufficio reclami, ma mi tornano puntualmente indietro… Il loro sito poi sembra sparito!
Ma che fine ha fatto questa Netbusiness? Saranno mica in fallimento? Ed io come mi devo comportare? E se dovessero mandarti una fattura maggiorata di mora, creandomi tutti quei fastidi dovuti all’invio di carte per spiegargli l’addebito in c/c, come posso essere sicura di risolvere la cosa? (Barbara, via mail)
La lettrice non deve avere timore. Se lei ha, al momento della firma del contratto, concordato che il pagamento dovesse avvenire tramite prelievo delle somme corrispondenti dal proprio conto corrente e se quest’ultimo è, come pare di capire, in attivo, la colpa del mancato adempimento è solo ed esclusivamente del creditore, cioè di Netbusinness, il quale non potrà mai lamentare nulla nei confronti della lettrice nè, a maggior ragione, richiedere interessi o penalità o danni per il mancato pagamento. Per pignoleria, si potrebbe inviare una raccomandata a ricevuta di ritorno alla sede legale di Netbusinness, in cui li si invita a voler effettuare il prelievo di quanto dovuto, specificando appunto che in caso contrario non si sarà tenuti a nessun obbligo di pagamento di interesse, mora, penalità o danno e diffidandoli dal mettere in esecuzione il credito in qualsiasi altra maniera. Nel caso in questione, infatti, vi è la disponibilità del debitore ad adempiere, ma manca la necessaria cooperazione del creditore, in relazione al mezzo di pagamento che era stato concordato. Nè la lettrice potrebbe adempiere diversamente, dal momento che in seguito la stessa somma potrebbe venire nuovamente prelevata dal suo conto corrente, dal creditore distratto e … svegliatosi in ritardo, con la conseguenza che pagherebbe doppio. Quindi la lettrice non deve preoccuparsi.