Ho sottoscritto con Supereva un contratto per ottenere una email gratuita. Tutto funziona bene, però oggi controllando la posta, precisamente dalla casella
offerta con Tiscali, trovo pubblicità di Supereva. Sono sicuro di non avere lasciato a Supereva la mia casella di posta Tiscali. Suppongo che dall’IP sono risaliti ai miei dati personali. Vorrei sapere se questo è o non è violazione della privacy. (Matteo, via mail).
Perché possa accadere quello che sospetta il lettore, occorre, tecnicamente, un accordo tra Supereva e Tiscali; bisognerebbe in sostanza che i due provider fossero d’accordo nel carpire i dati personali del lettore stesso. Più in particolare, si presuppone che il lettore abbia stipulato on line il contratto di accesso a Supereva mentre stava usando l’accesso di Tiscali. Il server di Supereva avrebbe rilevato l’indirizzo IP del computer che ha richiesto e sottoscritto, sia pure solo on line, il contratto di accesso ed i suoi amministratori si sarebbero in seguito rivolti a Tiscali per sapere quali erano i dati personali corrispondenti all’utente che usava, in quel dato giorno e in quella data ora, quel preciso indirizzo IP. Quest’ultimo, infatti, è nella quasi totalità dei casi in cui si accede a internet tramite un provider “gratuito”, un indirizzo variabile, che viene assegnato in modo diverso ogni volta che ci si connette. Per questo motivo, nella supposta cessione dei dati personali da Tiscali a Supereva sarebbe stato indispensabile il contributo di Tiscali: Supereva, come si è visto, esaminando il numero di IP che aveva il computer che ha stipulato il contratto può solo stabilire che apparteneva a Tiscali, piuttosto che ad un altro dominio. Poi, per sapere quale singolo utente aveva, nel momento preciso in cui il contratto è stato stipulato, quel determinato indirizzo, ma soprattutto qual è l’indirizzo di posta elettronica di quel singolo utente, ha bisogno di accedere dapprima ai log di Tiscali e poi al relativo database utente. Per questi motivi, il lettore, se non ha conferito il proprio indirizzo e-mail a Supereva, fa bene ad essere molto insospettito da quanto è accaduto. Per stabilire, poi, se questo concreta effettivamente una violazione della privacy, è necessario esaminare con attenzione le condizioni contrattuali di accesso sia a Tiscali che a Supereva. Come abbiamo già visto diverse volte, il contratto di accesso a Internet offerto da molto grandi provider, se non prevede un corrispettivo in denaro, spesso ha come “contropartita” la richiesta della disponibilità alla manipolazione dei dati personali, cosa che serve al provider per promozioni pubblicitarie, ma spesso anche solo per fare numero per eventuali operazioni in borsa valori. Il caso meriterebbe forse di essere esaminato più approfonditamente, ma solo dopo aver visto bene il contenuto delle condizioni generali di contratto, dapprima di Tiscali e poi di Supereva.
Una risposta su “Supereva mi manda pubblicità: viola la privacy?”
A me è successo di aver aperto una mail supereva col nokia e, ogni volta che vi accedo, vengo salutato col mio numero di telefono (a suo tempo NON fornito) 😕