Devo recuperare un credito, ma non vorrei spendere troppo, è possibile accordarsi con il legale per tentare il recupero e poi dividere il ricavato? (Emanuele, via mail).
Quello di cui parla il lettore è il “patto di quota lite” o, meglio, compenso parametrato al risultato (contingent fee negli USA).
Praticamente, si inizia una pratica di recupero credito e il compenso del legale anzichè essere determinato in base alle tariffe, viene quantificato in percentuale su quello che si è “portato a casa”, ad esempio il 10% di quanto si è recuperato. Il patto di quota lite è sempre stato vietato in Italia, ma il divieto è stato abrogato con il decreto Bersani, per cui, dal primo gennaio del 2007, anche gli avvocati italiani possono accettare pratiche con il sistema della “quota lite”, purchè, e questo è previsto a tutela del cliente, la percentuale concordata sia sempre proporzionata all’attività svolta (art. 45 codice deontologico forense).
Il patto di quota lite deve essere stipulato per iscritto, altrimenti è nullo (2233, comma 3°, cod. civ.) e si applica la tariffazione tradizionale “a tariffa“.
Il patto di quota lite è utilizzato da decenni in altri paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, dove i legali, per alcuni tipi di cause, offrono questa possibilità ai propri assistiti, arrivando anche sino ad anticipare di tasca propria tutte le spese necessarie, a volte addirittura ricorrendo all’indebitamento, cosa che non sembra possa garantire, poi, quella serenità necessaria per poter lavorare adeguatamente sulle posizioni seguite. La mentalità degli avvocati italiani proviene da una tradizione molto diversa, ragione per cui ad oggi è comprensibile che non molti avvocati offrano già la possibilità di stipulare patti di quota lite come sistema di tariffazione, nonostante la novità introdotta sul punto dalla legge.
Alcuni studi, come il nostro, hanno iniziato a sperimentare questa forma di tariffazione, specialmente per alcune pratiche che si prestano in modo particolare a essere “tariffate” in tal modo, come ad esempio i recuperi crediti, i sinistri in genere, l’equa riparazione, offrendo a chi richiede assistenza la scelta tra la tariffazione tradizionale e la tariffazione mediante il sistema della quota lite, in modo che il cliente possa sempre scegliere cosa gli conviene di più. A volte l’assistito sceglie la quota lite perchè in questo modo crede che vi sia un incentivo maggiore per il legale a coltivare la posizione, dal momento che in qualche modo l’assistito e il legale “entrano in società” guadagnando, sia pure ciascuno nelle debite proporzioni, in base al risultato conseguito. Vale la pena, comunque, di giudicare caso per caso.