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diritto

come gestire gli anziani

Vivo a Modena da anni, ho una mamma lontana, non più in grado di provvedere a sè stessa. Oltre ad avere una pensione, ha anche alcuni conti e due immobili. Come posso fare? (Silvia Savi, via email)

Bisogna vedere attentamente il caso nelle sue peculiarità, ma probabilmente si può usare il sistema dell’amministrazione di sostegno, previsto dalla legge 9 gennaio 2004, n. 6. Con questo strumento si vuole tutelare, con la minore limitazione possibile dell’incapace, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente. L’amministrazione di sostegno ha di fatto sostituito le “vecchie” interdizione e inabilitazione, che erano interventi molto più pesanti, riservati ai casi limite e di fatto dunque del tutto eccezionali.

La domanda di nomina dell’amministratore di sostegno va presentata al Giudice Tutelare del luogo in cui si trova l’interessato, quindi necessariamente nel tribunale di riferimento per il comune dove si trova la mamma della lettrice. L’amministratore di sostegno, una volta nominato, avrà il compito di curare la persona bisognosa ed il suo patrimonio. Non tutti gli atti possono, però, essere compiuti dall’amministratore di sostegno. Sussistono delle limitazioni al riguardo. Infatti, per il compimento di alcuni atti considerati straordinari, l’amministratore di sostegno deve chiedere di volta in volta l’autorizzazione al Giudice Tutelare, come ad esempio per la vendita di un immobile.

In mancanza di parenti o persone di fiducia, per capire chi può fare l’amministratore l’unica soluzione è quella di contattare i servizi sociali del luogo per vedere se vi sono persone disposto ad assumersi l’amministrazione oppure un professionista, solitamente un avvocato, sempre del luogo, esperto di amministrazioni di sostegno e con esperienza in materia di incapaci. L’amministratore di sostegno va retribuito, ma il suo compenso viene determinato dal Giudice Tutelare e solitamente è proporzionato al patrimonio dell’amministrato, che, se è semplice, non richiede molto lavoro, viceversa se è più complesso.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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