Un mese fa è venuta a mancare mia nonna, la quale, per testamento, mi ha nominata erede universale. Purtroppo, i beni sono molto più esigui di quello che mi aspettavo e credo che mio cugino le abbia prelevato dei soldi dal conto corrente a sua insaputa. Cosa posso fare? (Paola, via e-mail)
La prima cosa da fare in questi casi è rivolgersi ad un avvocato di fiducia il quale provvederà a depositare presso il Tribunale competente un “ricorso per inventario”. A seguito del ricorso, il Tribunale provvede ad incaricare un funzionario, che agirà con i poteri del pubblico ufficiale, di redigere un inventario dettagliato sui beni del defunto al momento della sua morte.
Nel contempo, l’avvocato chiederà alla banca tutti gli estratti conto degli ultimi anni per verificare se ci siano state delle uscite ‘anomale’, anche con riferimento a titoli, fondi, investimenti, valori mobiliari e così via.
Potrebbe riverlarsi opportuno chiamare le persone informate sui fatti, come ad esempio il direttore della banca dove si trovavano le sostanze della defunta, a rispondere ad alcune domande in sede di indagini preliminari, dal momento che la distrazione di beni ereditari è anche un reato. Le indagini preliminari svolte dall’avvocato sono uno strumento grazie al quale l’avvocato può convocare nel proprio ufficio delle persone – che ritiene coinvolte, ovvero informate, in merito alla questione seguita – allo scopo di svolgere delle vere e proprie indagini.
Una volta che la faccenda sia chiarita, almeno agli occhi della lettrice, bisognerà decidere se procedere o meno giudizialmente per farsi riconoscere i propri diritti. In questi casi, data la complessità della questione, le spese legali potrebbero essere molto alte, per cui potrebbe rivelarsi vantaggioso per la lettrice stipulare un patto di quota lite con il proprio legale grazie al quale pagherà le spese legali in proporzione al suo ricavato e solo nel momento in cui ne sarà entrata in possesso.
Per maggiori dettagli sul procedimento di formazione dell’inventario dell’eredità, rimando alla nostra scheda pratica dedicata.