“Mi sto separando da mia moglie tramite quella che dovrebbe essere una separazione consensuale. Purtroppo, però mia moglie non intende cedere su determinate posizioni, secondo me ridicole, e il suo avvocato le dà corda e la cosa rende difficile, se non impossibile, un accordo. Lei cosa ne pensa? (Giorgio, via e-mail)
Gli avvocati hanno l’obbligo di tutelare gli interessi dei propri assistiti. Non posso dire, perciò, se la posizione di sua moglie e del suo legale sia giusta o meno in quanto non ho i dettagli della vostra situazione familiare e non conosco gli argomenti su cui vertono le prese di posizione.
Posso solo consigliarvi, in base alla mia esperienza, di rivolgervi ad un centro di terapia o mediazione familiare. In questi centri, grazie all’aiuto di psicologi e psicoterapeuti, si possono intraprendere dei percorsi di mediazione familiare che aiutano a diminuire la conflittualità tra i coniugi affinchè possano prendere le decisioni più opportune soprattutto nell’interesse dei figli.
Una volta “sciolti” alcuni rancori che necessariamente sussistono tra due coniugi che giungono alla separazione, è più semplice trovare degli accordi e lasciare da parte alcune prese di posizione.