Non credo che la mia domanda sia di interesse pubblico, cio’ nonostante spero in una sua risposta …..o almeno un’indicazione sul come comportarmi. Mio marito ha avuto un figlio da una donna cinese. Per l’italia il bambino non e’ suo padre..per la cina no lo so non riesco a farmi dare i documenti dalla madre. Ora ammesso che la madre sia in accordo e visto come si sono messe le cose ne dubito…ad ogni buon conto vorrei adottare il bambino. Sa dirmi come devo procedere? Dimenticavo di dirle che il bambino vive in cina con la madre e noi in un’altra parte del mondo che non e’ l’italia. (Anna, via mail)
Il caso è sicuramente molto interessante e meno infrequente di quanto si pensi (ci siamo occupati di un caso simile un paio di mesi fa, dove l’adozione era già avvenuta) ma per poter dare una risposta mancano tante informazioni. Premesso che per la legge italiana il presupposto indefettibile per l’adozione è che il minore si trovi in stato di abbandono, bisogna però capire, anche ai sensi del diritto italiano, che legge si applica al minore e pertanto bisogna sapere quanto segue:
- dove e quando è nato il minore?
- che nazionalità ha il minore, solo quella italiana e cinese o anche altre?
- quando è nato il minore, il suo attuale marito e la cinese erano uniti in matrimonio o convivevano? In caso affermativo, dove si erano sposati o dove convivevano stabilmente?
- lei e suo marito dove vivete attualmente? Avete la sola cittadinanza italiana o anche quella dello stato dove attualmente risiedete?
Senza sapere queste cose è impossibile dare una risposta, perchè la legge italiana in materia (ma probabilmente anche le leggi di altri Stati) prevede che si applichi la legge nazionale del minore e quindi probabilmente quella italiana e quella cinese, che è tutta poi da vagliare, se del caso. Si può già anticipare, in questa sede, che volendo poi coltivare la cosa saranno necessarie probabilmente consistenti attività di consulenza e forse anche di assistenza, magari anche all’estero, da parte di professionisti specializzati, quindi ci sarà da valutare per bene i costi dell’iniziativa.
5 risposte su “adozione del figlio straniero del marito”
Gentile Avvocato,
al momento la ringrazio , poi Le scrivo in forma personale tramite il mio indirizzo e-mail
.Cordialmente
Ludovica
Il caso è piuttosto complicato e non si può dare una risposta sicura senza fare apposite ricerche. Volendo fare comunque alcuni cenni alla materia, si può al momento riportare quanto segue.
Per la legge italiana, il figlio non è riconosciuto per cui adesso tra questo bambino e suo marito non ci sarebbe nessun rapporto giuridico. Tuttavia, il bambino sia una volta divenuto maggiorenne sia attualmente, con l'assistenza di un curatore speciale, può sempre chiedere l'accertamento della paternità, una iniziativa giudiziaria che oggigiorno basandosi sulle prove genetiche conduce sempre a risultati piuttosto sicuri.
Il caso è però complicato dal fatto che la legge italiana non è la sola legge applicabile al caso in questione. Infatti, la stessa legge italilana fondamentale in materia di diritto internazionale privato, che è la legge 31 maggio 1995, n. 218, prevede all'art. 33 che "lo stato di figlio è determinato dalla legge nazionale del figlio al momento della nascita".
Praticamente, per effetto di una specifica disposizione italiana, si rende applicabile il diritto cinese e questo anche in Italia da parte dei giudici italiani. Se il diritto cinese, che al momento non conosciamo e su cui possiamo fare solo delle ipotesi, stabilisse ad esempio che si considera figlio naturale il figlio di colui che è indicato come il padre dalla madre al momento del parto o che il riconoscimento si può effettuare firmando alcuni documenti anche in ospedale, senza andare davanti ad un funzionario dello Stato, allora il bambino potrebbe avere già, nel nostro caso, uno stato corrispondente a quello che in Italia si chiama "naturale riconosciuto" con tutti i diritti successori del caso.
Praticamente, questo bambino potrebbe già avere lo status di figlio naturale di suo marito e, quel che più importa, è che se ha questo status in Cina i giudici italiani sono obbligati, dalla legge italiana, a considerarlo figlio naturale di suo marito anche in Italia, perchè la legge italiana stabilisce, a tutela del minore, che in questo caso si applichi la legge cinese.
Per tutti questi motivi, suggerirei di accertare bene lo stato delle cose per poi regolarsi di conseguenza. Personalmente parlo un inglese fluente e sono in contatto con diversi colleghi cinesi che altrettanto comunicano in inglese, potremmo provare a cercare un legale per l'area di Shenzen e chiedere un preventivo per una ricerca concreta (all'anagrafe, in altri termini) circa il bambino e per una ricostruzione del diritto cinese sul punto.
Il bambino e' nato a shenzhen cina meridionale,in un ospedale cinese ( ovviamente).non abbiamo altri figli .So che avrei dovuto subito rivolgermi ad un legale del luogo ma ho saputo della nascita del bambino solo quando questi avevi gia' sei mesi ed io non vivevo piu' in cina.Ora gestire la cosa da qui mi risulta un tantino difficile.Le sarei grata se sapesse dirmi come muovermi in cina perche nonstante la mia lunga permanenza in cina il mio cinese non e' cosi buono da poter affrontare una questione legale.un ultima domanda.Qualora mio marito non decidesse di riconoscere il bambino almeno non per lo stato italiano un domani il B/o che diritti potreppe avere sul patrimonio?
Ringraziarla nuovamente e' d'obbligo.
Ludovica
Dove è nato? In ogni caso dovrebbe avere anche la nazionalità italiana, se suo marito ha la cittadinanza italiana, quindi dovrebbe avere doppia nazionalità.
Quei documenti che ha firmato in ospedale alla nascita bisognerebbe esaminarli, anche se almeno in Italia non si può fare il riconoscimento del figlio naturale in ospedale, ma esclusivamente all'anagrafe.
Ad ogni modo, se non vi è la collaborazione della madre l'unica cosa che si può fare è alcune ricerche, tramite un professionista del luogo, per capire lo status giuridico del figlio di suo marito. Consiglierei caldamente di fare queste ricerche, perchè, al di là della prospettiva dell'adozione, bisogna chiarire bene quale status ha questo bambino anche in una futura dimensione successoria. Ad esempio, se questo bambino ha uno status giuridico assimilabile a quello di naturale riconosciuto italiano, lei come moglie potrebbe trovarsi un domani a dover dividere l'eredità di suo marito con lui e, se avete anche altri figli legittimi (nati nel matrimonio), anche questi dovrebbero dividere con il fratello consanguineo di nazionalità cinese. Questo è solo un esempio, pertanto consiglierei di fare chiarezza sulla situazione una volta per tutte per poi sapere bene come portarsi sotto tutti i profili. Se mi fornite ulteriori dati sulla residenza del minore posso vedere se, anche logisticamente, si può organizzare qualcosa, sempre che non preferiate prendere direttamente un legale cinese, ma credo che, essendovi anche la nazionalità italiana, la situazione vada ben vagliata anche alla luce del diritto italiano, perchè una ricostruzione solo secondo quello cinese sarebbe necessariamente parziale e dunque non vi sarebbe utile.
Gentile Avvocato,
il minore e' nato nel novembre 2007, la nazionalita e' cinese.Alla nascita del bambino mio marito era tale e non conviveva con la madre del piccolo.( se le dico che fu un incidente di percorso sorride?).Attualmente viviamo negli stati uniti ed abbiamo la cittadinanza esclusivamente italiana .Il b/o non e' stato riconosciuto da mio marito almeno non per lo stato italiano e per quello cinese onestamente non lo so.Firmo dei documenti in ospedale alla nascita ma a gli parvero piu' un conto di spese mediche che altro….oltre non so perche' come gia' detto la madre si rifiuta al momento di darmi i documenti di nascita….
Ludovica