Una questione in merito al patrocinio gratuito in caso di separazione coniugale. Mia madre, casalinga senza reddito, è in procinto di intentare causa a mio padre causa relazione extraconiugale di quest’ultimo con altra donna. Faccio presente che tutt’ora l’unico percettore di reddito nel nucleo familiare è il sottoscritto il quale lo scorso anno ha superato la somma di 9.296 euro utile alla condizione di ammissione al beneficio; pertanto parrebbe che in base all’articolo 76 dovrei accollarmi personalmente le spese della eventuale causa. Ma allo stesso tempo l’articolo specifica che si tiene conto del solo reddito dell’interessato, quando gli interessi del richiedente siano in conflitto con quelli degli altri familiari oppure nel caso in cui oggetto della causa siano diritti della persona. Vorrei sapere in base all’interpretazione della norma se in tal caso mia madre possa usufrire di tale beneficio trovandosi in una palese situazione conflittuale all’interno del nucleo familiare. Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta e auguro cordiali saluti. (Luca, via mail)
Il comma 4° dell’art. 76 del D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 prevede in effetti che “si tiene conto del solo reddito personale quando sono oggetto della causa diritti della personalità, ovvero nei procedimenti in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi“. I diritti della personalità sono un novero di posizioni come quella del diritto al nome, all’immagine, alla riservatezza, considerate di tipo assoluto e non suscettibili di valutazione economica. Non credo che le posizioni giuridiche di diritto di famiglia, che pure hanno elementi in comune con i diritti della personalità, come ad esempio la non attitudine ad essere oggetto di valutazione economica, siano però considerabili come veri e propri diritti della personalità, ma come semplici diritti e doveri di famiglia, una categoria a sè stante. Quindi direi che la prima parte della disposizione in questione non ci aiuta.
Invece potrebbe valere la fattispecie prevista dalla seconda parte della norma in questione, quando si fa riferimento a interessi del richiedente che sono in conflitto con altri componenti il nucleo famigliare. Tale disposizione è stata dettata, evidentemente, avendo in mente la situazione in cui gli interessi di un coniuge sono in conflitto con quelli dell’altro coniuge, per concedere il beneficio del patrocinio a chi pur essendo formalmente ancora parte di una famiglia intende separarsi, tanto che non appare giusto negargli il beneficio a causa del reddito dell’altro coniuge con il quale, di fatto, non c’è più “famiglia”. Pur essendo stata concepita espressamente per questa ipotesi, più classica e diffusa, tuttavia la norma in esame mi pare che si possa applicare anche al caso in cui il conflitto di interesse è tra il coniuge richiedente la domanda e uno o più figli, dal momento che un figlio ha interesse al mantenimento dell’unità famigliare e comunque anche alle condizioni di separazione, che possono essere determinate in misura maggiormente favorevole al coniuge e peggiorative per i figli, quando ad esempio l’assegno di mantenimento versato da colui al quale è posto a carico è maggiore per l’ex coniuge che per i figli. Ad ogni modo, non resta che presentare l’istanza al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati competente per la separazione, basandola sulla disposizione in esame, per vedere che esito sortisce e poi eventualmente, se non dovesse essere positivo, andare a discutere la questione con l’aiuto e l’assistenza di un legale di fiducia, naturalmente scelto tra coloro che sono iscritti negli elenchi del gratuito patrocinio.
13 risposte su “il patrocinio gratuito in caso di separazione”
mi sto separando dal mio convivente ho due figlie e sono disoccupata e il reddito dell’anno scorso non supera la soglia prevista . ora il mio convivente per il mantenimento delle figlie non vuole rivolgersi ad avvocati perché non vuole spendere soldi . io invece voglio fare tutto legalmente ma non ho le possibilità economiche. posso usufruire del libero patrocinio o devo mettere anche il suo reddito? grazie
È controverso, secondo alcuni ordini in caso di soluzioni consensuali i redditi si sommano, secondo altri non si sommano. Puoi provare. Il mio consiglio è assolutamente quello di regolare l’affido.
Gent.mo Avv. sono un separato malgrado ho ancora la residenza a casa dove vive la mia ex moglie è mio figlio casa in comproprietà, con una casetta dove l'affitto viene pagato dai miei con lavori saltuari cerco di vivere, per chiuderla sono disoccupato da 4 anni, avendo in corso una causa penale posso richiedere il gratuito patrocinio essendo senza reddito anche con quella mezza proprietà che sfrutta solo mia moglie?
Ringraziandola le invio i miei distinti saluti.
Domenico (mimmo.anera@libero.it)
Sì npuoi chiederlo anche se hai una casa intestata. Per avere una valutazione, compila questo form:
/sistemi-tariffari/gratuito-patrocinio/
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cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
io sto x separarmi consensuale . ho richiesto il p.g. x tuttu e due il mio quasi ex marito non supera il reddito mi hanno detto che i tempi sono più lunghi del normale volevo sapere se è vero… e poi lui vuole che io scrivi su un foglio che come trovo lavoro dato che ora sono disoccupata in cerca. lui non mi darà più il mantenimento , lo da solo x i figli.volevo sapere se questo è giusto farlo..
I tempi dopo l'ammissione al patrocinio sono uguali agli altri e non più lunghi. Per i contenuti, dovete accordarvi voi non c'è un metro di paragone oggettivo, posso solo dirti che quella che ti propone tuo marito è una clausola che ho visto abbastanza spesso nelle separazioni.
Secondo me vanno considerati tutti, sicuramente i figli maggiorenni fanno parte e il loro reddito si somma. Ma direi anche gli altri conviventi.
Piuttosto bisogna vedere per che cosa verrebbe richiesto il gratuito patrocinio perchè per alcune materie, come ad esempio i diritti della personalità, si tiene conto del solo reddito dell'istante.
ciao a tutti, ho cercato di approfondire il significato di nucleo familiare perchè mio papa è separato da mia mamma legalmente ma vivono ugualmente nella sessa casa per motivi economici naturalmente, i redditi che deve dichiarare sono solamente i suoi giusto?
e i figli maggiorenni non fanno parte del nucleo familiare?
grazie
separati legalmente da 2 anni. lei lavora, dichiarando solo 4 ore su 8 al giorno……
convive da due anni con i suoi genitori e la sorella tutti con reddito (dichiarazioni rese davanti al giudice…..), ma ha la residenza altrove (il giudice le ha già revocato l'assegnazoione della casa) e per tale motivo il suo nucleo familiare è composto da lei e dal piccolo.
da luglio 2007 ha chiesto ed ottenuto il g.p.
posso dimostrare che i redditi totali e reali superano di gran lunga il minimo di ammissibilità e la conseguente revoca del g.p.?
quali sono i diritti della personalità?
la causa è giudiziale, con sua richiesta di addebito.
Sì, ne abbiamo appena fatta una in cui una delle parti aveva il gp.
e per una separazione consensuale posso chiedere il G.p.? Grazie Ciao
Sì, certo.
per una separazione giudiziaria si può chiedere il gratuito patrocinio. Grazie