MIA SORELLA HA FATTO PIGNORARE UNA CASA DELL’EX CHE NON HA MAI PAGATO IL MANTENIMENTO ALLA FIGLIa DI 5 ANNI,. MIO PADRE PER SPESE VARIE( PERITO, ASTA, AVVOCATO ETCC) HA SEPESO PER LEI 9 MILA EURO. LA CASA Ú STATA VENDUTA MA SICCOME IL SIMPATICONE AVEVA SMESSO DI PAGARE IL MUTUO, LA BANCA VUOLE TUTTI I SOLDI DELLA VENDITA. PERCIO’ SECONDO IL NOTAIO, A MIa SORELLA NON ANDREBBE NULLA E INOLTRE MIO PADRE AVREBBE PERSO I 9MILA EURO SPESI,. MI SEMBRA ASSURDO. LA BANCA SI INSINUA QUANDO ALTRI HANNO GIà SPESO E SI PRENDE TUTTO? SE E’ VERAMENTE COS’ MI PRECIPITO A MI MANDA RAI TRE !!! LA BALENA RICCA SI MANGIA IL PESCIOLINO POVERO E INCULA 9 MILA EURO A UN PENSIONATO!! allora mi complimento con jme stessa se, nonostante la laurea in legge, ho preferito fare il capufficio nella P.A.!!! aiutami!!! non posso credere che in italia viga il principo di robin hood alla rovescia ( si ruba ai poveri per arricchire i ricchhissimi!!!!) è un delirio! dimmi che almeno mio padre si può riprendere i suoi soldi , per piacere , perchè se no chiedo il trasferimento alla Provincia di Amsterdam! (Chiara, via mail)
Per dare una risposta sicura bisognerebbe conoscere la situazione nel dettaglio. Allo stato, si può supporre che le cose siano andate nel seguente modo. Probabilmente la sorella della lettrice ha sottoposto a pignoramento un immobile su cui esisteva una ipoteca, volontaria, derivante dalla avvenuta stipulazione di un mutuo, a favore di un istituto di credito. Nel momento in cui la sorella ha promosso il procedimento esecutivo, l’istituto di credito vi è intervenuto. Sfortunatamente, la casa è andata venduta ad un importo inferiore a quello di mercato, come spesso avviene nelle aste giudiziarie. La banca, essendo titolare di un diritto di prelazione, cioè di essere preferita nella distribuzione del ricavato, in quanto titolare di un’ipoteca, ha preso tutto quello che c’era da distribuire come ricavato e non è rimasto nulla al creditore procedente, che ha sostenuto inutilmente le stesse spese del giudizio esecutivo.
Per non arrivare a questo esito, che, purtroppo, è conforme alla legge e al nostro diritto, dal momento che l’ipoteca costituisce un diritto di prelazione nonostante la natura alimentare degli altri crediti per cui si procede, sarebbe stato necessario fare una valutazione prima di iniziare il procedimento esecutivo, incaricando un tecnico di fare una stima del valore commerciale dell’immobile e cercando di avere una prognosi sul valore che sarebbe stato ricavato in sede di esecuzione forzata presso il Tribunale competente – un esperto del settore sarebbe stato sicuramente in grado di farlo, sia pure approssimativamente.
Rimane a questo punto solo la possibilità di recuperare il credito nei confronti del debitore, tramite pignoramento dello stipendio, se lavora, o altro e, in considerazione della situazione, si può valutare anche la presentazione di una denuncia-querela per violazione degli obblighi di assistenza in materia famigliare.
6 risposte su “tanto rumore (e tanti soldi) per nulla”
grazie mille tiziano di avermi indicato questa sentenza ne farò tesoro . Tu sei un tesoro.
grazie ancora per la tua disponibilità e competenza. sicuramente in caso di bisogno romperò ancora allegramente le scatole a te
:–)))
Inserisco qui questa massima di una sentenza uscita non molto tempo fa a Modena, che consente di richiedere un cautelare anche per il risarcimento del danno esistenziale da reiterato inadempimento dell'obbligo di corresponsione degli alimenti e che potrebbe essere utile in questo caso (anche se bisogna vedere prima la situazione in concreto).
Danno esistenziale per violazione dei doveri di assistenza familiare
Va riconosciuto il diritto al risarcimento del danno ? patrimoniale, morale ed esistenziale ? del figlio in conseguenza della condotta del genitore che rifiuti di corrispondere allo stesso i mezzi di sussistenza, con conseguente "lesione in sè" di fondamentali diritti della persona inerenti alla qualità di figlio e di minore. Con particolar riguardo al danno esistenziale (consistente nella lesione di valori della persona costituzionalmente garantiti e che si esplica significativamente e principalmente sul piano delle relazioni sociali e mondane), esso deve ritenersi legato alla consapevolezza, soggettiva e nei riflessi sociali, di non essere mai stato desiderato e trattato come figlio. Qualora, infine, sussista pericolo che il tempo verosimilmente intercorrente fino alla pronuncia di merito renda più difficoltoso ed oneroso il soddisfacimento del predetto credito (nella specie, il pericolo nel ritardo era specialmente costituito dalla facilità di volatilizzazione di cespiti del debitore consistenti in capitali liquidi e quote di partecipazione societaria), a cautela dell?effettiva soddisfazione della menzionata azione di risarcimento danno può disporsi a favore del figlio il sequestro conservativo ex art. 671 c.p.c. sui beni del genitore inadempiente fino alla concorrenza di una somma ritenuta congrua (nella specie, euro 1.350.000,00).
Trib. Modena, Giud. Dott. Pagliani G., 12 settembre 2006
Mandare una diffida tramite raccomandata è sempre preferibile, sia perchè – non si sa mai – può avere qualche effetto sia perchè è un fatto di correttezza che poi i giudici che si occuperanno della cosa potrebbero apprezzare.
No tu non puoi difendere tua sorella. Potresti farlo nel civile, fino a circa 500 euro di valore davanti al giudice di pace, ma nel penale bisogna necessariamente prendere un legale, anche gli stessi avvocati nel giudizio penale non possono difendere sè stessi ma devono prendere un altro avvocato.
La tua opinione degli avvocati "in generale" corrisponde alla mia, devo dire che in 10 anni di professione ho incontrato non pochi avversari e colleghi deludenti e poco preparati, la sola differenza tra me e te è che io continuo – e di questo sono assolutamente certo – a ritenere indispensabile incaricare un avvocato per risolvere certi problemi, cui appartiene sicuramente quello di tua sorella.
Il grosso problema, alla fine, è quello di trovare un avvocato bravo e chiaro, trasparente sui costi.
Per quanto riguarda il tuo percorso di vita, naturalmente ho molti ex compagni di università che hanno fatto lo stesso e anche la zia di un mio figlioccio carissimo che proprio come te si è laureata in giurisprudenza e lavora in provincia e ho sempre detto a tutti che hanno fatto benissimo e ne sono più che convinto, la professione forense vista da dentro è molto diversa da come la si vede da fuori.
si, faremo una nuova denuncia …so che dopo tre condanne si sconta la galera.
Che dici, mi conviene prima diffidarlo? cioè magari scrivergli che in caso di mancato pagamento è nostra intenzione procedere con nuove denunce?
Senti, pur non essendo avvocato, posso fare io il difensore di mia sorella?
cioè…. se uno può difendersi da solo, non può anche farlo mediante un familare?
grazie per la pazienza e spero tu non ti sia offeso se non ho un ottima opinione degli avvocati in generale, è proprio per questo che ho scelto un altro percorso di vita,,però è anche vero che adesso tu mi stai aiutando e ti ringrazio tantissimo per la tua competenza e disponibilità!!! grazie ancora di tutto cuore !!!
Potete fare una nuova denuncia, perchè se ha continuato a non pagare dopo la prima condanna il reato si è verificato di nuovo. La sospensione condizionale della pena non è illimitata e con due o tre condanne poi arriva una pena esecutiva.
Per il resto, non mi va di entrare nel merito del rapporto che avete avuto con il vostro legale, ti ho già detto cosa avrei fatto io, ma per giudicare la vostra situazione bisognerebbe conoscerla nei dettagli e quindi io me ne astengo.
Per ciò che concerne il privilegio, è vero esiste ma è di più alto grado l'ipoteca, proprio perchè iscritta con tutte le formalità sul bene, tanto che chiunque intraprende una esecuzione sa che prima di lui dovrà necessariamente essere soddisfatto chi ha l'ipoteca. Se così non fosse, le banche non concederebbero più mutui, dal momento che non sarebbero più in grado di munirsi di garanzie, essendo sufficiente che il titolare di un credito alimentare si facesse avanti per vanificare il valore dell'ipoteca. Questa, invece, nel momento in cui viene iscritta su un immobile, arriva ad avere precedenza su tutti gli altri privilegi, proprio perchè diritto di preferenza costituito in rem, cioè sulla cosa.
Per questo ti dico che pur se paradossale la vostra vicenda è perfettamente conforme a diritto. Può anche darsi che si possa fare qualcosa, anche perchè non sarebbe la prima volta che le banche fanno dei conteggi esagerati a loro favore, però bisognerebbe esaminare nel dettaglio il fascicolo e fare in sostanza i conti della serva fatti per bene, ma è solo una possibilità, può anche darsi che non si possa far niente.
quelo che suggerisci è già statao fatto, ha una condanna con pena sopsesa e se ne sbatte e continua a non pagare. l
quanto alla perizia era stata fatta e l'avvocato sapeva benissimo che sulla casa esisteva un ipoteca eppure non ci ha informato che forse avremmo speso i soldi inutilmente perchè in questo caso non saremmo andati avanti,
ma avremmo lasciato perdere. Adesso vuole anche che gli paghiamo la parcella.
Scusa, ma le spese per l'esecuzione e i crediti per alimenti ( ultimi tre mesi) non hanno valore privilegiato?
grazie comunque per il tuo parere anche se a mjme sfavorevole
baci