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come reagire alle ingiurie via lettera

Oltre un anno fa ho conosciuto un uomo e abbiamo iniziato una storia. Dopo un po’ di tempo, quando la storia ha preso un po’ di corpo, ha confessato di essere sposato ma che non viveva con la moglie ma nella casa del padre di lei e che erano 5 anni che non erano piu’ “praticamente coniugi”. Lui aiutava il padre anziano della moglie nei fatti quotidiani anche in virtu’ di un debito aperto con la moglie e non chiede il divorzio proprio per il debito (lei rivorrebbe tutta la somma indietro per intero). A tutt’oggi lui non puo’ pagare questo debito e io ricevo dalla moglie lettere infamanti che mi indicano come cornuta e altro. Io ho risposto a queste lettere ” anonime” rimandandogliele indietro. (solo 3 su una decina che ho ricevuto) e dalle sue urla telefoniche a lui ho capito che era proprio lei a mandarmi le lettere. Io e lui ci vediamo ma lui dorme ancora nella casa del padre di lei che lo controlla se accende e spegne le luci alla sera passando dalla strada. 1) posso denunciare questa donna per le lettere che mi manda? sono infamanti (alcune riportano volgarità sulle buste) e mi sono arrivate anche sul posto di lavoro. Non c’e’ il nome di lei, ma indicano cose che solo lei puo’ conoscere sul marito. 2) la legge come dispone in caso di debiti con la moglie? non hanno comunione di beni e lui non ha nulla intestato a se se non la macchina. 3) quanto verrebbe a costare una pratica di questo tipo? (in spese legali, intendo) (Anna, via mail).

Ti ringrazio del tuo quesito, in cui hai saputo scrivere “po’” con l’apostrofo e non con l’accento come fanno oramai tutti, anche sulle pagine on line di famosi quotidiani, cosa che mi da sempre fastidio ogni volta che la vedo. A parte questo, è anche favoloso che l’offesa usata dalla persone che ti spedisce queste lettere sia quella di “cornuta”…  Venendo, comunque, agli aspetti giuridici del caso, c’è sicuramente un reato, anzi più reati, anche se probabilmente legati tra loro dalla continuazione, di ingiuria che può essere benissimo appunto commesso con gli scritti, anche se non firmati ma di cui l’autore può essere identificato con certezza. Prima di sporgere denuncia, per la quale tieni ben presente che hai solo tre mesi di tempo da quando hai ricevuto l’ultima lettera, ti suggerirei di mandare una diffida tramite legale, può darsi che sia sufficiente senza andare ad aprire un procedimento penale.

Per quanto riguarda il debito del tuo “amante”, diciamo così per capirci, nei confronti della moglie, mi sembra una ricostruzione poco verosimile: non dico che non sia vera, ma che nel tuo interesse dovresti verificarla attentamente, specialmente nel caso in cui questo uomo sia impossidente, cioè non abbia beni importanti intestati. Per dare ulteriori dettagli in concreto, bisognerebbe capire di che debito si tratta, a quanto ammonta, se è previsto un termine, tutta una serie di circostanze che potrete approfondire insieme al tuo uomo, se vorrà farlo.

Per quanto concerne, infine, le spese legali, facendo solo una diffida dovrebbero essere minime, calcola circa 100 euro, e ti consiglierei senz’altro di affrontarle, poi vedi che piega prende la situazione e valuti se proseguire o meno, nel caso sia necessario o opportuno.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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