Salve, io e mia moglie abbiamo deciso di separarci, abbiamo un bambino di due anni e mezzo, molto legato alla madre; io infatti faccio l’autotrasportatore di mestiere, quindi non sono praticamente mai a casa. Ho sentito dire che di solito la casa dove vivono i coniugi, dopo la separazione, viene assegnata a quello dei due a cui viene affidato il figlio..è vero? Il problema è che, nel nostro caso, l’ppartamento in cui viviamo non è nostro, ma dei miei genitori, che ce l’hanno “prestato” in attesa di trovare un appartamento tutto nostro. Le cose, però, non sono state facili, e non abbiamo avuto le posibilità economiche per prendedere in affitto un appartamento diverso. Cosa succederà se il giudice assegnerà la casa dei miei a mia moglie? (Antonio, mail)
Quello che ha sentito dire è assolutamente vero. Attualmente, infatti, nonostante il regime di affidamento congiunto (che prevede che entrambi i genitori mantengano la potestà sui figli, in modo da garantire loro rapporti equilibrati sia con la madre che con il padre), i figli vengono comunque “collocati” presso uno dei due, nel 90% dei casi presso la madre. Anche nel suo caso mi sembra di immaginare che, viste le condizioni, il suo bimbo sarà affidato a sua moglie. Questo significa che la casa in cui avete vissuto insieme sarà assegnata a lei, nonostante non sia di vostra proprietà, ma vi sia stata concessa in comodato d’uso. Se però i suoi genitori non sono d’accordo, potranno pretendere, in base a quanto stabilito nel contratto di comodato, che l’ex nuora e il bimbo lascino l’appartamento. Questo sia che il contratto contenga una scadenza precisa, sia che sia stato concluso senza alcuna previsione in tal senso; il comodatario, infatti, è, in quest’ultimo caso, tenuto comunque a restituire il bene non appena il proprietario lo richiede. Sua moglie, quindi, dovrà restituire la casa ai suoceri, ma solo se loro, e non lei, ne farà richiesta.