Mio nonno recentemente deceduto mia ha nominato erede universale dei suoi beni composti essenzialmente dalla villa di famiglia. Ai 5 figli compreso mio padre è stata attribuita la quota di legittima. Preciso che i predetti eredi sono già titolari della quota parte di spettanza quali successori della nonna che deteneva il 50 % della villa. Tre sorelle hanno deciso di impugnare il testamento. Ora sembra possibile un accordo:gli eredi ricorrenti abbandonerranno la via giudiziaria e venderanno ciascuno la propria quota a un terzo ( che è l’impresa immobiliare -SRL- mia e di mio padre ove io sono amministratore unico). Ci sono impedimenti giuridici a questa operazione? E io nel mio doppio ruolo di erede e acquirente come mi devo comportare? Quali sono le scritture più idonee (transazione poi preliminare di vendita) e debbono essere entrambi trascritti sui registri immobiliari? (Giacomo, via posta elettronica)
La quota di legittima rappresenta la quota di eredità che deve necessariamente essere devoluta ad alcuni parenti indicati dal nostro Legislatore anche contro la volontà del de cuius.
Per quanto riguarda il Tuo quesito, in realtà non sei Tu che acquisti ma la società che dovrebbe anche acquistare la Tua quota e quella di Tuo papà, altrimenti avreste il bene in comunione con la società soprattutto in considerazione del fatto che questa è una società di capitali.
La scrittura più idonea dovrebbe, a mio parere essere un preliminare di vendita – stilalto da un notaio – e successivo rogito – sempre stilato da un notaio – con conseguente trascrizione nei registri immobiliari.
Ti consiglio, inoltre, di prevedere, nel preliminare, una data entro cui bisognerà andare a rogito e una penale a favore di tutti gli eredi per ogni giorni di ritardo a carico di chi, eventualmente, si dovesse rifiutare di rogitare.
Inoltre, consiglio di fare una scrittura privata controfirmata da tutti gli eredi – in tanti originali quanti sono gli eredi e di cui ciascuno dovrà averne copia – in cui si dichiara che con la vendita non si ha più nulla da pretendere l’uno dall’altro in merito alla successione ereditaria di XXX.
Tutto ciò giusto per una maggiore tutela…
Una risposta su “eredità e divisione”
Salve avvocato,
Ho chiesto la separazione nel 2011 è solo dopo una giudiziale di 5 anni ho avuto la sentenza.
Vivo con mia figlia (di18 anniche ancora studia )nella casa a me assegnata in quanto proprietaria dell’immobile al 70%e 30%del mio ex marito.
Non ho un lavoro stabile e percepisco un mantenimento per me è per mia figlia e nn riesco a fare fronte a tutto.
Vorrei vendere la casa che per me è ingestibile per poter andare a vivere con il mio attuale compagno
La domanda che vorrei farle è: essendo proprietaria
Al 70% della casa posso venderla e in che modo se il mio ex non è d’accordo?
Da una sua precedente affermazione vorrebbe intestarla alla figlia e si aspetta che anch’io faccia lo stesso
Ma come si fa a mantenerla se mia figlia non lavora ?
Io vorrei con il ricavato avere un po di respiro per crearmi una nuova vita e certo lasciare una parte a mia figlia .
Il mio ex è molto attaccato ai soldi e alle cose materiali ma riconosco che è un buon padre
Mi può consigliare come muovermi?