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casa cointestata

Buonasera, quando ci siamo sposati , abbiamo convenuto di intestare l’appartamento che avevamo acquistato solo a mia moglie , ma oggi , per motivi di tutela, avremmo intenzione di cointestarere la proprietà: quale in merito la soluzione più plausibile e/o meno onerosa? Grazie e a risentirci.

La soluzione più plausibile al quesito da Lei proposto è sicuramente l’acquisto, da parte Sua, di una quota dell’appartamento di proprietà di Sua moglie, è chiaro che le spese, in questo caso, sono le stesse che si devono affrontare per un normale atto di compravendita (notaio, imposta di registro,….) con il vantaggio che se, come presumo, l’abitazione di cui si sta parlando è per Lei una “prima casa”, gli oneri fiscali posti a carico dell’atto sono molto ridotti (imposta di registro al 4%, etc.).

Una soluzione alternativa e meno onerosa alla Sua esigenza potrebbe anche essere quella di effettuare una donazione, da parte di Sua moglie, di una quota dell’appartamento di sua proprietà, con Lei come beneficiario; questa strada, stante l’attuale legislazione fiscale, se l’immobile non supera la franchigia di 1 milione di euro di valore, non dovrebbe comportare ulteriori oneri oltre a quelli del notaio (l’atto di donazione deve essere redatto comunque nella forma dell’ atto pubblico o della scrittura autenticata), ma tenga presente che la donazione comporta una serie di vincoli e obblighi tra donatario (chi riceve) e donante (chi dona) che invece un atto di compravendita non comporta.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

5 risposte su “casa cointestata”

Salve, anch'io vorrei fare "un regalo" a mio marito e cointestare la ns. attuale abitazione considerando che siamo in regime di divisione di beni, la mia idea era quella di fare una donazione in quanto come da Lei soprariportato è meno costosa della vendita inoltre sempre in merito a quello che Lei a scritto "tenga presente che la donazione comporta una serie di vincoli e obblighi tra donatario (chi riceve) e donante (chi dona) che invece un atto di compravendita non comporta." potrebbe dirmi quali sono i vincoli e gli obblighi di cui parla nella donazione?

Puoi senz'altro vendere o donare il 50% della Tua casa a Tuo marito, per quanto riguarda oneri e onori il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un notaio che Ti spiegherà tutti i vantaggi e gli svantaggi sia della vendita che della donazione.
Il mutuo può rimanere senz'altro intestato solo a te, in ogni caso questa è una cosa che devi valutare con la Tua banca, che ance in questo caso, è il soggetto più indicato per consigliarti meglio.
Per quanto riguarda la cointestazione, mi sento di sconsigliarTela (anche se non hai chiesto alcun consiglio in merito) in quanto, nella malaugurata ipotesi di separazione, potresTi essere costretta a vendere l'immobile e dividere il ricavato.
Prima di procedere in questo senso, valuta bene tutti i pro e i contro, magari con l'ausilio di un legale di fiducia.

Anch'io ho un problema simile. Sono proprietaria di un appartamento, per me prima casa e pago il mutuo, tutto intestato a me al 100%. Ora pero' ho intenzione di sposarmi e di vivere in questo appartamento con il mio futuro marito. Per tutelare lui vorremmo intestare metà della casa anche a lui… Se vendo il 50% dell'immobile perdo l'agevolazione sull 'iVA per prima casa?? Le spese (registro, notaio, etc) sarebbero doppie, sia a carico mio che dell'acquirente o solo dell'acquirente? E' l'unico modo per procedere? E il mutuo, potrei continuare a pagarlo solo io ufficialmente? (mio marito mi verserebbe sul mio conto la metà). Grazie mille

casa coniugale acquistata da entrambi i coniugi in comunione di beni. Fatta separazione di beni e venduta quota del coniuge all'altro coniuge, per motivi fiscali, sottocosto. Si può rientrare in possesso della quota venduta?

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