Buongiorno Sig. avvocato! Da qualche tempo guardo molto su internet, sui forum e nei siti professionale ma delle risposte cosi chiare come qui non ho mai trovato. Questo è il motivo per quale voglio mettere anche io una domanda. Non è per me, è per mio compagno che sta divorziando (da 2 anni) e come pensa ha dei grandi problemi con la sua (ancora) moglie. Come di solito lei chiede tanti tanti soldi ma lui è arrivato col reddito da 60.000€ lordi a 47.000€ ed in più da poco deve pagare INPS anche come socio non solo come amministratore. Le mie domande sono: 1) come posso fare per avere un documento che attesta la rivalutazione corretta del assegno di mantenimento Lei chiede un cifra più grande di quella calcolata col indice indicato del ISTAT in una e-mail mandata a me. 2) Puo il giudice ordinare a una societa ( la società dove il mio compagno e socio e amministratore e prende compenso di amministratore) di pagare l’assegno di mantenimento alla moglie (e figli maggiorenni) del suo amministratore? Pensando che il compenso di amministratore e di 50.000€ quello che significa che mesile la busta paga sarebbe di cca 2700€? Significa che 1431,51€ (l’importo dell’assegno) e più di 1/5 del compenso. 1/5 del compenso sarebbe cca 550€. 3) Se per l’anno 2007 la società non ha più nessun debito verso l’amministratore (mio compagno) deve rispettare lo stesso l’ordine del giudice? Per potere pagare l’assegno mio compagno (amministratore della società) ha preso il compenso divisi per primi dieci mesi e non in 12 mesi. Pensava che fino in novembre il divorzio sarebbe finito e l’assegno sarebbe molto più basso. Si è fatto questo calcolo ma sembra che il divorzio durerà ancora tanto. Mi scuso se non rieco spiegarmi bene Come aveva gia capito non sono italiana. Le ringrazio anticipamene (Caterina, via posta elettronica)
Cercherò di rispondere a tutte le Tue domande.
Per quanto riguarda la rivalutazione ISTAT dell’assegno il Tuo compagno dovrebbe mandarle una raccomandata A/R indicanto di quanto aumenterà l’assegno.
Per il calcolo, sono tanti i siti che Ti aiutano a calcolare la rivalutazione.
Per quanto riguarda la seconda domanda, la moglie del Tuo compagno gli potrebbe pignorare lo stipendio.
In questo caso la ditta per la quale lavora Tuo marito sarebbe costretta a versare un quinto dello stipendio – fino al saldo del debito che ha con la moglie – direttamente a lei – o al suo legale – ma considera che questa cifra sarebbe molto più alta in quanto sarebbero a carico del Tuo compagno anche le spese legali sostenute da Tua moglie.
Inoltre, la moglie potrebbe chiedere e ottenere che dallo stipendio del Tuo compagno tutti i mesi venga detratta – e versata a lei – la somma necessaria per il mantenimento stabilita dal giudice.
La società dovrà continuare a pagare fin quanto versa un assegno al Tuo compagno e fino a quanto ques’ultimo ha dei debiti con la moglie.
Considera che se non versa quanto stabilito dal Giudice, la moglie potrebbe denunciarlo ai sensi dell’art. 570 cod. pen., come abbiamo già detto diverse volte.
2 risposte su “il divorzio del mio compagno”
Purtroppo, Caterina, non potete far nulla per 'costringere' il Giudice ha fare udienze più ravvicinate o per arrivare a sentenza.
Il Giudice fissa le udienze secondo la sua disponibilità e pronuncia la sentenza quando ritiene la causa matura per la decisione.
L'unica speranza, a questo punto, è quella di riuscire ad addivenire ad un accordo con la moglie del Tuo compagno.
In questo tempo mi sono data da fare e ho cominciato studiare le leggi perchè mi sembra ingiusto come decorge la cauza.
1) Ho scritto un e-mail al 'INPS per chiede se loro rilasciano un documento con l'importo corretamente calcolato In 3 giorni l'ho già avuto a casa.
Il nostro problema non era di calcolare ma di obligare la parte adversa di accetare l'importo. La sua moglie diceva che era dovuto un importo molto più grande senza mostrare come ha calcolato.
2) si , può ordinare in base a art.456 del cc
3) quando ha prezentato al giudice la situazione , il giudice ha dovuto accetare che la società non può versare niente quando non ha più nessun debito con la persona.
Adesso resta sempre la domanda iniziale: Come possiamo determinare il giudice di prendere una decisione? Da 2 anni sposta sempre e fa sempre la proposta di concordare , ma di concordare con chi? Se lei non ha la voglia di concordare e ha solo l'interesse di allungare i tempi perche cosi prende ancora il vecchio assegno che ,di sicuro, è più grande di quello che sara "il nuovo"? Questa situazione non puo durare al infinito.. dobbiamo fare qualcosa per decidere qualle sara il nuovo importo del assegno… ma cosa? Chiedo a voi che sapete molto di più di me. Cosa possiamo fare per muovere le cose'
Grazie