Egr. Avv., La ringrazio per la Sua cortese email. Il problema è questo: è possibile stilare un contratto di locazione commerciale prevedendo una scaletta simile:
1° anno = €6.500 mensili
2° anno = €7.000 mensili
3° anno = €7.500 mensili
4° anno = €8.500 mensili
5° anno = €9.000 mensili
6° anno = €9.000 mensili
Dopo il 6° anno, al rinnovo del contratto, = €9.000+ Istat?
Tale scaletta va specificata nel contratto e diventa quindi parte integrante di questo, o piuttosto va menzionata in un contratto a parte? Un contratto di tal fatta può venir poi impugnato? Le tasse relative a questo contratto vanno pagate per ciò che viene effettivamente percepito e cioè, per il primo anno su €6.500, per il secondo anno su €7.000, e così via? Non è che per caso va stilato un contratto che recita: la locazione viene stabilita in €9.000 mensili, ma per il primo anno viene ridotta ad €6.500 per ……, per il secondo ad €7.000 per …, etc. etc., ed io dovrò sin dall’inizio pagarci le tasse su €9.000, pur non percependoli subito? La ringrazio anticipatamente e Le invio i miei cordiali saluti e ringraziamenti. (Giorgio, via posta elettronica)
La scaletta da Te stilata va benissimo e sarà oggetto di uno specifico articolo del contratto di affitto che reciterà più o meno così: il canone di affitto viene stabilito in €KKK dal giorno XX/XX/XXXX al GiornoYY/YY/YYYY; in €ZZZ dal giorno XX/XX/XXX al giorno YY/YY/YYYYY; …”.
In tal modo pagherai anche le tasse relative al canone stabilito.
Per quanto riguarda dal settimo anno alla scadenza dovrai specificare che verrà applicato l’aggiornamento ISTAT.
Poichè si tratta senza dubbio di clausola vessatoria – in quanto comporta un vantaggio per Te e un onere per il conduttore – al termine del contrato tale articolo dovrà essere controfirmato espressamente dal conduttore che in talo modo dichiarerà di averlo letto, capito ed accettato anche se per lui comporta un onere molto alto.