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Recesso e caparra

Salve, il 29 dicembre 08 abbiamo firmato un’ordine di acquisto di un mobile e di un tavolo visto su un catalogo presso un negozio di arredamenti (tali prodotti non erano in esposizione), versando una caparra. Dopo 5 gg siamo tornati a chiedere se potevamo fare una modifica al tavolo. Ci è stato risposto che avrebbero fatto la modifica senza firmarci nessun foglio. Nonostante le nostre telefonate pressanti, nel frattempo (29/01/08) la merce è arrivata ed è nel magazzino del negozio.Noi non vogliamo il tavolo in quel modo sia perchè non è come avevamo richiesto venisse modificato (però è conforme all’ordine controfirmato da noi) sia perchè ci sentiamo presi in giro. Ci è stato detto che dobbiamo prenderci la merce così com’è altrimenti ci chiedono la metà dell’importo totale annullando poi l’ordine. La domanda è: abbiamo diritto a recedere dal contratto una volta arrivata la merce al negozio? In fondo si tratta di una vendita a distanza tramite intermediario.E come possiamo fare? Grazie mille Francesca e Giovanni.
Innanzitutto va detto che l’unico contratto di acquisto che possa essere dimostrato con facilità è, purtroppo, quello che avete firmato. Giuridicamente ha valenza anche il secondo accordo che avete concluso (la richiesta di modifica del tavolo alla quale controparte ha acconsentito), ma essendo quest’ultimo un acordo esclusivamente verbale, è di ardua dimostrazione ed è facilmente superabile da quello scritto. So che non vale nulla, ma avreste dovuto insistere per un atto scritto che testimoniase la vostra nuova volontà.
Detto questo, occorre vedere se siete nei termini per esercitare il diritto di recesso e per farlo occorre innanzitutto vedere di che tipo di contratto stiamo parlando. Potrebbe trattarsi (da quanto mi scrivete) di un contratto concluso “fuori dei locali commerciali” ai sensi dell’art. 45, comma 1, lett. d) del codice del consumo, vale a dire un contratto riguardante “la fornitura di beni o la prestazione di servizi, in qualunque forma conclusi, stipulati…in base a un catalogo che il consumatore ha avuto modo di consultare senza la presenza del professionista”. Se il Vostro contratto è di questo tipo, allora si applica l’art. 64 del codice che prevede il termine di 10 giorni per il consumatore di recedere, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo. Il termine decorre da quando la merce è stata ricevuta. Non so cosa ci sia scritto nel contratto da Voi firmato, ma è importante tenere presente che la legge permette ai contraenti di modificare le condizioni per il recesso, ma solo in senso più favorevole per il consumatore.
Ultima cosa: il codice civile stabilisce (art. 1385) che se la parte che ha versato la caparra (nel nostro caso Voi) risulta inadempiente, la perde. Non so quanto avete versato, ma se fosse meno della metà del valore del mobile, allora non è vero che dovete al venditore tale cifra.
Il miglior rimedio preventivo, comunque, resta quello di sottoscrivere, a basso costo, una polizza di tutela legale.
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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

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