Sicuramente visto quello che hai già fatto la fase delle trattative “in proprio” potrebbe considerarsi esaurita e dovresti passare ad intervenire con un legale. Tuttavia c’è il solito problema della valutazione dei costi. Tu hai una tutela giudiziaria, che copra anche i contratti sull’estero? Se non ce l’hai, o non hai diritto al gratuito patrocinio, devi pagare tu il legale. Puoi provare con un legale italiano che si limita a mandare una diffida magari scritta in Inglese o, se possibile, in tedesco, tramite una pec, come hai già fatto tu, e/o una raccomandata internazionale a/r, ma il costo non sarà inferiore ai 50-100€ e questi assai difficilmente, se la cosa si chiuderà a seguito della diffida, ti verranno rimborsati. Dopo la diffida, non rimane che agire. Mi è già capitato di farlo in passato, mi sono appoggiato ad uno studio tedesco alcuni professionisti del quale parlano anche italiano e si è usata una procedura analoga a quella italiana del ricorso per ingiunzione di pagamento, ma molto più rapida, tanto che il termine per fare opposizione è di 14 giorni, mentre il nostro è di 40… Con questa procedura, controparte viene condannata a pagare anche le spese, ma se poi non si riescono a recuperare rimangono a carico tuo. Devi valutare, io al tuo posto probabilmente proverei con la diffida tramite legale, dopodichè vedrei un po’ anche in base ai risultati. Comunque, se fai acquisti via internet, specialmente su estero, devi assolutamente avere una forma di tutela giudiziaria. Quella di ARAG di base costa 113€ all’anno e copre tutto, non solo gli acquisti internet, per te e la tua famiglia. Con l’estensione estero 180€/anno. Tanto per fare un esempio, poi ci sono tante altre forme altrettanto valide.
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problema con acquisto online (e poi dicono degli italiani)
Vorrei qualche consiglio su come risolvere il problema che ora vi espongo… Il 9 gennaio ho ordinato presso un sito tedesco abbastanza conosciuto un monitor (segnalato come disponibile). Dal sito m’hanno quindi inviato via mail il riepilogo dell’ordine e la richiesta del pagamento anticipato che ho effettuato tramite bonifico bancario l’11 gennaio. Non appena ricevuto il pagamento, il 16 gennaio mi scrivono dicendo che c’e’ un ritardo nella fornitura e che non potranno farmi avere il monitor prima di maggio (!). Come alternative mi propongono un monitor di un’altra marca e prezzo simile o la restituzione dei soldi versati. Ritenendo che il monitor proposto sia di caratteristiche inferiori, il 16 gennaio comunico tramite mail che scelgo la restituzione dei soldi. Indico quindi le coordinate bancarie per il bonifico e poco dopo dal sito chiedono di inviare anche il codice BIC/SWIFT. Il 18 gennaio invio il codice mancante e mi metto in attesa del bonifico. Il 24 gennaio del bonifico non c’e’ ancora traccia, decido quindi di chiedere spiegazioni inviando una richiesta via mail. Mi rispondono che si scusano del ritardo e che il bonifico dovrebbe essere visibile entro i primi giorni di questa settimana. Ho aspettato fino a ieri, giovedi 31, ma ancora niente soldi. Abbastanza arrabbiato, ho inviato una mail certificata dicendo che sono passate due settimane e non e’ ancora stato effettuato il bonifico, che non ho intenzione di aspettare oltre e che se non provvedono passero’ alle vie legali senza ulteriore comunicazione. Nel caso fosse un problema di ritardo bancario, di inviarmi la ricevuta del bonifico. Ed arriviamo quindi ad oggi in cui non ho piu’ ricevuto risposta e tanto meno i soldi. Cosa mi consigliate di fare a questo punto? Aspetto ancora, mando un’altra mail certificata o comincio la via legale? (da it.diritto)