Il mio ragazzo, di nazionalità albanese, è stato arrestato. Vorrei sapere se, nominando un difensore di fiducia, ha diritto al gratuito patrocinio e quali documenti deve portare (Marianna, via mail)
Il tuo ragazzo ha diritto al gratuito patrocinio se, pur essendo di nazionalità albanese, risiede anche formalmente nel territorio dello Stato italiano. Il requisito della residenza in Italia è previsto dall’art. 90 del DPR 115/2002, che estende il beneficio allo straniero e all’apolide purchè sia “residente nello Stato”. La giurisprudenza quasi unanime, pertanto, richiede che vi sia un certificato di residenza presso un comune italiano, ci sono solo pochissime e sporadiche pronunzie in contrario. Non è necessario allegare un permesso di soggiorno, ma il certificato di residenza sì. Quindi potrebbe anche non essere soggiornante in modo regolare sul territorio italiano, come ad esempio nel caso di ingresso avvenuto legittimamente ma con visto turistico poi scaduto, o analogamente di permesso di soggiorno scaduto, purchè abbia la residenza in Italia.
Quindi il primo documento è un certificato di residenza, da richiedere all’anagrafe.
Essendo straniero, poi, a lui si applica anche la disposizione dell’art. 79, ultima comma, l. cit., prevista per tutti i tipi di procedimenti – civile, penale, amministrativo, etc. – secondo cui, per i redditi prodotti all’estero, il cittadino di stati non appartenenti all’Unione Europea deve allegare una certificazione dell’autorità consolare competente, che attesta la veridicità di quanto indicato. Occorre quindi ottenere anche questa certificazione dal Consolato albanese in Italia. Per gli altri documenti necessari, ora che abbiamo chiarito le particolarità del caso, ti rimando alla nostra pagina di riferimento.