Salve. Sono una donna separata da 4 anni, affidataria esclusiva di 4 figli (di cui la più grande di 11 anni), e, in quanto tale, assegnataria della casa coniugale. Dall’estate 2005 ho una relazione con un uomo con il quale ho avuto una bambina che ora ha un anno, e che gli altri 4 adorano. Per la sentenza di separazione non possiamo vivere insieme in questa casa (ma sarebbe anche molto scomodo visto che lui è, come me, di XXX e lavora su XXX, YYY, WWW, avendo un lavoro indipendente) e, di conseguenza, la scorsa estate ho espresso il desiderio di riavvicinarmi alla mia famiglia, anche per avere un sostegno in caso di bisogno (la casa è ubicata a 10 km dal paese, in aperta campagna e non raggiunta da mezzi pubblici). Il suo legale ha risposto che, in questo caso, avrebbero provveduto a fare una denuncia penale per sottrazione di minori, al che, anche il mio legale, mi ha “costretto” a rimanere in esilio… Ora la situazione sta diventando insostenibile: i rapporti con il mio ex non si placano perchè lui è continuamente arrabbiatissimo, mi passa 800€ al mese per i bambini e nel 2004 di sua iniziativa non ha più richiesto gli assegni famigliari. Questa settimana mi ha fatto scrivere dall’avvocato che richiederà l’affidamento congiunto in quanto, siccome i SUOI bambini si sono ammalati, gli ho chiesto di aiutarmi tenendo i sani a casa sua, non potendo spostare con 39° di febbre i bambini malati per portare tutti a scuola (secondo lui mi devo arrangiare in qualsiasi situazione perchè sono affidati a me). Mi chiedo se può fare tutto questo senza che io possa far nulla, e cosa mi comporterebbe in questa situazione un affidamento congiunto. Ho paura di dover stare relegata a vita qui… Attualmente ho sollevato il mio legale dall’incarico. Vi ringrazio (Rita, via posta elettronica)
Il reato di sottrazione di minore è punito dall’Art. 574 del cod. pen. che prevede la pena della reclusione da 1 a 3 anni per chiunque sottrae un minore degli anni 14 al genitore esercente la potestà genitoriale.
Da quello che capisco della Tua situazione, Tu hai l’affidamento esclusivo dei Tuoi figli e, pertanto, non è possibile che Tu possa sottrare i Tuoi figli a Te stessa!
Stando così le cose, sei libera di porre la residenza nel luogo che ritieni più opportuno.
Tuo marito può sicuramente chiedere l’affidamento congiunto dei Vostri figli – e, probabilmente, riuscirà anche ad ottenerlo – ma Tu puoi chiedere al Giudice di poter portare i Tuoi figli nella città della Tua famiglia in quanto maggiormente rispodente al loro interesse: avresTi i nonni vicino che possono aiutarTi quando uno di loro si ammala, Ti aiuterebbero nella gestione dei figli permettendoTi di trovare un lavoro, …
Le soluzioni ci sono e sono soluzioni che posso permetterTi di vivere accanto al Tuo nuovo compagno.
In bocca al lupo!