counselor e avvocati dal volto umano - 059 59.66.819
L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Ci sono domande «classiche» anche per gli avvocati: domande che gli utenti ci fanno spesso, di persona o tramite il blog. Man mano che ne riceviamo una, inseriamo qui la risposta, secondo il metodo appunto delle FAQ. Prova a cercare nella nostra raccolta, può essere che trovi la tua risposta, o comunque … apri le faq...
Su di me. Ho sempre desiderato fare l'avvocato, tanto che al mio terzo compleanno i miei genitori mi regalarono un cavillo a dondolo. Possiedo il raro talento di salutare parenti e amici inesistenti dentro ad una folla e sono bravissimo soprattutto a letto, dove posso dormire per ore senza interruzioni. Sul … leggi di più...
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
L'azione popolare è prevista dal Decreto Legislativo 267/2000 che, ridisegnando l'ordinamento delle autonomie locali, ha abrogato la vecchia e celebre 142/1990.
Secondo questa legge, all'art. 9, "1. Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune e alla provincia. 2. Il giudice ordina l'integrazione del contraddittorio nei confronti del comune ovvero della provincia. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l'azione o il ricorso, salvo che l'ente costituendosi abbia aderito alle azioni e ai ricorsi promossi dall'elettore. "
Quindi se il parroco è elettore del comune che sarebbe legittimato a chiedere la nullità del trasferimento, cioè del comune in cui si trova il bene alienato, può esercitare questa azione popolare, sempre che se la senta visto l'atteggiamento del vescovo 😀
Desidero innanzitutto ringraziarti nuovamente per le risposte.
Avrei ancora una domanda rispetto al punto 1.
Chi e' che puo' procedere (rivolgendosi all'avvocato)?
A quanto ho capito la soprintendenza ha terminato il suo dovere per cui gli interessati rimangono la parrocchia e gli aventi diritto alla prelazione (tendenzialmente il comune). Se questi decidono di non procedere e' possibile qualche altra iniziativa (ad esempio la citata 'iniziativa popolare')?
Il caso pratico vuole che il comune non desideri procedere mentre il parroco vorrebbe procedere ma per procedere gli serve l'autorizzazione del vescovo che glie la nega.
Di nuovo grazie per le risposte!
1) Sì, naturalmente occorre rivolgersi ad un avvocato se si tratta di un terzo indistinto, mentre per quanto riguarda la sovrintendenza potrebbero applicarsi quelle leggi che consentono la rappresentanza in giudizio ad un funzionario dell'amministrazione o comunque che consentono all'amministrazione stessa di servirsi dell'avvocatura dello stato.
2) Questa sarebbe una cosa da valutare, sotto il profilo penalistico potrebbe esserci il reato di danneggiamento, di cui bisogna però verificare la procedibilità se d'ufficio o a querela di parte, mentre sotto quello pubblico o amministrativo so solo che esiste un istituto, che è l'azione di iniziativa popolare, che è l'unica cosa che mi viene in mente relativamente al tuo quesito ma che sinceramente non so se pertinente o meno, te lo passo come spunto magari da approfondire.
3) Caio ha diritto di farsi restituire il corrispettivo da Tizio nel momento in cui il suo contratto viene travolto dalla nullità della prima alienazione. E naturalmente la curia dovrà restituire il corrispettivo incassato a Tizio, quindi ci sarà la retrocessione di tutte le prestazioni nel frattempo eseguite. Non so se ho risposto alla tua domanda in questo modo, al massimo chiedimi pure ulteriori chiarimenti.
Innanzitutto grazie per la risposta davvero precisa!
Mi sono rimasti tre dubbi.
Rispetto a quanto dicevi riguardo al primo punto, quello riguardante l'annullamento,
il tribunale civile puo' non annullare l'atto?
Per portare a termine la pratica serve rivolgersi ad un avvocato dico bene (o sono solo carte)?
L'altro dubbio e', visto che Tizio ha modificato la canonica (dal punto di vista storico ha danneggiato la canonica) nel caso in cui la curia e gli enti territoriali decidano di non rivalersi i cittadini possono fare una denuncia o intraprendere altri azioni simili?
Il terzo dubbio e' giusto una conferma…
Nell'ultimo caso in cui Tizio (avvertito dalla Soprintendenza dell'annullamento) ha venduto a Caio incassando i soldi quello che ci rimette e' solo Caio dico bene?