Buongiorno vi espongo la questione: convivenza more uxorio, con un figlio di 4 anni (passaporto italiano), con partner comunitaria; la partner comunitaria vuole lasciare il ragazzo italiano ma teme di perdere il figlio; non può esporre la questione al convivente, che la minaccia di sbatterla fuori di casa, picchiarla e di togliergli il bimbo; la ragazza non ha altri contatti qui in italia, è sfinita da questa situazione, vuole trasferirsi nel paese comunitario almeno temporaneamente per poi dire al partner dell’intenzione di lasciarlo (essendo così a distanza.. e sentendosi più sicura). Così facendo si pregiudicherebbe ogni possibile rientro in italia? Quale sarebbe la situazione più giusta per salvaguardare la volontà della ragazza comunitaria di lasciare il partner (che in passato le ha cagionato lesioni personali), mantenendo la custodia del bimbo, senza contravvenire alle disposizioni del Tribunale per i Minorenni e potere ritornare tranquillamente in italia? Grazie, (Tommy, via posta elettronica)
Qui le questioni sono tante e complesse.
Per prima cosa consiglio alla Tua amica, nel caso in cui il compagno sia nuovamente violento con lei, di presentare immediatamente una querela ai Carabinieri.
In secondo luogo, la ragazza in questione dovrebbe lasciare il compagno e rivolgersi al Tribunale dei Minorenni affinchè questo stabilisca le modalità di affidamento del bambino, di mantenimento, …
Quasi sicuramente il bambino sarà affidato ad entrambi i genitori, con collocazione presso la madre e, in tal caso, il padre dovrà versare una cifra mensile per il mantenimento del figlio. Inoltre, il Tribunale dei minorenni stabilirà i diritti di visita del padre nei confronti del figlio.
Mi raccomando su una cosa: la madre non potrà portare il bambino all’estero senza il consenso del padre o del Tribunale dei Minorenni.
Una volta espletato l’iter, potrà stabilire – ovviamente con il consenso del Tribunale – la sua residenza anche all’estero e far ritorno in Italia quando vorrà.
2 risposte su “convivenza con un partner violento”
Il consiglio che mi sento di darTi è di andare a fare una consulenza presso un legale in modo tale che possa illustrarTi le possibilità che hai e valuti l'eventuale diritto al gratuito patrocinio.
Questo potrebbe essere il primo passo per lasciare il Tuo compagno.
Poi ci sono tanti centri di assistenza per donne vittime di maltrattamenti a cui potresTi rivolgerTi soprattutto per avere un aiuto i primi mesi.
In ogni caso comunque uno dei primi passi potrebbe essere quello di cercare un lavoro in modo tale da renderTi economicamente autonoma.
Se vuoi noi siamo disponibile per valutare sia il gratuito patrocinio che per darTi una consulenza sulla Tua situazione.
Ciao, anche io vivo una situazione simile ( abbiamo una bellissima bambina di 4anni, conviviamo da 5anni) sono straniera pure, lui italiano, ( lui non mi picchia, fortunatamente pero mi tortura pisicologicamente , me tratta come se io non ci fossero nella sua vita,ignora a me e la bambina, parte ogni anno, se ne va in Tailandia ( da solo oppure con gli amici ),vai a divertissi! , e io rimango sola con la bambina, com'una cretina disperata, lontano della mia terra, della mia famiglia, senza un lavoro, senza una certeza, ne ho 32anni, non sono piu una ragazzina, mah voglio ancora vivere ed magari crescere la mia figlia con un po di tranquilita". Purtroppo, in questi anni no ne ho avuti. Mi sento psichicamente distrutta. Cosa devo fare?