Buongiorno a tutti. Mio marito ha un figlio di 17 anni con la ex-moglie, da cui ha divorziato nel 1999 presso il Tribunale di XXX. All’epoca fu accordato che lui versasse al figlio (nulla alla ex) 310€ al mese, cifra che nel corso degli anni si è stata rivalutata conformemente ai dati Istat. Noi siamo sposati dal 2003, e abbiamo una figlia di 2 anni. Per cercare di costruirci un futuro migliore, ci siamo trasferiti all’estero (Comunità Europea), dove, nonostante io non lavori attualmente per crescere mia figlia, da circa un anno mio marito ha deciso di lavorare come autonomo nel campo delle ristrutturazioni di appartamenti. In quanto autonomo, le entrate mensili non sono fisse, dipendono dalla quantità di lavoro. Ora, suo figlio ha deciso di non continuare a studiare, e pretende che il padre gli dia più denaro al mese perchè tra motorino, cellulare e vestiti non gli basta. Vive con sua madre in casa dei nonni materni, e lei guadagna circa 650€ al mese (non so se in nero). La mia domanda è: se il ragazzo non vuole nè studiare nè lavorare, è giusta e possibile la sua richiesta? E per ultimo: fino a che età è obbligatorio mantenere un figlio che non vuole nè lavorare nè studiare? Perdonate la “crudezza” dell’ ultima domanda. Grazie mille per una Vostra risposta. (Francesca, via posta elettronica)
La nostra più recente giurisprudenza è concorde nel ritenere che con la maggiore età non cessi il diritto al mantenimento di un figlio ma che questo venga meno solo con il raggiungimento dell’indipendenza economica.
Questo per dirTi che non esiste un’età fino alla quale è obbligatorio mantenere il figlio: alcuni mantenimenti cessano prima perchè i figli non vanno all’università, altri dopo perchè i figli decidono di continuare gli studi.
Tuttavia, questo non vuol dire che un ragazzo che non vuole nè andare a scuola nè trovarsi un lavoro debba essere mantenuto in eterno.
A questo proposito, Ti propongo alcune massime della nostra Suprema Corte sul tema:
- Cass. civ. sez. I, 03.04.2002, n. 4765
Il figlio che abbia raggiunto la maggiore età e che sia laureato, ha diritto ad ottenere l’assegno di mantenimento finché non trovi un’occupazione adeguata alla sua condizione sociale, purché si attivi a reperirla e non vi sia una sua inoperosità. - Cass. civ. sez. I, 30.08.1999, n. 9109
Il genitore ha l’obbligo di mantenere i figli, ma tale obbligo non è perenne e viene meno qualora il figlio, non riesca, dopo innumerevole tempo, per comportamento negligente a raggiungere un determinato obbiettivo, quale quello di completare gli studi rendendosi così autosufficiente.
Alla luce di tutto ciò, il mio primo consiglio è che i genitori di questo ragazzo parlino tra di loro e adottino una linea d’azione comune dicendo al figlio che se non vuole studiare deve andare a lavorare poichè non può stare a casa senza far nulla.
Se, tuttavia, tale situazione dovesse persistere – e quindi il ragazzo rifiuti sia la scuola che il lavoro – Tuo marito avrà titolo per rivolgersi al Tribunale e chiedere la modifica delle condizioni di divorzio.
8 risposte su “fino a quando bisogna mantenere un figlio?”
buonasera sono Leila volevo un consiglio. Sono sposata da 1 anno con un uomo che ha avuto l’annullamento ma che ha 2 figlie a cui versa un assegno di mantenimento visto che la loro madre lavora a tempo indeterminato a 1300 euro mensili.
Mio marito ha contratti semestrali ed anche quando non lavora ha sempre versato tutto.
Il 1 figlio ha compiuto 23 anni e da 4 si trova a Londra ma la madre pretende i soldi dice che in italia risulta disoccupata e risulta ancora nel suo stato di famiglia. Come facciamo a dimostrare che non è più in Italia e che lì lavora? Grazie a tutti
Per la prova, bisogna estrarre documentazione ove possibile, altrimenti commissionare attività di indagine ad apposite agenzie. Poi bisogna comunque fare un ricorso per modifica condizioni.
ho trovato la sua scheda su FACEBOOK dove dichiara di abitare lì. Potrebbe bastare? e ancora la madre pretende soldi per parrucchiere, abbonamento linee urbane e altro
Come facciamo a sapere cosa rientra nell’assegno e cosa dobbiamo dare al 50% come straordiarie?
Adesso per esempio si è messa in testa di far fare chitarra elettrica a 20 euro ogni ora di lezione….mio marito può rifiutarsi visto che è un superfluo e non abbiamo soldi?
La ringrazio ancora
Potrebbe. Per il resto bisognerebbe vedere il provvedimento che regola la separazione o divorzio o affido.
Il mio consiglio è quello di sporgere una regolare denuncia-querela nei confronti di questo figlio violento affinchè si apra un procedimento penale nei suoi confronti.
Inoltre, dopo aver fatto ciò (che Vi tutela da eventuali azioni legali di Vostro figlio) cambiate le serrature di casa.
Vi consiglio però di farVi seguire da un legale durante tutto l'iter al fine di cautelarVi al meglio.
In bocca al lupo!
famiglia unita padre e madre 56 anni con 1 figlio di 27 anni che non ha voluto studiare (ha fatto credere per oltre 3 anni che studiava e che faceva esami all'università invece non era vero) che ha lavorato per 10 mesi come cameriere nell'ultimo anno poi ha litigato con il padrone del ristorante e se ne è andato. Non si sa se lavori perchè bugiardo, (se ci azzardiamo ad andare dove dice di lavorare ci ha promesso botte), falsifica documenti con il computer (lo ha fatto a nostro uso durante l'università quindi non crediamo a documentazioni che non possiamo controllare ma se proviamo a controllare rischiamo) violento con il fratello di 24 anni che studia ancora, violento psicologicamente con madre padre e fratello…dobbiamo ancora tenerlo in casa? per quanto? il fratello di 24 a volte ha paura a stare solo con il maggiore… come comportarsi? siamo disperati grazie per ogni consiglio che vorrete darci. Doc
Messa così non posso darTi una risposta: bisogna vedere la situazione in concreto e anche l'ammontare dell'assegno di mantenimento.
Infatti, bisogna considerare le responsabilità del padre nella situazione descritta nonchè vedere se vi siano effettivamente margini di riduzione dell'assegno di mantenimento.
Indicativamente, però sono abbastanza propensa a ritenere che il Giudice non acconsentirà ad una riduzione del mantenimento se non in presenza di gravi motivi.
Ovviamente, ripeto che bisogna vedere la situazione nel suo complesso la mia è solo una valutazione molto generica.
E se la figlia (gia maggiorenne) non vuole avere niente a che fare con il padre, lo evita e non lo considera una persona, si può chiedere una riduzione dell'assegno, visto che il padre ha anche una nuova famiglia e due figli dalla nuova compagna?