Io e il mio fidanzato vorremmo sposarci all’estero, nello specifico a New York (USA). Ci siamo informati presso i nostri comuni di residenza e presso il Consolato italiano a New York, ed abbiamo avuto conferma che il matrimonio di fronte alle autorità locali sarà ritenuto valido in Italia previa opportuna trascrizione ed apposizione dell’apostilla. Nessuno ha saputo chiarirci, però, la modalità con la quale dichiarare la nostra volontà di adottare il regime di separazione dei beni. Questa dichiarazione, infatti, deve avvenire contestualmente al matrimonio stesso: ciò significa nel comune di New York o nel Consolato italiano? Vorremmo saperlo in anticipo per evitare il costo aggiuntivo di un atto notarile di modifica del regime patrimoniale una volta tornati in Italia. Ringrazio in anticipo per la vostra risposta. (Antonella, via mail)
Abbiamo già parlato di questo problema in un nostro precedente post, al quale innanzitutto ti rimando. Secondo noi non si può fare. Il problema è che ogni Stato ha i suoi regimi patrimoniali per quanto riguarda i rapporti tra i coniugi. Recentemente, ad esempio, mi sono occupato di una coppia italo-tedesca interessata a celebrare il relativo matrimonio in Germania e desiderosa di sapere quale sarebbe stato il regime applicabile in Italia. A quanto parte in Germania i regimi patrimoniali della famiglia sono addirittura tre, uno dei quali va per la maggiore perchè consente anche un certo risparmio fiscale. Ad ogni modo, hai due possibilità, in ordine, a mio giudizio, di preferenza: stipulare una convenzione prematrimoniale in Italia prima di celebrare il matrimonio a New York, oppure passare al regime di separazione una volta trascritto il matrimonio. In entrambi i casi, è necessario passare dal notaio, perchè le convenzioni matrimoniali devono essere fatte per atto pubblico.
Un eventuale diverso metodo, che però non ho mai avuto occasione di esplorare più di tanto e che quindi ti accenno soltanto, potrebbe essere quello di stipulare la convenzione prematrimoniale davanti alle Autorità consolari italiane negli USA. Queste Autorità, in base alla legge, hanno, per gli italiani residenti all’estero, anche funzioni notarili. Quindi forse potrebbe essere che, approfondendo la materia, sia possibile anzichè dover fare l’atto con un notaio italiano fare la dichiarazione davanti alle nostre Autorità consolari negli Stati Uniti. Però è una cosa che non ho mai avuto occasione di approfondire, nè, soprattutto, di veder fare e non vorrei che, anche se le Autorità ti facessero fare questa dichiarazione, tu poi avessi problemi a trascriverla all’ufficio anagrafe del vostro futuro comune di residenza in Italia.