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come ottenere l’affido esclusivo della minore

Salve, sono una (relativamente giovane) zia preoccupata per il nipote 35enne che fino a due mesi or sono conviveva con la sua ragazza dalla quale ha avuto una figlia, ora di 6 anni. La ragazza di mio nitpote se ne è andata due mesi fa dicendo che era esaurita e che aveva bisogno di starsene lontano. Si è portata, però, via la bimma, andando a vivere con la madre in un paese distante 5 km da dove conviveva e dove mio nipote sta tuttora. A titolo informativo premetto che lui ha purtroppo da due anni una malattia abbastanza invalidante (anche se non riconosciuta: colite ulcerosa) e che da circa tre anni la ditta dove lavorava è fallita e che da allora ha sempre avuto contratti di lavoro a tempo indeterminato. Fatta questa premessa, preciso che, con nostra gradita sorpresa, la sua ragazza ha cominciato a pretendere che lui tenesse la bimba (forse più della metà del tempo) e questo con nostra grande gioia, visto che adoriamo tutti questa nipotina. Il problema è che anche quando lui, a causa di una brutta influenza della bimba, le ha chiesto di curarla lei perchè il giorno dopo doveva fare vedere urgentemente ad uno specialista le analisi (trattavasi di biopsia) lei le ha risposto che erano fatti suoi, visto che alla fine (LEI) aveva deciso che dovevano tenerla 1 settimana ciascuno e che qwuella era la sua settimana. Nonostante i pianti della bimba e la febbre altissima, lei dopo 20 minuti se ne è andata, adducendo che doveva andare a preparare la cena per la madre?!!? – sottolineo, inoltre che ha fatto solo qualche telefonata per avere notizia sulla figlia, ma che sino alla domenica successiva, ovvero 5 giorni dopo non si è più fatta vedere. Ora a distanza di pochissimo ha confessato di aveve un altro – di conoscerlo da un mese ?!?! – e di avere già trovato una casa per andare a convivere con quest’altro. Ciò detto arrivo alla domanda: premesso che mio nipote vorrebbe il totale affidamento della bimba, in quanto non si fida più delle cure che sua madre potrebbe darle, a causa di atteggiamenti menefreghisti e precipuamente per una convivenza con un nuovo padre, che non conosce e che forse anche la madre poco ne sa (io so solo che è separato con due figli e che sembra essere benestante) e visto che anche mia sorella (ovvero la mamma di mio nipote, peraltro solo 53enne) è determinata a far si che mio nipote abbia l’affidamento con tutto l’aiuto e amore che una nonna possa dare, ritenete possibile che sia mio nipote ad avere l’affidamento, anche se non ha un lavoro a tempo determinato e da solo (per il momento vive ancora nella casa in affitto dove conviveva). Quali, eventualmente i passi successivi da fare. Specifico che mio nipote ha insistito per un consulto presso l’assistente sociale e ora presso un sostegno psicologico e di aiuto a genitori separati, affinchè possa capire cosa sia meglio per sua figlia, anche se la madre al momento sembra abbastanza restia ad andare agli appuntamenti… Vi ringrazio veramente con tutto il cuore se vorrete cortesemte rispondermi, anche in modo sollecito, in quanto siamo veramente a terra per questa situazione deplorevole, che oltretutto, potrebbe far aggravare mio nipote, visto il tipo di malattia, nella quale sarebbe, come principale cura, importantissimo serenità e tranquillità, innanzi tutto. Grazie ancora da una zia disperata. (Valentina, via mail)

Per ottenere un affido esclusivo a favore di tuo nipote la vedo grigia. In primo luogo, il regime ordinario previsto dalla legge è quello dell’affido congiunto. A parte questo, non esistono elementi di sfavore in capo alla madre tali da configurare un interesse preciso della minore ad un affidamento esclusivo in capo al padre, essendo quei pochi episodi riferiti insufficienti, oltre che scarsamente documentabili, a tale scopo.

Credo che sarebbe molto più realistico, e probabilmente anche ora conforme all’interesse della bambina, cercare di ottenere per il momento un affido congiunto con parità di tempi di permanenza presso ciascun genitore, cosa che, per i papà, rappresenta comunque un importante passo in avanti rispetto alla prassi giudiziaria anteriore alla legge sulla “bigenitorialità”. Un congiunto di questo genere, a quanto mi riferisci, probabilmente può essere agevolmente praticato, visto che i due genitori lo stanno in qualche modo già praticando e vivono ancora abbastanza vicino, e quindi anche logisticamente la situazione sarebbe agevolata. Ottenuto questo assetto, poi, se dovessero concretizzarsi in seguito vere e proprie carenze, o lacune, in capo alla madre, tali da rendere opportuno un affido esclusivo, si potrà chiedere una modifica delle condizioni, ma dovrà trovarsi di elementi precisi e piuttosto gravi e dovrà essere una cosa sulla quale tuo nipote dovrà lavorare con pazienza e costanza, perchè queste cose non è sufficiente che accadano ma occorre anche che siano adeguatamente valorizzate e contestate perchè le si possa poi utilizzare in sede giudiziaria.

Per il resto, tuo nipote sta facendo benissimo ad andare agli incontri presso gli assistenti sociali, sia perchè ne ricaverà una utilità concreta, sia perchè, essendo loro stati solo conviventi e quindi essendo il procedimento di competenza del Tribunale dei minorenni, le relazioni che i servizi faranno saranno di grande importanza per la valutazione delle personalità dei due genitori, compresa quella della madre, che, rifiutando di presentarsi agli incontri, sta facendo invece una pessima politica.

Per il resto, ti rimando alla nostra scheda pratica sulla separazione dei conviventi e, naturalmente, in bocca al lupo per tutto.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

19 risposte su “come ottenere l’affido esclusivo della minore”

salve mi chiamo sebastiano mi sono innamorato di una ragazza madre di un bimbo di 3 anni ed e sotto custodia dei servizi sociali in una casa di accoglienza desideravo sapere quale è la procedura per chiedere l affitamento lei con il bambino grazie

Buon giorno,
sono nonno di una bambina di 5 anni che da quando è nata vive con me insieme a sua mamma, premetto che suo papà no l’ha riconusciuta quindi mia figlia è una ragazza madre.Lei ha conosciuto un uomo che è tutti giorni ubriaco e lei da lui è stata picchiata in centro paese, lui naturalmente abita ancora con i genitori e non possiede un lavoro e un suo reddito. Lei dato che è molto presa da quest’uomo Vuole andare a convivere e portarsi la figlia con sè ma io le ho detto che non la lasciavo andare la bambina. Giunto allo stremo perchè lui non è ne il padre e non centra niente nella vita della bambina ha messo in mezzo un avvocato per portarsela via, io tutto ciò non voglio, ma voglio semplicemente che la minore ovvero mia nipote stia sotto il mio tetto. Dunque come posso fare ad avere l’affidamento asclusivo della minore, e volevo sapere che rischi comporta facendo questa mossa?
Aspetto un vostra risposta..

Come nonno non sei legittimato a richiedere l’affidamento di tua nipote, puoi solo fare una segnalazione ai servizi sociali se temi problemi di questo genere. Poi se avrai problemi nelle frequentazioni potrai fare ricorso al tribunale dei minorenni, ma prima di fare questo io tenterei la mediazione in mille modi.

una mia amica ha un bimbo di 4 anni da un recedente matrimonio.adesso convive con un altro e hanno un figlio di 5 mesi.qualche giorno fa hanno litigato,lei a chiamato la madre perche voleva andare da lei quella sera con i bambini,lui non era d’accordo dicendoli che se voleva andare via puo andare da sola.la madre a questo punto a chiamato i carabinieri.se l padre del bambino viene a saperlo puo chiedere l’affidamento esclusivo o anche solo l’affidamento del bambino

È una domanda che non ha né il minimo senso né la minima utilità purtroppo. È necessario che la situazione familiare sia sempre valutata nel suo complesso a prescindere da questo episodio e tenendo presente che ogni minore è soggetto alla potestà solo del rispettivo padre, ovviamente.

Buon giorno. sono mamma di una minore di 7 anni e mezzo.
Il padre naturale l’ha riconosciuta alla nascita , per 2 anni abbiamo convissuto dividendo tra le altre cose l’attivita lavorativa (circa per un anno e mezzo ) …non ci siamo mai sposati; poi purtroppo le cose sono andate male sia sentimentalmente che per l’attivita’ economica. io ho trovato un nuovo compagno , con il quale sono sposata ed ho avuto 2 bambine oltre che ad aspettare un altro bimbo. Lui pure ha avuto altri legami. Mi sono trasferita in un altra citta’ (che e’ la citta’ di mio marito ) dove viviamo da cinque anni ( anche con la bimba di 7). La bambina ha il suo ruolo e contesto sociale, frequenta la scuola con buoni risultati , ha un grande affetto per le sue sorelle e riconosce in mio marito la figura del “padre”, chiamandolo appunto papa’. Non percepiamo nessuna corrispondenza economica dal padre naturale ( e nemmeno la vogliamo ) il quale disse che non avrebbe dato una lira per la bambina..e cosi’ ha fatto. Ci sentiamo comunque sporadicamente per telefono. Due volte all’anno ( estate e vacanze di natale la bimba va’ dai nonni ( genitori del padre naturale ) in montagna. Ci siamo sempre premurati o io o mio papa’ di portare avanti e indietro la bambina , qualche volta anche i nonni….lui mai, non e’ mai venuto a trovarla e non partecipa in alcun modo alla sua vita. Quando e’ stato chiesto di essere piu’ partecipe nei confronti della bambina ,lui ha piu’ volte risposto che piu’di cosi’ non puo’ e non riesce (appellandosi a necessita’ lavorative) …si limita a lasciarla dai suoi per poi andarla a prendere quando ha ferie ( abitano a 20 min ) per due o tre giorni o per il week end se nel frattempo lavora. Il problema nasce poiche’ la bimba , se pur di principio parta contrariata, una volta su resta anche abbastanza volentieri,con i nonni ha un affetto , ma ritorna con i valori completamente sballati ( i nonni insistono che chiami papa’ il padre naturale quando lei solitamente lo chiama per nome ) e’ confusa e fatica a riconoscere il rispetto verso me ed il suo nucleo familiare . mi chiedo se ci siano i presupposti per un affido esclusivo. rammento in ultimo che piu’ volte ,proprio per non alterare il normale equilibrio della piccola , abbiamo chiesto sia ai nonni che a lui di venire a passare da noi le ferie ,lasciando ampia disponibilita’ anche di casa nostra ( noi andremo da mio suocero ) che di incaricarci di trovargli un posto comodo e non ecessivamente oneroso ( nonostante non ci siano di questi problemi )…ma niente. Non ho particolari rancori , ma vorrei la tranquillita’ e la serenita’ della della bimba, ho speranze?

La mia idea è, e credo sarà sempre, che i rapporti di questo genere vadano normati. Non per irrigidirli o per rompere un accordo che bene o male funziona, ma per avere un promemoria di regole comuni da tirar fuori dal cassetto in caso di bisogno, anche per emergenze nelle quali ci possa essere la necessità di rivolgersi alle autorità (Carabinieri e c.). Credo che tu debba cominciare da quello, e quello sarà solo il primo passo. Subito dopo, o anche contemporaneamente, sarebbe bene provare anche lo strumento della mediazione familiare.

Salve,sono la madre di una bam bina di 4 anni ,il padre non ha mai avuto la residenza con noi pur pagando l'affitto,non è nel nucleo con noi bensì con un padre anziano in una casa fuori da ogni norma igienica.
Entra a casa quando vuole perchè lavora anche la notte,senza regole,la bambina ha manifestato all'asilo delle paure.Io ad oggi avevo delle mie riserve di denaro,e facendo la rappresentante ho potuto riprendere quest'anno a lavorare ,ma lui è assente nell'aiuto della gestione della bambina.

gentilissimo che o avuto una sua risposta io quello che volevo sapere per bene e che io o la possibilità di essere assunta nelle marche con un contratto regolare cosa devo fare per riuscire a portare mio figlio il tribunale solitamente cosa decide?nella maggior parte dei casi essendo che la mamma a trovato lavoro al nord riesce a salirsi anche suo figlio?spero che sia gentile da rispondermi

salve sono la signora basile o un bimbi di3anni o citato il padre di mio figlio al tribunale dei minori per regolarizzare le visite e il mantenimento essendo che percepisco un contributo di euro 250 senza essere stato stabilito da nessuno neanche le visite tutte le volte che lui vuole il bambino lo a adesso ancora ora oggi con il tribunale non siamo riusciti a risolvere nulla essendo che entrambi le parti non ci siamo messi daccordo quindi aspettiamo la decisione del giudice in tutto questo volevo chiedere la prassi per io potermi trasferire nelle marche per dare un futuro migliore a mio figlio essendo che qui non o possibilità di lavoro in sicilia e percependo un minimo di mantenimento non riesco a coprire tutte le spese cosa devo fare?gentilissimo se mi da una risposta

Sono un padre di 34 anni che ha iniziato le procedure di rimpatrio di mio figlio di 3 anni portato da sua madre negli stati uniti d'America ,tengo a precisare che abbiamo l' affidamento congiunto però la madre con la scusa di andare per vacanze non ha più riportato il bimbo in Italia,Lei aveva l'autorizzazione per due messi .Adesso siamo oltre 8 mesi e non ha intensione di rientrare . Secondo Voi posso chiedere al Tribunale minorile di rivedere la mia sentenza e chiedere che mi venga data la patria potestà su mio figlio ? e in caso di poterlo fare posso farlo io o dovrei farlo tramite il mio legale? domando questo per che il mio legale continua a dirmi di non farlo per che non verro ascoltato .Io dico se tornasse mio figlio in Italia vorrei essere tranquillo che non succederà più una cosa del genere,tra l'altro so tramite amici che questa donna si ha sposato in America e vorrebbe chiedere al giudice la residenza del bimbo con Lei ,può venire ascoltata da un giudice ?considerando che ha questo reato in corso.Vi ringrazio e spero molto gentilmente un Vostro parere.
Distinti saluti .
Gallo Damian Carlos

Il fatto di aver trattenuto illegittimamente un minore all'estero può essere un presupposto per la richiesta di revisione delle disposizioni sull'affido, ma naturalmente va valutato insieme a tutte le circostanze del caso concreto. Non è il caso che tu prenda iniziativa personali senza prima esserti chiarito per bene con il tuo legale, fatti spiegare chiaramente per quali motivi secondo lui è inutile presentare una istanza, può ben darsi che abbia ragione e che sia importante per te valutare quello che ti dice.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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Salve sono una ragazza madre di 22 anni.
Ho una figlia di quasi 2 anni,e convivo con il mio compagno. Volevo sapere se trovo il coraggio di lasciare il padre di mia figlia,posso chiedere l'affidameto esclusivo? I cosa cosite? E quali sono gli elementi per avere questo tipo di affidamento.
Il padre mi ha sesso alzato le mani,e quando cercavo di lasciarlo mi minacciava di morte. Io sono una ragazza brasiliana,adottata da una famiglia italiana. Poi ho raccontato a lui tante bugie sulla mia famiglia brasiliana e lui mi dice che mi può rispedire i nbrasile,è vero? io non penso perchè sono adottata tutto regolare. Aspetto informazioni e consigli

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