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Usufrutto del bene in comunione

Buongiorno a tutti e complimenti per il vostro blog; vorrei porvi la seguente domanda: sono sposata da 7 anni in comunione di beni ed abbiamo una figlia di 4. Dopo il matrimonio mio marito ha firmato un atto di proprietà di 1/6 della casa del nonno, il quale al momento ne è usufruttuario ed è socio di una snc insieme al padre ed al fratello in cui vengono “registrati” gli immobili acquistati e poi affittati o rivenduti; in caso di divorzio o premorienza di mio marito, io e mia figlia siamo in qualche modo tutelate? Ci spetterebbe qualcosa? Al momento ho lasciato il lavoro ma che vorrei riprendere appena la figlia sarà più grande…
Grazie per l’attenzione e saluti, Claudia.

Andiamo con ordine. Innanzitutto il codice civile stabilisce che non rientrano nella comunione i beni personali del coniuge tra i quali vanno ricompresi anche quelli che servono all’esercizio della professione del medesimo. Non vi è dubbio, però, che i beni che vengano destinati a tale uso solamente dopo il loro acquisto rimangano comuni. Possiamo perciò considerare della vostra comunione anche questo sesto di proprietà.

Da questa premessa deriva una importante conseguenza: un coniuge non puo’, senza il consenso dell’altro coniuge, concedere un bene della comunione in usufrutto a una terza persona. L’altro coniuge si puo’ opporre e, se il bene oggetto di usufrutto non è divisibile ne puo’ chiedere la vendita giudiziale e ottenere il 50% del suo valore.

Di conseguenza, in caso di divorzio, Lei potrà avanzare le Sue pretese su parte del bene che prima era in comunione. In caso di premorienza del marito Lei ha diritto alla quota del bene dato in usufrutto che per legge Le spetta.

E’ chiaro che tutto quanto sopra vale a meno cha anche Lei sia stata d’accordo sulla costituzione dell’usufrutto e se il bene di cui parliamo rientra effettivamente nel regime di comunione. In caso contrario l’usufrutto sarebbe regolarmente costituito e si estinguerebbe innanzitutto con la morte dell’usufruttuario.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

29 risposte su “Usufrutto del bene in comunione”

Buongiorno, la mia domanda è: ci sono due coniugi separati consensualmente che avevano l’usufrutto sulla casa di cui ha la nuda proprietà il figlio. sull’atto di acquisto c’è scritto che l’usufrutto è con accrescimento reciproco. uno dei due coniugi è morto, l’altro sta facendo la rinuncia all’eredità. come deve comportarsi per l’usufrutto con accrescimento? rinunciando all’eredità rinuncia anche a quest’ultimo? va segnalato quando si formalizza l’atto di rinuncia o va fatto un atto a parte?

È una questione molto sottile e per la quale è assolutamente indispensabile un approfondimento specifico. A mio modo di vedere, l’acquisto non dovrebbe affatto verificarsi jure hereditatis, considerato che l’usufrutto non si trasmette ma si estingue, ma va accuratamente verificato.

buongiorno volevo chiedere se dono dei soldi a mia nipote per prendere una casa con l’usofrutto mio e di mia mamma pur essendo in comunione dei beni con mio marito devo fare prima la separazione dei beni o non a importanza per il semplice fatto che non voglio che lui non centri niente avendo in previsione della separazione cognugale premetto che io non sono propietaria di niente

SALVE. MIO PADRE E’ MORTO DA QUALCHE MESE E NON HA LASCIATO ALCUN TESTAMENTO. CI SONO DUE APPARTAMENTI E VORREI AVERE LE CHIAVI DI ENTRAMBI DALLA MIA MATRIGNA CON LA QUALE NON HO BUONI RAPPORTI. LEI DICE CHE NON DEVE DARMI LE CHIAVI DELLA CASA IN CUI VIVEVA CON MIO PADRE. POSSO FARE QUALCOSA PER OTTENERLE.
LA RINGRAZIO.
ALBA

GRAZIE. SI ERANO SPOSATI. MA IN QUALITA’ DI COMPROPRIETARIO HO DIRITTO DI AVERE LE CHIAVI DELL’APPARTAMENTO IN CUI LA MIA MATRIGNA HA IL DIRITTO DI ABITAZIONE? GRAZIE ANCORA

Salve. Mia madre e mio padre hanno iniziato da qualche mese la causa di separazione, i cui accordi di natura consensuale, per scongiurare quella giudiziale, mi sembrano fattibili ma ancora lontani.
Vivevano entrambi in comunione di beni in un immobile di cui sono usufruttuari per ciascuno al 50%. Io sono nudo proprietario al 100%.
Ad oggi mio padre è rimasto nell’appartamento.
Mia madre, essendo andata a vivere altrove pagando l’affitto, può a sua volta affittare una porzione dell’appartamento per ricavare qualcosa, ammortizzando le spese sostenute per il sopradetto affitto?
Ringrazio anticipatamente
cordialità
antonio

ho venduto la mia casa ad un mio parente, con l’usufrutto, sposandomi con la mia nuova compagna,erediterebbe l’usufrutto della casa?

ho la nuda proprietà di un appartamento,del quale mio padre e mia madre avevano l'usufrutto al 50% ciascuno.Due anni fa purtroppo mio padre è morto e attualmente, al catasto, risulta che mia madre è usufruttuaria al 50%, mentr io ho la nuda proprietà al 50% e la proprietà al 50%.Ma con la morte di mio padre, l'usufrutto non passava tutto a mia madre al 100% mentre a me restava la nuda proprietà al 100%? Mio padre e mia madre erano in comunione dei beni.
 

Quello che dici tu è l'usufrutto con clausola di accrescimento reciproco. Bisogna vedere se nell'atto costitutivo del diritto sul bene è stata prevista. In questo quadro, anzi su questo quadro, si spalma poi anche il diritto di abitazione del coniuge superstite, sull'intera abitazione, se la casa era quella coniugale dove abitavano i tuoi genitori. Col il chè, probabilmente, non hai risolto niente, come dico sempre meglio esporre il caso concreto e il problema della vita reale, lasciando le disquisizioni ai giuristi 🙂

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac https://blog.solignani.it

Buongiorno avvocato, se possibile vorrei chiederle un parere.
Io sono propietario della nuda proprietà di un immobile, da contratto gli usufruttuari sono mia madre al 50%, e l'uomo con il quale si è risposata al 50%. Mia madre undici anni fà è morta. Io purtroppo non ho mantenuto buoni rapporti con il marito e da allora non ci siamo più sentiti. Quello che mi chiedo è se io in quanto erede ho diritto ad una quota dell'usufrutto di mia madre.
La ringrazio anticipatamente

Con la morte di tua mamma l'usufrutto si è concentrato in capo al superstite. Se non è stata stabilita una scadenza l'usufrutto scadrà con la morte dell'attuale superstite usufruttuario

Grazie per la risposta celere ed esaustiva. Se possibile vorrei sapere: se decidessi di vendere la nuda proprietà il marito di mia madre (l'usufruttuario), avrebbe diritto di prelazione?
Grazie ancora

Salve a tutti! Sono un può in difficoltà e vorrei chiedere un consiglio…Sono sposata ,mio marito e lusufruttuario de la casa ,invece la sua ex compagna ha la nuda proprietà…noi abbiamo un figlio di 2 anni.Vorrei sapere se io ho qualche diritto se si succede qualcosa..??? posso rimanere in casa con figlio? mio marito mi puo cedere l"usufrutto?' grazie

buongiorno avvocato, avrei una domanda da rivolgerle:
mia madre e suo fratello hanno ereditato una casa da mia nonna (deceduta), mia madre vorrebbe andarci a vivere,e mio zio è daccordo . Mia madre vorebbe chiedere un mutuo per apportare delle migliorie prima di trasfercisi dentro, mio zio le dice che probabilmente diventando usufruttuaria potrebbe avere delle agevolazioni economiche e/o fiscali sulle fatture che le verranno fatte, ecc… quelo che volevo chiedere però è : se mia madre diventasse usufruttuaria della casa, dovrebbe rinunciare alla sua parte di proprietà o rimarrebbe proprietaria comunque della sua metà?

Si rivolga innanzitutto a un legale per parlarne di persona e più dettagliatamente. Per quanto riguarda la parte di eredità bisogna che i coeredi comproprietari decidano assieme cosa fare della casa. Per esempio, se d'accordo, si può decidere di fare valutare la casa, dividerne il valore per il numero e le quote degli eredi, e liquidare chi non vuole la sua parte dell'immobile, acquisendo così la sua quota.
L'usufrutto però, rimane.

Grazie per la risposta precedente…
Le premetto che ancora non abbiamo fatto niente x costituire il diritto di coabitazione alla matrigna ,perche' nostro padre e' morto recentemente.
A chi bisogna fare richiesta x il diritto di prelazione, presso un notaio o per vie legali?
e se noi sorelle abbiamo diritto ad 1/3 dell'eredita', (N.B. compreso anche un terreno agricolo) ed abbiamo il diritto di prelazione sulla locazione, possiamo dividere la casa a nostre spese ed affittare le due metà che ci spettano?
Se non e' possibile… a cosa vale la proprieta' di un terzo x noi figlie, se nn possiamo farci niente? scusi ma siamo un pò confuse a riguardo…grazie

Grazie per la risposta precedente…
Le premetto che ancora non abbiamo fatto niente x costituire il diritto di coabitazione alla matrigna ,perche' nostro padre e' morto recentemente.
A chi bisogna fare richiesta x il diritto di prelazione, presso un notaio o per vie legali?
e se noi sorelle abbiamo diritto ad 1/3 dell'eredita', (N.B. compreso anche un terreno agricolo) ed abbiamo il diritto di prelazione sulla locazione, possiamo dividere la casa a nostre spese ed affittare le due metà che ci spettano?
allora mi chiedo…a cosa vale la proprieta' di un terzo se nn possiamo fare niente? scusi ma siamo un pò confuse a riguardo…grazie

I beni sono senz'altro vostri. Tuttavia, se è stato costituito un diritto di usufrutto per la seconda moglie, questa ha tutto il diritto di abitare nella casa. L'immobile può senz'altro essere venduto, ma ciò non sarà di per sè sufficiente a mandare via la donna. Inoltre, l'usufruttuario può locare il bene. Si può chiedere, in questo caso, di esercitare il diritto di prelazione sulla locazione come proprietari dell'immobile.

caro Avvocato, avrei un problema da sottoporle, siamo due sorelle e abbiamo ereditato (senza testamento) da nostro padre defunto una casa ed un terreno circostante, dove in questo momento vive la sua seconda moglie(per diritto di abitazione).
Noi sorelle volevamo fare la divisione della casa oppure metterla in vendita e dividerci la somma x tre.Si puo vendere senza avvisare la matrigna? oppure dividerla x tre e affittare le nostre parti? e Lei potrebbe affittare tutta la casa senza avvisarci?
quali diritti abbiamo e cosa ci aspetta x legge? grazie per la risposta,
saluti Laura

L'usufrutto della nonna continua finchè vive. La proprietà della casa puo' anche passare a un terzo, ma questo sarà obbligato a mantenervi dentro la signora.
Con la separazione è logico (proprio perchè si chiama separazione) che la comunione venga sciolta. E' chiaro però che se in comunione c'erano dei soldi, allora si dividono a metà e il problema non si pone. Se invece ci sono beni non facilmente divisibili come una casa e non si trova l'accordo, allora si chiede al giudice di verificare che la divisione non sia operabile e, allora, di procedere o all'assegnazione dell'immobile a uno dei coniugi con conguaglio all'altro o alla vendita con divisione del ricavato.

Quindi mio padre una volta venduto l'appartamento può pretendere la sua parte e l'usufrutto di mia nonna non ha più nessun valore, mi pare di capire? e cosa vuol dire che la comunione è sciolta? xchè i miei genitori hanno tre appartamenti ma sono sempre intestati a tutti e 2 e pagano le spese a metà e quando fu fatta la separazione dal giudice nessuno gli ha imposto la divisione. e se adesso volessero dividere come si procede? Grazie ancora.

Innanzitutto, se i Suoi genitori sono ufficialmente separati (con sentenza o decreto di omologa) la comunione è sciolta, di conseguenza i beni devono essere divisi.
Sappiamo che l'usufrutto si estingue con la morte dell'usufruttuario, di conseguenza continua anche se, per esempio, i Suoi genitori proprietari vendono la casa a un terzo. Detto questo, siccome il bene è al 50% ciò significa che se non puo' essere materialmente diviso, deve essere venduto e il ricavato diviso a metà. Si puo' anche chiedere l'assegnazione dell'appartamento, ma in questo caso l'assegnatario deve pagare all'altro la metà. Potrei suggerire a Sua mamma di chiedere una valutazione dell'appartamento, poi, se conveniente, chiederne l'assegnazione attraverso il giudice proponendo un pagamento rateale del conguaglio a Suo papà. Poi Sua mamma, potrà vendere l'appartamento e coi soldi cercare di acquistarne uno piccolino su misura per la nonna. Questa potrebbe essere una soluzione.

I miei genitori sono separati legalmente e tutte le proprietà sono in regime di comunione dei beni quindi sono proprietari al 50%. Tra queste c'è un appartamento in cui vive mia nonna (la madre di mia mamma) che è usufruttuaria. Mia nmamma vorrebbe vendere questo appartamento xchè non è più idoneo x mia nonna che ha 94 anni xchè è al terzo piano senza ascensore. Inoltre ha una sola camera da letto e mia madre è in difficoltà quando deve assisterla anche di notte. Il problema è che mio padre dice di essere d'accordo x la vendita, ma che dopo lui si rifiuta di acquistarne un'altro in comunione con mia madre e anzi vuole il 50% del ricavato della vendita. Mia madre in questo modo non sarebbe in grado economicamente di acquistarne un'altro e mia nonna rimarrebbe senza casa. Ma è possibile tutto questo? Che possibilità potrebbe avere mia madre legalmente? e mia nonna? ciao e in anticipo ringrazio.

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