Sono in via di separazione. Un mese e mezzo fa circa mia moglie di punto in bianco, dopo un periodo difficile, mi ha letteralmente buttato fuori casa. L’ appartamento è stato acquistato prima del nostro matrimonio e secondo lei questo gli dava il potere di farlo. Io sono al corrente che la casa in questione è diventata il “tetto coniugale” se non sbaglio ma ho deciso ugualmente di lasciare l’appartamento perchè si cominciava ad alzare la voce ed urlare di fronte al bambino di un anno e mezzo e per il suo bene mi sino trasferito momentaneamente dai miei. Da lì sono iniziati i ricatti anche mettendo di mezzo il bambino perchè io sono molto legato a lui e per il fatto che questo avere un appartamento di proprietà e altri liquidi investiti gli danno “potere”. Io percepisco la somma di 2000,00 euro (lordi) al mese e mi rimangono circa 1.400,00 euro tra tasse e commercialista. Il mese scorso ho versato 500,00 euro per il bambino tenendo presente che ha quasi due anni e frequenta l’asilo e che la rata è 200,00 euro mensili. Io pago un fnanziamento per un frigor di 64,00 euro circa al mese e l’abbonamento sky perchè è a mio nome di 24,00 euro al mese. Credo che la somma che ho dato sia un po’ eccessiva. Mia (EX) moglie ora ha un lavoro e percepisce uno stipendio. Non paga mutuo e affitto perchè paga il suo babbo. Nel periodo di convivenza e poi matrimonio gli accordi erano che io mettevo i soldi per la casa e il resto, giustamente; lei con lavori quasi mai in regola ma ben retribuiti metteva da parte per esigenza. Il problema è anche sorto su questo perchè non vuole dirmi qual’è la cifra che ha da parte perchè penso che rientri nella comunione dei beni e che il 50% spetti a me che girerei direttamente al bimbo in un conto o qualsiasi altra cosa. Il mio scopo è quello di non litigare per il bimbo. Qual’è la cifra che devo versare per il bimbo e come mi devo comportare per il resto tenendo presente che non vorremmo arrivare a una separazione nè consensuale nè giuridica se possibile?!? ANTICIPATAMENTE RINGRAZIO.
Innanzitutto è evidente che se volete arrivare ad un accordo dovete essere decisi entrambi in tal senso e le premesse, oggettivamente, non mi sembrano buone.
Sarebbe importante sapere se la casa (il mutuo mi pare di capire) è intestata a Sua moglie o a entrambi. Nel secondo caso non avrebbe avuto alcun diritto di cacciarla. Difficilmente lo avrebbe avuto comunque perchè, a prescindere dalla titolarità, quella è la Vostra casa famigliare. E’ evidente come buttare fuori di casa il coniuge senza motivo (se è davvero così) rappresenti un buon motivo per, eventualmente, attribuire la separazione a chi se ne è reso responsabile.
Il codice dice inoltre che tutti i proventi che derivano dall’attività separata di ciascun coniuge (ad es. lo stipendio) rientrano nella comunione dei beni e, di conseguenza, tutto quello che Sua moglie ha guadagnato e guadagna tuttora.
Direi che pagare 500 euro al mese per il bambino rappresenti un buon aiuto; è chiaro che se non volete addivenire a una separazione dovete mettervi d’accordo Voi. Altrimenti si procede con la separazione dove è il giudice a decidere le somme da versare.
Non voglio certo consigliarVi la separazione, ma se Sua moglie non la fa rientrare in casa è evidente che un passo bisogna farlo.
Tenga conto che se la casa è di entrambi, se Lei davvero è stato “cacciato” senza motivo e se Sua moglie percepisce un buono stipendio oltre all’aiuto del padre, allora le premesse per ottenere delle buone condizioni dalla separazione sussistono.
Se, invece, non vi volete separare, allora dovrete cercare di venirVi incontro, magari consultando un avvocato in grado di prospettarVi le varie soluzioni possibili, anche a livello di contribuzione economica alla famiglia.
Infine, se vuole risparmiare qualcosina, Le consiglio di smettere di pagare per servizi tipo Sky che non sono certamente essenziali per vivere, ma sono beni di lusso ai quali si puo’ benissimo rinunciare.
Una risposta su “Non vogliamo separarci ma sono stato messo fuori di casa”
grazie di cuore