Ho letto sul giornale che lo studio Solignani difenderà il giovane maghrebino che pochi giorni fa ha violentato e rapinato una donna di Savignano nel percorso sole. “avvocati dal volto umano” eh? a me non sembra proprio. come gli altri, il vostro interesse primario sono i soldi e non la morale. Vergogna a voi. (Mail anonima)
Rispondo volentieri a questa mail, anche se anonima e dal tenore poco gentile, perchè in fondo mi piacciono le persone che dicono quel che pensano, anche nei casi come questo in cui evidentemente non pensano a quello che dicono, dal momento che sia pur partendo con uno sproposito danno sempre luogo ad una occasione di comunicazione.
Per precisione di cronaca, non sono io personalmente a difendere questa persona, ma due mie colleghe di studio, l’Avv. Franca Massa, che è anche mia moglie, e l’Avv. Marianna D’Amato. Queste due avvocatesse si occupano di diritto penale, mentre io, dopo averne masticato un po’ anni addietro, ora sono principalmente concentrato sulle materie civili e amministrative.
Il nostro studio, peraltro, è caduto nel caso in questione per “merito” dei Carabinieri di Vignola che, il giorno dell’arresto, sono venuti a suonare al campanello di casa mia, alle due di notte, perchè il difensore d’ufficio di turno era – beato lui – irreperibile, per sentire se potevamo presenziare all’interrogatorio del fermato, facendo così funzionare la macchina della giustizia che, senza un avvocato, per legge, in quella occasione non sarebbe potuta andare avanti. Si tratta di un gesto di servizio che abbiamo fatto molte volte, non di rado senza conseguire alcun corrispettivo. Visto che abitiamo vicino alla Tenenza, spesso i nostri sonni, e quelli dei nostri figli, anche di Sabato e Domenica, sono interrotti per andare a fare interrogatori e cose del genere in caserma.
La cosa, dunque, è partita un po’ come una difesa d’ufficio, che è un servizio reso sia all’incolpato sia alla collettività, mentre solo in seguito si è trasformata in difesa di fiducia e quindi posso confermare che le due avvocatesse di cui sopra ora difendono questa persona.
Però non vedo proprio dove sia il problema, morale o di diverso tipo. Il punto è che tutti hanno diritto ad una difesa, senza ci siano persone come te, o anche diverse, che possano decidere anticipatamente se gli spetta o meno.
Semmai dipende poi da come questa difesa viene esercitata giudicare la correttezza o meno dell’avvocato. Ora io non posso entrare nei dettagli della nostra difesa e di come è stata condotta sino ad ora, per ragione del segreto professionale, che è un altro fondamentale presidio di tutela delle persone, di tutte le persone. Pertanto, non posso dire quale è stata la linea di condotta, peraltro non mia ma di due colleghe, e comunque la loro difesa non deve essere giudicata da noi, che l’abbiamo posta in essere, ma dagli altri, a condizione che siano posti in grado di conoscerla effettivamente, cosa che non sempre, considerati i media di cui disponiamo, non avviene, anche se devo dire che gli organi di informazione locali per il momento sono stati abbastanza precisi.
Per il resto, non voglio neanche stare a dire che finchè una persona non è condannata si deve presumere innocente, cosa che è pur vera, ma mi limito ad osservare che chi “fa penale” è destinato a difendere persone cui sono contestati reati, e quindi fatti, anche gravi. All’interno del gruppo che fa penale, nel mio studio, infatti si assistono persone che sono state accusate di rapina, furto, truffa, spaccio, pedofilia, atti di libidine, persino omicidio, tanto per fare alcuni esempi. Questo è il penale, non credo che ci sia nessuno, nemmeno tra i bambini delle elementari, che pensi che questa materia riguardi fatti edificanti o encomiabili. L’esito del procedimento, poi, dipende solo in parte dalla linea difensiva posta in essere dal legale, cui spetta mettere in rilievo gli eventuali elementi a favore del proprio assistito, come all’accusa spetta quello di evidenziare le prove di responsabilità, ma poi decide sempre un giudice, sulla base di quanto ha ascoltato dalle parti.
Generalmente, peraltro, noi non diamo l’assoluzione a nessuno, non pretendiamo che i nostri clienti siano dei santi coinvolti in qualche oscura mistificazione o complotto – come peraltro fanno alcuni avvocati, anche di grido – ma ci limitiamo ad una difesa tecnica. Ogni fatto, al di là delle chiacchiere che si possono sempre volentieri fare, ha una sua gravità precisa, da valutare secondo le regole del nostro codice penale e delle leggi, e in sostanza, molto spesso, il ruolo del difensore sta proprio nel far sì che all’incolpato venga applicata la sanzione prevista per il fatto da lui commesso, nè una maggiore nè una minore. E’, questo, un ruolo importante, potrebbe capitare anche a te di finire sotto processo e di aver bisogno di un difensore. Ad esempio, una lettera come questa, fornita di numero di IP e di possibilità di identificazione, cosa che nel penale avviene tranquillamente, se fosse finita nella mailbox di un collega più irascibile di me avrebbe condotto sicuramente ad una bella denuncia per ingiuria o diffamazione – cosa cui invece io, ripeto, non ho assolutamente intenzione di dar corso, perchè preferisco dialogare. Ad ogni modo non credo che se tu mai finissi sotto processo, al momento di ricercarti un avvocato degno della tua fiducia condurresti la selezione cercando quel penalista che non si è mai occupato di fatti disdicevoli o che non nel suo archivio non ha un caso di violenza sessuale, perchè finiresti per non trovarne neanche uno o al massimo uno che si è iscritto all’albo da sei mesi e che comunque, dopo di te, finirà per fare lo stesso percorso degli altri.
Aggiungo, infine, che quando abbiamo accettato questo mandato sapevamo benissimo che saremmo stati criticati, dopo dieci anni di professione e quaranta di vita in Italia queste cose si sentono a naso, e lo abbiamo fatto solo per senso di responsabilità, perchè è giusto che, quando si riceve molto sotto certi profili, si sia anche disposti a restituire, anche questo fa parte del ruolo dell’avvocato, e perchè non si deve mai aver paura di essere impopolari quando si sta facendo la cosa giusta. Sarebbe stato per noi molto più comodo declinare, anche perchè la cosa almeno all’inizio si prospettava come l’ennesima difesa d’ufficio, non di rado senza corrispettivo, ma non sarebbe stato giusto verso la collettività, di cui fanno parte anche quelli come te, cui magari a volte capita di accendere tastiera e computer lasciando spento il cervello.
Per il resto, e venendo ad un piano più personale, di fronte a vicende come questa l’unica cosa dignitosa è il silenzio e il profondo rispetto, rispetto che non c’è negli interventi di tutti quei politici che, dai giornali, si sperticano ad essere solidali con la vittima, ma che sostanzialmente sono venti anni almeno che si infischiano del problema della sicurezza, badando solo a concludere i propri affari senza fare nulla di concreto e sono meramente alla ricerca di un po’ di popolarità e di voti da persone di cui possono sfruttare l’ignoranza e il pensiero naive.
4 risposte su “lo stupro di Savignano e il ruolo dell’avvocato”
Solo per comunicare che la difesa della persona in questione è stata assunta dal collega GIAMPAOLO VERNA, esponente di spicco da molti anni del "Popolo delle libertà", di provenienza Alleanza Nazionale, un altro partito, direi, che fa della sicurezza un tema molto centrale… anzi forse il partito che mostra di averla a cuore più di tutti.
Vedremo se il nostro anonimo polemista vorrà interpellare anche il collega o troverà qualcosa da dire anche sull'assunzione del mandato da parte sua.
Gentile lettore dal tono e stile provocatorio, sono io che ho assunto, unitamente alla collega di studio, di sesso femminile, la difesa dello stupratore.
Secondo Te, queste persone con o senza problemi alla base non hanno diritto di essere difesi?
Io sono cattolica praticante e Ti posso dire che anche la Chiesa, nel condannare tra virgolette un peccatore, vuole che lo stesso, come essere umano, venga assistito e tutelato.
Al di là di questo, sono ben disponibile a riceverTi in studio ed a perdere un po' del mio tempo (sai sono libera in questo periodo…), per parlare con Te.
Ma Tu che scagli la pietra …non hai scheletri negli armadi? Sai l'essere umano è imprevedibile. Se avesse commesso lo stupro un Tuo familiare, cosa avresti fatto? l'avresti condannato o Ti saresti prodigato per aiutarlo?
Non devi ringraziarmi di nulla, tutto quello che scrivo qui lo faccio non per l'utente originario ma nell'interesse di tutti i lettori del blog, oggi quasi 4000 al giorno and rising come si dice.
Giudicheranno loro se ho scritto cose sensate o meno, è a loro che mi sono rivolto prendendo solo spunto dal tuo intervento.
Per il resto, rispondo per punti:
– mi pare molto chiaro che se non fossero state le mie colleghe ad aver assunto il mandato e se io fossi stato penalista non avrei avuto alcuna difficoltà ad assumermelo io stesso, così la responsabilità è tanto mia quanto loro;
– il tempo che trascorro in studio lo dedico alla persone che, stimando la mia capacità creativa e di fornire idee per la soluzione dei loro problemi, richiedono il mio aiuto, dopodichè preferisco tornare a casa dalla mia famiglia, mentre non mi interessa affatto convincerti o tentare di convincerti delle mie ragioni e mi sta benissimo che tu mantenga le tue opinioni, anche se questo forse è un termine eccessivo per dei luoghi comuni
– quanto alla querela, stai tranquillo era ed è solo un esempio e su questo sono stato molto chiaro, lascia perdere gli IP di casa e dell'ufficio nel caso di bisogno di identificarti ti posso assicurare che non ci sarebbero problemi, anche se al contempo ti assicuro che è una cosa non mi interessa minimamente
– non so se sono un personaggio politico, nè se sono uno dei membri più attivi dentro a vignolaperme: in questa associazione non ho cariche, probabilmente non sarò nemmeno candidato alle prossime elezioni, qualora lo fossi spero proprio di non prendere voti o essere appoggiato da persone come te a cui un domani dover rispondere di qualsiasi cosa, forse l'unica differenza tra me e te è che io scrivo e faccio qualsiasi cosa firmandomi con nome e cognome mentre tu sei tanto indignato e arrabbiato da rimanere sempre anonimo e non avere nemmeno il coraggio di firmarti
Avv. Solignani,
desidero ringraziarla per aver speso parte del suo tempo per rispondere al mio -provocatorio, lo ammetto- messaggio, ma non ho potuto fare a meno di constatare come, parola dopo parola, lei si sia progressivamente operato nella avvocatesca pratica dell'arrampicarsi sugli specchi.
Lei forse non si rende pienamente conto di essere diventato una figura soprattutto *politica* agli occhi del pubblico, dal momento in cui ha deciso di diventare un membro -molto attivo peraltro- della lista civica Vignolaperme.
Il ragionamento è quindi molto semplice, Avv. Solignani: come membro della lista civica Vignolaperme Lei predica la pubblica sicurezza, mentre come avvocato (lo studio porta il Suo nome, non si "nasconda" dietro i suoi colleghi) difende uno stupratore della peggior specie. Queste non sono illazioni, sono dati di fatto, e mi pare del tutto legittimo sollevare dei dubbi sulla moralità di questo modo di operare, dal momento in cui Lei -ripeto- è ormai a tutti gli effetti una figura politica e pubblica.
Proceda pure con la denuncia per ingiuria/diffamazione se crede, anche se non ci sono i presupposti e Lei lo sa molto meglio di me. Le chiedo soltanto, nell'eventualità, di utilizzare l'indirizzo IP di questo commento perchè è quello di casa mia, il precedente commento l'ho scritto dall'ufficio. Poi se crede posso anche venirLa a trovare personalmente presso il Suo studio, Avv. Solignani. Mi faccia sapere.
Probabilmente il mio precedente commento è stato condizionato dalla rabbia, dall'indignazione per un fatto così grave accaduto praticamente sotto casa, e mi dispiace di aver usato un tono poco educato. Tuttavia il nocciolo della questione rimane lo stesso, non serve girarci intorno come invece Lei ha fatto nella Sua prolissa risposta.
In ogni caso ancora grazie per il tempo concessomi ed arrivederci, Avv. Solignani.