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come aumentare il tempo di frequentazione del figlio nato dalla convivenza

Convivevo con una extracomunitaria con carta di soggiorno dalla quale ho avuto un figlio che ora ha due anni.dal mese di dicembre se ne andata a vivere a circa 15 km da casa nostra assieme a mio figlio ed a sua madre ed un suo fratello,i quali vivevano come clandestini(e lo sono tutt’ora)a casa mia.faccio presente che erano venuti con permesso di soggiorno turistico della durata di 3 mesi assicurandomi che una volta scaduto se ne sarebbero andati.ma così non è mai stato.sono sempre rimasti nel mio appartamento fino a dicembre.il giorno7dicembre dalla sera alla mattina se ne sono andati tutti,mio figlio compreso.per una settimana non ho mai saputo dov’era mio figlio.chiedevo di poterlo andare a trovare, era pieno inverno ma dopo vari tentativi, una volta detto dove abitava,mi concedeva solamente di poterlo vedere senza salire in casa sua una mezz’oretta sotto casa per 1 o 2 volte la settimana.nei mesi di dicembre e febbraio ed in occasione del natale e del compleanno di mio figlio ho porato per lui generi di prima necessità quali pannolini,salviette,creme, nonchè vestiario per un valore di circa 450 euro.tutto documentato. Nel mese di febbraio mi viene recapitata un ingiunzione dal tribunale di mantova.mi ha tirato in causa, voleva la casa di mia proprietà ,dicendo che lei e il figlio ancora vivevano li con me e mi chiedeva i soldi del mantenimento del figlio.ho contattato immediatamente un avvocato e con lui ho avviato le pratiche necessarie al caso.il mio avvocato ha cercato di provare l’incompetenza del tribunale di mantova in materia di affido di minori indicando la competenza nel tribunale dei minori di brescia.arriva il giorno dell’udienza.il giudice nemmeno mi guarda in faccia, ed inizia a criticarmi stando a quello che l’avvocato di lei aveva scritto.la mia ex convivente rinuncia alla casa ed essendoci un accordo economico(che a dire il vero ha è stabilito il giudice)la competenza rientra ora al tribuna le di mantova.il giudice mi condanna a pagare gli alimenti al figlio e basta.chiedo di poter raggiungere un’accordo messo x iscritto in quella sede circa la visione del figlio.mi viene detto no, accordatevi in privato fra di voi.appena fuoridal tribunale il mio avvocato illustra l’accordo di 3 giorni a settimana da 2 ore ogni giorno piu il sabato o la domenica alternati da2 ore da portare progressivamente a 5.viene detto dalla controparte si.a distanza di 4 mesi nessun accodo e stato raggiunto, mi viene ribattuto come loro proposta 2 giorni a settimana x 1 ora l’uno.tramite il mio avvocato non accetto nemmeno io l’accordo.ora mi trovo a vedere il figlio circa 1 ora a settimana quando vuole lei, rimanendo a disposizione sua, perche se dico parto ci impiego10 minuti subito mi dice no, stai a casa tua. come posso fare?mio figlio è l’unica cosa che mi preme.non ho poiibilità economiche da poter affrontare un’altra causa visto che sono anche separato da un matrimonio ed anche l i do un mantenimento alla figlia che è down e collaboro alle spese sanitarie che non sono poche.fra l’altro da circa un anno(ed è stato fatto presente anche in tribunale)affronto delle spese per la mia salute, non tutte mutuabili,per un mio difetto a livello cerebrale, con pericolo immediato di vita, sia come visite ed esami che come farmaci da prendere quotidianamente.Potete aiutarmi?voglio solo poter vedere e far parte della vita di mio figlio… (Piero, via mail).

Devi presentare un ricorso al Tribunale dei minorenni. E’ molto strano che il procedimento che richiami si sia svolto davanti al Tribunale ordinario ed in effetti il tuo avvocato bene aveva fatto a sollevare la eccezione di incompetenza. Probabilmente dopo non se ne è fatto niente perchè si è raggiunto un accordo e forse c’è stata, in virtù di questo, anche la rinuncia alla questione sulla competenza, perchè la materia fosse in qualche modo regolata.

Ad ogni modo, venendo ai contenuti, una o due ore alla settimana mi sembrano un po’ troppo poche, anche considerando che tuo figlio è ancora molto piccolo. Bisogna vedere la situazione in concreto, ma visto che la madre abita assolutamente non lontano da casa tua ci sarebbero anche le condizioni per un affidamento congiunto con parità di tempi di permanenza tra i due genitori.

Per quanto riguarda i costi del contenzioso, puoi valutare se esistono i presupposti per l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato. In bocca al lupo.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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