Abbiamo un immobile,in localita’ Rometta Marea (ME), siamo 4 famiglie,i proprietari, è stata staccata la luce e l’ acqua, x non pagare la spazzatura. Volevo sapere, se uno degli eredi vuole allacciare di nuovo la luce e l’ acqua, a sue spese,e mettendo il contratto sotto il suo nome, può farlo? Io come erede,posso oppormi, e non dare l’ autorizzazione, all’allacciamento di luce e dell’ acqua? cordiali saluti Attilio.
Trovandoci di fronte a un caso di un immobile in regime di comunione tra più soggetti, trova applicazione l’art. 1100 del codice civile che dispone: “Quando la proprietà o altro diritto reale spetta in comune a più persone…si applicano le norme seguenti.” Appunto quelle relative alla comunione.
Nel Vostro caso occorre prestare attenzione a quanto il cod. civ. stabilisce in materia di gestione della cosa comune. Ed ecco allora che la gestione della cosa comune si esercita congiuntamente da parte di tutti coloro i quali partecipano alla comunione.
Ma l’amministrazione (o la gestione) della cosa comune prevede la partecipazione di tutti i comunisti per mezzo del sistema maggioritario. Tuttavia la maggioranza non viene calcolata sulla base del numero dei partecipanti alla comunione, bensì in proporzione alle rispettive quote che (non avendo io alcun riferimento) si presumono uguali fino a prova contraria.
Tra gli atti di amministrazione per cui la legge richiede la maggioranza semplice vi rientrano quelli di ordinaria amministrazione.
Tra questi possiamo considerare l’utilizzo normale della cosa, tutti gli atti volti al suo migliore godimento, quindi anche l’allacciamento del gas e dell’acqua.
Chi non vuole partecipare a un atto di gestione ordinaria dell’immobile puo’ opporvisi, ma con un voto che esprime il valore della sua quota di proprietà. E’ chiaro che la vittoria va alla maggioranza.