Volevo porro una domanda che forse potrà essere di aiuto anche ad altri. Il mio ex-marito, dal quale sono legalmente separata da 10 anni, ha acquistato una seconda casa a Torino (ne ha già una, dove vive per metà mese, a Napoli). Noi abbiamo un figlio di 16 anni che fino ad ora era l’erede unico. Attualmente ha avuto un figlio dalla sua compagna di Torino. Io sono convinta che le due case debbano essere dei suoi due figli e lui mi ha garantito che ha fatto tutto affinchè la casa a Torino vada al figlio avuto ora e la casa a Napoli vada a mio figlio e mi ha detto di fidarmi e non ho chiesto più nulla. Ma se un domani il figlio torinese volesse intentare una causa per pretendere anche la casa di Napoli come si può evitare ciò a priori? Cosa ha potuto fare legalmente il mio ex-marito per “dare” la casa di Napoli a mio figlio e quella di Torino all’altro figlio visto che i beni, una volta deceduto il padre, vanno ai figli in parti uguali? Inoltre tra un po’ chiederà il divorzio, e se sposasse la compagna, le case andrebbero anche a lei ed ad un’altra figlia avuta da un altro uomo? Scusi se sono stata un po’ ingarbugliata ma non saprei dirlo diversamente. Caterina, mail.
Le domande che mi pone sono tante, quindi cercerò di analizzarle separatamente:
-per quanto riguarda l’eredità di suo figlio, l’ipotesi più accreditabile è che il suo ex-marito abbia fatto testamento, disponendo delle sue due case a favore dei suoi figli. In questo caso, non credo che ci sia bisogno di preoccuparsi, dal momento che, se ci sarà qualcosa di anomalo (cioè se le disposizioni fatte saranno notevolmente sproporzionate), suo figlio potrà legittimamente impugnare il testamento e agire in riduzione contro il “fratellastro”;
-altrettanto inutile è preoccuparsi che il figlio torinese possa intentare una causa contro suo figlio per sottrargli la casa e, sostanzialmente, escluderlo dall’eredità, dal momento che non avrebbe nè titolo, nè modo per farlo;
-certamente, se il suo ex-marito si sposerà nuovamente, la sua nuova moglie acquisterà nei suo confronti la titolarità dei diritti ereditari: questo significa che la moglie, alla morte del suo ex-marito, andrà a partecipare alla spartizione dell’eredità dello stesso, insieme ai due figli. Ciò non significa, però, che anche la figlia avuta dalla nuova moglie diventi erede, quindi quest’ultima potrebbe ereditare la quota che spetterebbe alla madre, al massimo, solo in caso di premorienza della madre.
Una risposta su “la tutela dei diritti ereditari”
Secondo me, figlia di genitori divorziati, è meglio che il Suo ex marito faccia testamento indicando a chi l'uno e a chi l'altro appartamento fermo restando che se i due immobili hanno valore differente, il figlio danneggiato, ha facoltà di chiedere il rimborso per la differenza, salvo che il padre utilizzi la propria quota di disponibile a favore di uno dei due figli a copertura della quota.