Discutendo con alcuni colleghi di altre aziende open source, e’ circolata l’idea che avere un dipendente che lavora a tempo pieno per migliorare/documentare/contribuire pubblicamente a un progetto open source possa essere considerato, in modo molto lato, una donazione a un progetto esterno. Ritieni che possa esserci un fondamento? potrebbe essere un potenziale vantaggio delle aziende open source? Se fosse vero, e potesse portare a un vantaggio fiscale, sarebbe una vera rivoluzione che potrebbe sensibilmente agevolare anche quelle aziende “non open” che scelgono di adottare l’open source invece del software tradizionale (Martino, via mail)
Non credo che una soluzione di questo genere sia configurabile in un ordinamento giuridico come il nostro. Ciò pur essendo non privo di fondamento il tuo discorso, dal momento che mettendo a disposizione un proprio dipendente verso un progetto open source si compie, di fatto, sicuramente un atto di liberalità. Il discorso tuttavia va valutato quasi esclusivamente ai fini fiscali e, pur non conoscendo la normativa in materia, posso dirti che solitamente le leggi tributarie nel prevedere eccezioni all’imposizione o regimi agevolati sono molto precise e difficilmente vi si possono trovare clausole generali applicabili anche nel nostro caso.
Inoltre bisognerebbe vedere caso per caso. Ci sono anche aziende che fanno quel che dici tu, ma in realtà verso un progetto open source che poi “rivendono” in forma di consulenza ad altre aziende, quindi alla fine lo scopo di liberalità almeno in questi casi si affievolisce molto.
Puoi sentire da un fiscalista, ma secondo me le speranze non sono tante.