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Contratto telefonico “inesistente”

Salve,
Nell’Ottobre 2007 ricevo in negozio la visita di un consulente vendite di prodotti telefonici, e mi propone un contratto agevolato confesercenti molto vantaggioso con una compagnia di telefonia fissa. Il contratto consisteva in ADSL+voce al prezzo di 54 € al mese + 4 € per ogni linea (in tutto 4) e 150 € di attivazione. Lo stesso giorno mi faccio lasciare i fogli dell’offerta sopradescritta controfirmati dall’agente, infatti sul contratto non figura nessuna cifra relativa a nessun servizio, e il contratto completamente compilato come dovrebbe essere in tutti i punti. Ci diamo appuntamento dopo 3 giorni per vedere se firmare il contratto oppure no. All’appuntamento viene molto in ritardo, all’ora di pranzo, per cui lo liquido molto velocemente.Mi dice che era meglio compilare un nuovo modello, lo compila e me lo fa firmare, ma non mi faccio la copia xché doveva firmarlo e timbrarlo lui e la copia arriva a casa per posta dopo po chi giorni.
Dopo un mese mi allacciano la linea con relativa adsl. Tutto bene sino alla seconda bolletta di 600 e rotti €uro ( la prima di 60€ pagata x nessun servizio ma solo per un blocco del numero telecom ). Blocco il RID e inizia la contestazione. Prima mi dice che a tutto ci pensava lui e che in pochi giorni risolveva tutti i problemi. Dopo un mese lui mi dice che è tutto ok, hanno fatto fatto un’errore nella fattura e emetteranno nota di credito. Ok, dico che non pago sino a che non ho la nota di credito, così passa un’altro mese e una nuova fattura. Nella nuova mi accorgo che l’importo era il doppio di quello proposto. Allora lo contatto e gli chiedo delucidazioni, dopo tante promesse, e apuntamenti saltati, viene in negozio e si accorge che per errore aveva messo la crocetta su un’opzione che non doveva esserci. Mi ha promesso che visto che l’errore era il suo, avrebbe provveduto a sistemarlo a tutti i costi. Ovviamente non ha sistemato nulla, e furbescam ente il signorino ha mandato una mail dove diceva alla persona che avrebbe potuto risolvere tutto, che c’è stata una incomprensione con il cliente, e che chiedeva la cancellazione di questa opzione che faceva lievitare al doppio le fatture. Appena letta la mail, ho contattato il signore facendogli notare che non è stato leale dicendo che c’è stata una incomprensione, ma che lui ha fatto un’errore. Ovviamente mi dice che era meglio così per accelerare il tutto, di non preoccuparmi. Passa ancora del tempo, e non risolve nulla, allora inizio a spazientirmi e lo contatto, candidamente mi dice che non ci può fare nulla, e che mi porta i soldi in più in fattura ogni mese. Mi tranquillizzo per un attimo ma il signorino non è mai più passato in negozio, e non mi risponde più al telefono. Ho iniziato a contattare la società locale per cui lui lavora, e poi il solito call center, ma senza risultati.
Dopo tante peripezie, e 3 mesi, mi arriva il contratto che loro hanno agli atti. Mi accorgo che la firma non’è la mia. Allora contatto il promotore, e non appena gli dico chi sono, mi dice, non mi rompere il …. se vuoi denunciami, chiudendomi il telefono in faccia.
Alla associazione dei consumatori mi è stato consigliato prima di tentare la via buona con la richiesta di modificare il listino applicato, ma non ha dato frutti, allora la seconda volta mi è stato consigliato di chiedere il disconoscimento della firma e di stipulare un nuovo contratto a condizioni diverse.
A tutt’oggi, dopo mille reclami scritti, pratiche di diconoscimento firme e richieste di correzione per errato listino applicato, tempi bibblici per risposte che non danno mai per iscritto ma solo per voce, NON SI E’ RISOLTO NULLA. Ho pagato solo la prima bolletta, e pochi giorni fa, ho avuto la risposta verbale alla mia lettera del 23/06/2008 che la pratica di disconoscimento firma non è andata a buon fine perché nonostante la firma palesemente non è la mia, è manifesta la volontà di fare un contratto con loro, di sentire chi mi ha fatto il contratto perché se lui si assume le responsabilità non ci sono problemi. Consigliandomi anche di denunciarlo alla polizia postale.
Tenga pure a mente che ho chiesto solo la modifica del listino alle condizioni propostemi, non disdetta per via di penali e disservizi che potrei subire nel caso facessi un contratto con un nuovo operatore. Quindi non devono perdere un cliente, ma se questa sarà la scelta consigliata, la seguirò.

Le chiedo quindi un aiuto per capire come veramente mi devo comportare, perché oltre la carenza di avvocati pratici di contratti telefonici, di uffici a tutela del cittadino, e la mancanza dello stesso corerat sostituito dalla camera di commercio, si aggiunge la scarsa preparazione dei suddetti addetti che un giorno mi dicono una versione e dopo un ora è già cambiata.
Visto che la firma non’è la mia, posso comunque fare qualcosa ??? devo denunciare il signore??? Tenga a mente che c’è sempre stata mia moglie con me, quindi siamo testimoni dell’accaduto. Con le bollette che non ho mai pagato, come devo fare??? Il servizio lo sto utilizzando, ma solo perché è essenziale, non posso fare altrimenti.

Distinti Saluti

Il contratto con una firma apocrifa è nullo per non dire inesistente!

Un contratto nullo non produce alcun effetto giuridico. E qualsiasi somma la nostra utente abbia pagato in merito a tale contratto le dovrà essere restituita.

Cosa fare?

Sporgere denuncia e querela per la firma falsa se non sono trascorsi più di 90 giorni dalla scoperta della stessa firma.

In ogni caso impugnare avanti al CORECOM regionale il contratto e nel mentre non pagare assolutamente nulla.

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