Mio nonno insieme ai suoi 3 fratelli e sorelle possiede una piccola terra di circa 300 mq confinante con la strada extraurbana statale ss1 aurelia. Io mi stò adoperando per assumermi il diritto di proprietà della terra. La terra ovviamente non è edificabile, ma al suo interno esistono ormai da moltissimo tempo due baracche una in muratura e una in lamiera con fondamenta in muratura, inoltre un ampia voliera con pavimentazione in cemento e rete metallica perimetrale, tetto di vetroresina. Probabilmente sono state erette prima della costruzione della strada che infatti ha richiesto l’esproprio di una buona parte di terreno a scapito del mio bisnonno qualche decennio fa. Queste costruzioni non sono segnalate al catasto, come dovrei comportarmi? Esiste una possibilità (come usocapione) per “regolarizzare” quei fabbricati e magari costruendovi sopra costruzioni dello stesso perime tro in legno? La terra è segnata come pascolo-cesp. è di circa 300mq. In pieno terreno agricolo. Cosa mi consigliate? cè una minima possibilità di sfruttare questa terra a norma di legge? (Oscar, via mail)
L’usucapione è un modo di acquisto della proprietà dei terreni, non è invece uno strumento per condonare eventuali irregolarità amministrative ed urbanistiche. Se questi corpi di fabbrica sono irregolari, l’unica soluzione è proporre una istanza di condono, se e nei termini in cui ciò sarà possibile, oppure demolirli, in tutto o in parte, per adeguarli agli strumenti urbanistici vigenti nella zona in questione. Anche nelle zone agricole, peraltro, possono esistere fabbricati, anche ad uso di civile abitazione, ma solo a condizione, usualmente, che il titolare possieda certe caratteristiche, come di solito la qualità di imprenditore agricolo a titolo principale.
E’ una situazione da approfondire bene in relazione agli strumenti urbanistici vigenti ed a quello che si vuole fare.