Mi sono sposato con rito civile ad agosto 2008 e vorrei divorziare subito senza aspettare altro tempo. Non andiamo d’accordo con mia moglie, prima del matrimonio avevamo rapporti sessuali regolari, ma dopo la stessa, che inizialmente avrebbe dovuto venire ad abitare con me, è rimasta dalla sua amica dove stava prima e sostanzialmente non è più venuta a letto con me. Inoltre devo dire la verità che il matrimonio l’abbiamo fatto entrambi più che altro per far avere un lungo permesso di soggiorno prima e la cittadinanza a lei, che è brasiliana, perchè a me non interessava nulla di sposarmi, anzi, per la verità stavo meglio prima e credo anche lei che ha anche dei figli da una precedente unione nel suo paese di origine. La mia domanda è questa: posso chiedere l’annullamento del matrimonio o il divorzio immediato o devo fare la separazione e poi aspettare tre anni per divorziare? Preciso che essendosi interrotti tutti i rapporti anche lei è d’accordo nel fare così e potremmo presentare la domanda insieme (Andrea, via mail)
In astratto, hai tre possibilità di azione: a) separazione ordinaria e divorzio dopo tre anni; b) annullamento del matrimonio per simulazione ai sensi dell’art. 123 cod. civ.; c) divorzio “immediato” per mancata consumazione del matrimonio ai sensi dell’art. 3, n. 2, lett. f) della legge 1 dicembre 1970, n. 898. Nel primo caso, non ottieni lo scioglimento immediato del vincolo, mentre gli ulteriori due, almeno in teoria, ti consentirebbero di togliere del tutto di mezzo il matrimonio.
Bisogna però calare queste possibilità nella realtà concreta.
Infatti, l’unica strada sicura è la prima. Le altre due presentano diversi problemi.
L’ipotesi della simulazione deve, innanzitutto, essere adeguatamente comprovata. La mancata consumazione, in un procedimento per simulazione, potrebbe essere già un indice di prova della simulazione, ma, come vedremo meglio tra poco, la stessa mancata consumazione non è assolutamente facile da provarsi. Un altro elemento di prova potrebbe essere la nazionalità brasiliana e quindi l’avvenuta presentazione, poco dopo il matrimonio, di una domanda di permesso di soggiorno o di cittadinanza basata sul matrimonio stesso, che possano indurre a pensare che il matrimonio sia stato celebrato solo per ottenere questi provvedimenti. Rimane comunque una prova difficile e c’è sempre il rischio che il giudice incaricato del procedimento, per quanti elementi si portino, non si convinca della simulazione e respinga la domanda. A parte questo primo problema, ce n’è un altro ancora peggiore che deriva dal tipo di procedimento previsto per le domande di nullità del matrimonio, che è, a differenza di quelle di separazione e divorzio, quello ordinari, che ha una durata media di sei o sette anni. Quindi, in conclusione, può essere che tu, scegliendo, per fare prima, la strada dell’annullamento, finisca per impiegare sei o più anni per vederti magari poi la domanda respinta e dover ricominciare tutto daccapo.
La seconda ipotesi, quella del divorzio immediato, senza previa separazione, per mancata consumazione del matrimonio, è invece processualemente soggetta al più breve rito camerale previsto per i procedimenti di divorzio, ma anche qui ci sono un paio di problemi piuttosto gravi da considerare. Il primo è quello, anche in questo caso, della prova della mancata consumazione. Si tratta di una circostanza assolutamente intima e difficilmente verificabile con i mezzi di prova ordinari. Nel caso, oggi assolutamente raro, della verginità, si può raggiungere la prova con una apposita CTU, ma questo non ti interessa visto che tua moglie ha già dei figli da una precedente unione. Come mezzi di prova restano dunque le prove testimoniali, che possono essere solo indirette, cioè di persone che possono riferire che dopo il matrimonio non avete coabitato neanche per un giorno, oppure l’adduzione delle stesse circostanze di cui abbiamo parlato sopra, cioè la simulazione del matrimonio che, se comprovata in questa sede, può essere utile per raggiungere la prova della mancata consumazione. Però, pur con tutto quello che si può fare, rimane anche qui sempre il rischio che il giudice non si convinca della mancata consumazione, ritenendo insufficienti gli elementi forniti, e rigetti pertanto la domanda. Il secondo problema è che se è vero che nel caso del divorzio “immediato” si applica il più breve rito camerale, che comunque ha una durata media di circa tre anni, è discussa la possibilità di presentare la domanda di divorzio per mancata consumazione in modo congiunto. Il divorzio congiunto è quel tipo di divorzio, previsto dall’art. 4, ultimo capoverso, della legge sul divorzio, in cui entrambi i coniugi sottoscrivono il ricorso, dichiarando di concordare sul fatto dello scioglimento del matrimonio. Questo tipo di divorzio, che solitamente viene presentato da chi è stato separato per più di tre anni, dura solo qualche mese, perchè non c’è bisogno di assumere prove e si può mandare subito la causa in decisione. Però la giurisprudenza, i giudici che si sono occupati della materia, sono molto restii ad ammettere che si possa presentare in modo congiunto la domanda di divorzio per mancata consumazione. Il motivo di questa ritrosità è evidente: se si ammettesse disinvoltamente una cosa del genere, si finirebbe per l’introdurre il divorzio immediato per tutti, perchè sarebbe sufficiente per una coppia di coniugi che intende divorziare subito, senza attendere i tre anni previsti dalla legge, presentare un ricorso in cui congiuntamente, mentendo, sostengono di non aver mai consumato il matrimonio per ottenere appunto immediatamente il divorzio. La mancata consumazione, invece, va rigorosamente provata, nonostante le difficoltà che una prova del genere presenta, come dicevamo prima. Ciò – la necessità di fornire una prova – è incompatibile con il procedimento snello e veloce del divorzio congiunto, dove non si assumono prove ma verificate le risultanze documentali si manda subito il procedimento in decisione. Ragione per cui, alcuni giudici hanno espressamente detto che la domanda di divorzio per mancata consumazione, se proposta in modo congiunto, è inammissibile (Trib. Perugia, 4.7.1996). In realtà, a mio giudizio non deve essere considerata inammissibile, ma semplicemente dare luogo ad un procedimento che, a differenza di quanto avviene solitamente con il divorzio congiunto, vedrà una sua fase istruttoria, sia pure con il più breve rito camerale, dal momento che le richieste delle parti non devono mai essere considerate inammissibili per se, ma solamente assoggettate ad una rigorosa verifica. Quindi, purtroppo, il fatto che tua moglie sia d’accordo con il presentare la domanda di divorzio non giova molto nella situazione in cui siete, per i motivi che abbiamo sopra richiamato. Anche qui, dunque, c’è il rischio che si presenti la domanda di divorzio immediato e ci si ritrovi, dopo tre anni, con la stessa rigettata per mancato raggiungimento della prova.
Come dicevamo all’inizio, dunque, l’unica strada sicura è quella tradizionale della separazione immediata e del divorzio dopo tre anni dalla separazione. Una soluzione, in questo contesto, potrebbe essere quello di presentare la domanda di separazione e farla, in modo da essere al sicuro di aver fatto il massimo che, con sicurezza, si può fare e, parallelamente, tentare con le domande o di nullità del matrimonio o di divorzio immediato – al riguardo, personalmente consiglierei la seconda, che è comunque più veloce e mi pare di meno difficile accoglimento. In questo modo, dunque, si farebbero due processi. Uno di separazione consensuale, destinato a chiudersi in tre mesi e a costituire il presupposto per fare poi il divorzio dopo tre anni in caso di bisogno, e uno di divorzio immediato, il cui esito si vedrà solo dopo tre anni. Se il divorzio immediato sarà accolto, allora la separazione consensuale perderà di utilità e si avrà il vantaggio di venir a tutti gli effetti di legge considerati uniti in matrimonio solo fino al momento della presentazione della domanda giudiziale – cioè in sostanza gli effetti retroagiranno ad oggi – mentre se sarà rigettato saranno nel frattempo passati i tre anni e si potrà comunque fare subito il divorzio congiunto, così in ogni caso non si sarà perso tempo inutilmente. Volendo, si potrebbero fare anche tutti e tre i procedimenti, quello sub b) della nullità ha il vantaggi di rimuovere completamente il matrimonio e qualsiasi effetto, ma a mio giudizio non vale la pena sviluppare una simile mole di contenzioso.
18 risposte su “è possibile divorziare immediatamente se lo si chiede poco dopo il matrimonio?”
Io sono sposata de tre settimane e oggi o litigato con mi marito e lui se andato per chiedere anulare di matrimonio, e posibile questa. Io sono piu geovana de lui con 30 ani, pero sono sposata con lui no per interesi, a perche io i volio bene pero lui mi trata male. Io no volio divorsiare, no lo so che cossa fare.
Ti consiglio di rivolgerti ad un mediatore familiare.
Lui po anulare matrimonio sesa mio acordo?
Può ottenere dal giudice un provvedimento di separazione o una sentenza che dichiara la nullità del matrimonio. Il discorso qui è molto complesso, ti conviene acquistare un’ora di consulenza da un legale per iniziare ad approfondire per bene.
Sono di Roma ho spostato una cittadina cubana per documenti lei ha figli a Cuba non abbiamo mai avuto in assoluto rapporti, vorrei sapere se con il divorzio o altro devo pagare il mantenimento suo o anche dei figli.
Non dovresti ma è impossibile prevedere come potrebbe andare una causa in materia, ti conviene cercare una soluzione consensuale.
Egregio Avvocato Solignani, mi sono da poco sposato con rito civile (scegliendo comunione dei beni), dopo 1 anno di fidanzamento, esattamente il 24/09/2013 con una cittadina russa. Purtroppo adesso il nostro rapporto d’amore e felicità è finito e voglio fare le pratiche per il divorzio. Lei cosa mi consiglia, quali sono le procedure? e le relative conseguenze dopo il divorzio?
Grazie
Cordiali Saluti
p.s. non abbiamo figli
Non puoi fare il divorzio immediato, devi fare la separazione. Ovviamente, ti consiglio una separazione di tipo consensuale, che sarà ancora più facile da raggiungere visto che non avete avuto figli e la coppia è durata poco.
Bona sera.la mia domanda e,io mi sono sposato nel 2004 con una citadina zvisera italliana.doppia citadina,e nell 2008 abiamo fatto la separatione fino adesso siamo qusi,la mia domanda posso averi la citadinanza italiana.grazie milla
Andrebbe visto meglio il tuo caso, così sono troppo pochi dettagli e non si capisce bene.
La mia domanda e che ho acquistato la cittadinaza a septembre e
mi sono divorziata a novembrere rischio di revocca del pasaporto.
Divorzio o separazione? Comunque direi di no.
Buonassera.io ho avuto cittadinanza italiana al mese di setembere 2014.abiamo fatto il divorzio in algeria mese di magio2015( 6 )mesi sono passati .mi tolgono la cittadinanza italiana o il passaporto.grazie
Non credo.
Salve avvocato,avrei bisogno di qualche informazione…
il mio fidanzato si e' sposato nel 2008 e dopo 3 mesi separato, lei ha abbandonato tetto cognugale;
sono passati 3 anni ormai e tra qualche mese ci sara' un udienza e sicuramente divorzio, perche' mi e' sembrato di capire che dopo tre anni scatta automaticamente.
ora vorrei chiederle, sara' comunque possibile ottenere l annullamento? il suo avv.gli ha detto che contemporaneamente al divorzio presentera questa domanda, ma e' possibile?perche' io ho letto che si presenta entro un anno dalla separazione;inoltre se possibile vorrei chiederle quanto tempo passa prima di ottenere l annullamento e se e' davvero tanto difficile ottenerlo.
in attesa di sua risposta , distinti saluti.
Il divorzio non «scatta automaticamente», per avere questa udienza bisogna presentare un apposito ricorso, dopodichè dipende dal tipo di divorzio, se congiunto o giudiziale. Per quanto riguarda l'annullamento, per rispondere bisognerebbe sapere se il matrimonio celebrato a suo tempo era concordatario (quello celebrato in Chiesa, per intenderci) o civile. Comunque si può sicuramente presentare insieme alla domanda di divorzio. Per ulteriori dettagli, rimando al mio libro in cui un capitolo intero è dedicato all'annullamento /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
salve avvocato io vorrei 1 auito da parte suo con 1 consultazione ,ho fatto la domanda per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio con una italiana nel novembre 2007 ke dopo 1 anno di matrimonio ,dopo no andavamo piu d accordo e ci siamo separati legalmente in tribunale nel 2009 e non abiamo figli .circa 2 settimane fa mi arriva il decreto della concezione della cittadinanza ,sono andato in cumune di zevio (vr)dal ufficiale di stato civile mi a fatto 2 firme dopo che a attacto il marco da bollo di 14 euro mi anno detto aspetta che ti chiamiamoper fissare lappuntamento con il sindaco per il giuramento per la fidelta all lo stato italiano ero contentissimo ma dopo 1 settimano mi chiamano e mi fissano lappuntamento per il giorno successivo ,dopo mi richiama lastessa impiegata del cumune e mi dice che li dispiace ma no posso averla la cittadinanza perche sono separato legalmente in tribunalee quidi no si fa niente .la mia domanda ho dritto di avere la cittadinenza anche se sono venuti fuori questi circolari dopo la mia separazione e se vale la pene x fare 1 ricoeso ala prefettura di verona ,come devo muovermi bo.grazie
Bisogna vedere esattamente tutta la documentazione del caso e ricostruire esattamente i fatti per poter dare una risposta. Se effettivamente vuoi una consulenza («consultazione»), puoi acquistarla da qui http://consulenze.solignani.it. In ogni caso in bocca al lupo.
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cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/