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Mia figlia è indipendente. Devo mantenerla ancora?

Nella separazione di alcuni anni fa la mia figlia più grande è rimasta in casa con me mentre la piccola è andata con la madre. Ovviamente frequento con constante assiduità anche la piccola. Da diversi mesi è nata per me una storia importate con un’altra donna e abbiamo deciso di convivere a casa mia e lei ha portato con se la sua figlia minore di undici anni. La mia figlia maggiore ha una sua camera ed un bagno che condivide solo con me, visto che la camera matrimoniale con bagno l’ho destinata ad accogliere la mia nuova compagna e la figlia (infatti io dormo in un’altra stanza per cercare di non turbare ulteriormente sia sua figlia che la mia piccola che ha la stessa età). Mia figlia od oggi ha 19 anni e ha un lavoro fisso e da quando è arrivata la mia compagna fa di tutto per contrastare la nostra unione. Sporca la casa
deliberatamente e accumula le suo cose sporche, anche indumenti di ogni tipo, fino all’esasperazione pretendendo con vio lente liti che le si lavi la roba. Finita la sua scorta si è messa a rovistare di nascosto nei cassetti della mia compagna e le prende i vestiti di nascosto buttandoli poi dove capita. Mangia a tavola e si alza senza nessun tipo di collaborazione e ovviamente non partecipa in nessun modo alle spese dell’abitazione. La mia compagna per adesso, proprio per cercare di stemperare la situazione non ha mai avviato nessuna discussione ma le tensioni arrivano al limite e spesso lei pensa di andare via perchè è proprio difficile la convivenza. Ho cercato in tutti i modi di parlare con mia figlia ma lei dice che quella è casa sua e farà di tutto per allontanare la mia compagna. Non so più cosa fare e ho pensato addirittura di valutare la questione dal punto di vista legale e vorrei un consiglio. Posso forzare la situazione legalmente? E’ un suo diritto rimanere in casa in questa situazione? E’ possibile che io abbia degli strumenti di legge, visto che è maggiorenne e che è autonoma economicamente? Se decidessi di vendere casa e acquistarne una insieme alla mia compagna, dovrei comunque reinserirla nel contesto? Grazie.

Innanzitutto occorre precisare che l’obbligo di mantenere i figli non ha un limite finale con il compimento del diciottesimo anno di età. La cosiddetta “maggiore età” non è un punto di arrivo per tutti, anzi, il più delle volte (perchè si studia) i figli devono essere mantenuti più a lungo.

Il vero parametro per capire quando non si è più tenuti a provvedere ai propri figli è la loro indiperdenza economica che non deve essere commisurata alla situazione in cui i figli si trovano (essere autonomi, ma in casa dei genitori), ma deve trattarsi di una vera e propria indipendenza. Il reddito deve permettere al figlio di vivere senza problemi lontano dal tetto famigliare dei genitori.

Se questa indipendenza non sussiste, non esiste nemmeno il diritto di smettere di mantenere il proprio figlio a prescindere dall’età.

E’ pero’ altrettanto evidente che la non indipendenza del figlio già maggiorenne non deve dipendere dalla sua poca voglia di lavorare per mantenersi, ma deve derivare da situazioni oggettive (ad es. impossibilità effettiva di trovare un lavoro).

Il consiglio che posso darLe è di parlare di questa situazione a Sua figlia facendole presente che se è davvero economicamente indipendente, Lei non è più tenuto a mantenerla. Aggiungo che la decisione, comunque, spetta al giudice, visto che c’è di mezzo una separazione e delle precise statuizioni in essa circa le somme  a titolo di mantenimento.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

Una risposta su “Mia figlia è indipendente. Devo mantenerla ancora?”

mi permetto di darle un consiglio,anche se non puramente legale.

Credo che sua figlia stia attraversando un difficile periodo di gelosia ed egoismo verso di lei.Abituata a vivere sempre e solo con lei non riesce ad accettare l'idea che un'altra persona possa inserirsi nel contesto intimo creatosi prima.

Questo non le da IN ALCUN MODO il diritto di comportarsi in modo maleducato.

Mi permetterei di consigliarle di rivolgersi ad un consilente famigliare e in questo caso più ad uno psicoterapeuta che possa comprendere e forse aiutarvi a superare il momento,sopratutto che possa aiutare sua figlia,che è la persona di famiglia in crisi al momento e che poi genera disordine nell'intera famiglia.

Il rifiuto al mantenimento può solo accuentuare la paura di abbandono affettivo che è ,a mio modesto parere , il motivo che la spinge ad avere atteggiamenti così maleducati e indisponenti.

La soluzione puramente legale porterebbe ad una rottura netta e probabilmente irrecuperabile tra lei e sua figlia.

sarebbe meglio quindi tentare le 'vie più diplomatiche' prima di passare ad una rottura netta.

Le faccio i migliori auguri.spero che tutto si risolva!!

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