Salve, ho 30 anni e due bimbi (3 e 4 anni) che frequentano la materna pubblica. Io ho un lavoro part-time che nel periodo estivo diventa di 6 ore. Non mi sono mai sposata e ho lasciato il mio compagno 4 mesi fa. Nel nucleo familiare risulto io e bimbi, il padre non ha mai cambiato la residenza.
Per i primi 3 anni di convivenza ci ha mantenuti mio padre che ha provveduto a finanziare sia il termine degli studi a entrambi(siamo 2 laureati) sia a camprare la macchina a lui. Dopo anni di infelicità , non amore e non dialogo in casa, e dopo anni che provato a “cacciarlo” dalla mia casa (casa in affitto, 550 euro al mese, contratto a nome mio) è successo cio che di più naturale avviene: mi sono innamorata di un altro. E solo con questa ‘bastardata’ come la definisce lui , finalmente se ne è andato.Non dormivamo insieme da anni…diciamo che il secondo figlio è stao fatto in una serata di debolezza… Però per i soldi? siamo rimasti d’accordo che lui paga la mensa dei bimbi…ma vorrei normalizzare (si dice così?) utilizzando un avvocato d’ufficio. Che ne dite? Lui prende 1200 euro al mese ed ha a suo carico un mutuo di500 euro al mese causa debiti del padre(ha origini e mentalita siciliane),mutuo aperto 1 anno fa praticamente tenendomi all’oscuro. Spetta qualcosa ai miei figli o è meglio che lasci perdere??
No, non devi lasciar perdere. Non so quanto il tuo ex compagno paghi per la mensa dei tuoi bimbi ma comunque hai diritto ad un aiuto economico adeguato per il loro sostentamento. A tal fine ti consiglio di rivolgerti ad un avvocato che applichi il gratuito patrocinio nei cui requisiti potresti rientrare.
In questi casi, per averne diritto, il reddito non deve superare, attualmente, la somma di 9.723,84 annui. Tieni conto che il reddito imponibile cui far riferimento per beneficiare del patrocinio gratuito è quello al netto degli oneri deducibili, cioè la base imponibile IRPEF e non anche il complesso del reddito ricavato dal soggetto nell’anno di riferimento.
Inoltre nei soli procedimenti penali, in caso di famigliari conviventi il tetto massimo viene aumentato di euro 1.032, 91 per ogni familiare a carico, mentre per quanto riguarda le cause civili non c’è questa agevolazioni e si considera il reddito complessivo della famiglia
Ricorda comunque che per il gratuito patrocinio non si può scegliere un avvocato qualsiasi, ma bisogna prendere un professionista iscritto nell’elenco dei legali abilitati al gratuito patrocinio.