[youtube=http://it.youtube.com/watch?v=PRFTECqQ7jY]
Premetto di essere un uomo sposato da 10 anni con un figlio di 6… il fatto.. nel 2003 ho conosciuto una donna tramite una chat con la quale ho vissuto, per cosi dire, una relazione a distanza all’insaputa di mia moglie. questa relazione o per meglio dire “attrazione sessuale” è stata portata avanti con le mie menzogne in quanto non avevo detto a questa donna di essere spostato con figli e quando mi sono accorto di sbagliare il tutto e iniziare a fare il “bravo marito” lasciato questa donna dicendogli che tra noi era finita per via della sua età io 35 e lei 44! chiaramente unica verità di questa relazione… se cosi si puo’ chiamare! questa donna ha pensato bene di iniziare ad indagare a mia insaputa sulla mia vita privata servendosi di una ” richiesta legale di stato di famiglia” avuta dal mio comune di appartenenza e spedire a casa mia una raccomandata che riferiva direttamente a mia moglia la relazione che aveva avuto con la mia persona. è inutile spiegare la reazione di mia moglie! è possibile tutto questo? cioè una persona non appartenente al nucleo famigliare può richiedere uno stato di famiglia? non sussiste la violazione della privacy? posso agire legalmente nei confronti di questa donna? spero di essere stato chiaro ma potete capire il mio stato d’animo per quello che mi è successo un ora fa e per quello che mi succederà per aver sbagliato a portare avanti l’unica relazione extraconiugale che ho avuto in tutta la mia vita.
I dati anagrafici sono pubblici. Ognuno può legittimamente rivolgersi all’ufficio anagrafe della città di residenza della persona di cui desidera le informazioni per estrarre il certificato di residenza e/o lo stato di famiglia ovvero conoscere lo stato di libero o coniugato, che ha anche importanti riflessi patrimoniali, ad esempio a seconda del regime di gestione dei beni che è stato adottato dalla famiglia, cosa che dunque potrebbe interessare anche creditori di uno dei coniugi o potenziali tali.
Dunque, a questo livello non c’è stata nessuna violazione della privacy.
Per quanto riguarda l’invio della lettera, bisogna vedere che termini sono stati utilizzati nella stessa, cioè se l’autrice si è limitata a raccontare e riferire dei fatti o se ha adoperato espressioni ingiuriose o ha riferito fatti infondati, dopodichè si valuta se ricorrono estremi di reato o meno.
2 risposte su “la moglie in vacanza, l’amante in … chit-chat”
P.S. Ovviamente NON è mia intenzione giudicare o offendere. Casomai venissi frainteso, chiedo scusa anticipatamente.
Giuseppe
Mi dispiace per la situazione, ma ognuno raccoglie quel che semina…
Prova a metterti nei panni dell'amante, o di tua moglie. Credo che tu sia l'ultimo a potersi lamentare.