In un caso di separazione, con accordo o meno tra le parti, è possibile (e con quali modalità e costi) vendere la propria metà della casa (essendo in regime di separazione dei beni) senza il consenso della controparte? In tal caso il coniuge che resta nell’abitazione è tenuto a pagare l’affitto per la metà dell’appartamento al nuovo conproprietario? Le ragioni di tale richiesta sono connesse a valutazioni di disponibilità economica in ragione dell’esigenza di vivere entrambi vicini comunque a beneficio dei due figli.
Nelle coppie sposate in regime di separazione dei beni uno dei coniugi può vendere la sua quota della casa coniugale anche prima della separazione personale tra di loro. Nelle coppie in comunione, invece, la cosa non si può fare e bisogna prima o a) andare da un notaio a fare la separazione dei beni; b) fare la separazione personale.
La quota, quando è vendibile, comunque è assai difficilmente collocabile sul mercato, perchè difficilmente si trova un compratore disposto a investire molto denaro per non avere la disponibilità completa di immobile, anche se, sì, ne percepirebbe la metà dell’affitto.
Per quanto riguarda poi le modalità e i costi, sono quelli di qualsiasi compravendita.