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quando prima della richiesta di asilo politico, già si oggetto di un provvedimento di alllontanamento

Salve sono italiana 30 anni mi chiamo Roberta. Sono fidanzata da un anno e mezzo con un clandestino indiano di 25 anni a Catania. Ho la residenza in Piemonte ma sto cercando di trasferirmi qui ma ancora non ho una casa. Lui è in Italia da 5 anni e gli hanno dato il foglio di via nel 2005 poiché non disse d’avere il passaporto e diede un alias e non il suo nome vero. Non andò via e non parlava la nostra lingua e non ha avuto chiara la situazione. Lui lavora e ha sempre lavorato e ha una casa in affitto ma non ha nome suo. In Austria prima dell’Italia 5 anni fa fece richiesta di asilo politico ma non proseguì e se ne andò via venendo qui in Italia. Volendo c’è chi può metterlo in regola con il lavoro e lui vorrebbe avere l’asilo politico perchè nel Cashemire ci sono seri problemi per lui ma l’avvocato che si è “occupato” di lui ha detto che per colpa del foglio di via e della possibile richiesta d’asilo in Austria non può avere asilo qui ne permesso e rischia la galera ma è realmente così? Ha detto che l’unica soluzione è il matrimonio ma io non vorrei perchè un anno e mezzo per me non bastano per sposarmi con tutti i miei problemi. Cosa posso fare? Consigliatemi tutte le strade possibili per favore. Lui sta anche cambiando religione e frequenta il catechismo e il prete Don Vincenzo gli sta dando un nome cristiano. Può essere utile? Ora vi ho parlato di questo ma vorrei poi parlarvi della causa civile contro risarcimento danni (da 5 anni) che continua a prolungarsi a causa di tutti gli avvocati che ci stanno prendendo in giro. Ora l’ultimo da 2 anni è un avvocato di Sunia che sta solo combinando guai e non è affatto comprensivo. Non sta nemmeno chiedendo i danni morali che sono stai tanti a causa di un alloggio che è stato dichiarato insalubre dal usl di Trecastagni. Insomma è lunga da spiegare però vogliamo cambiare avvocato perchè non ci fidiamo.

Il matrimonio è una soluzione efficace per quanto riguarda la cittadinanza, meno per quanto riguarda la vostra vita. Infatti se le cose non dovessero andare bene sareste costretti alla separazione che è un discorso non semplice, sia dal punto di vista dei tempi, che dal punto di vista economico. Quindi vi auguro di fare questo passo, in base ad una scelta serena, consapevole e non obbligata.

Posto ciò, la situazione che mi descrivi non è affatto semplice. L’aver richiesto l’asilo politico in altro Stato non dovrebbe essere condizione ostativa in Italia in quanto, non lo ha ottenuto e comunque abbandonando la prosecuzione della stessa penso che il processo si sia interrotto. Diversamente, per quanto riguarda, l’aver eluso un provvedimento dell’autorità competente questo può essere un problema. Infatti nel momento in cui il tuo compagno si presenterà in questura per la richiesta di asilo politico, se ti trova in Italia in condizioni di soggiorno irregolare, ovvero se in precedenza è già stato destinatario di un provvedimento di espulsione o respingimento, verrà trattenuto in un Centro di permanenza temporanea ed assistenza, fino alla decisione circa la concessione o meno del rilascio dell’asilo politico. Quindi, Roberta, per approfondire la vicenda e capire gli aspetti specifici della situazione ti consiglio di recarti personalmente, da sola, in questura e chiedere informazioni in modo generico, senza chiaramente coinvolgere il tuo compagno. Successivamente di rivolgerti, ad un centro per l’immigrazione che di solito da consigli utili e soprattutto ad un avvocato serio che cerchi di guidarvi e curi in modo coscienzioso la vicenda.

In ogni caso ti consiglio di consultare il sito della Polizia di Stato alla voce stranieri/asilo politico. li oltre a tutte le informazioni su questo istituto, potrai trovare in alto sulla destra, tra gli allegati, un opuscolo informativo dove sono incluse tutte le informazioni e le condizioni per richiedere lo status di rifugiato.

Quanto alla causa civile, se vuoi che ti risponda opportunamente, è necessario che tu mi riscriva in modo più chiaro esponendo meglio la vicenda. Inoltre ti ricordo che qualora tu rientriassi nei requisiti previsti per legge , ovvero un reddito annuo inferiore a Euro 9.723,84, ti puoi avvalere di un avvocato pagato dallo Stato mediante gratuito patrocionio.

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2 risposte su “quando prima della richiesta di asilo politico, già si oggetto di un provvedimento di alllontanamento”

In virtù della Convenzione di Ginevra, la richiesta di asilo politico, deve essere presentata dal cittadino straniero all'ufficio di polizia di frontiera, al momento dell'ingresso in Italia.
Diversamente, come nel caso del tuo amico, è possibile fare domanda direttamente all’Ufficio immigrazione della Questura. Lì dopo il fotosegnalamento, la domanda viene inoltrata alla competente Commissione Territoriale, che dovrà valutare il riconoscimento dello status di rifugiato. Per completare la richiesta è comunque necessario presentare all'Ufficio Immigrazione della Questura:
– il modulo di richiesta, con le motivazioni per le quali si richiede asilo, redatto nella lingua conosciuta dalla straniero;
– copia del passaporto, se posseduto;
ogni altra documentazione comprovante i motivi della richiesta.
Una volta ricevuto lo status di rifugiato, lo straniero potrà richiedere all'Ufficio Immigrazione il rilascio del permesso di soggiorno. Se ne risulterà avere diritto non penso ci saranno problemi per il rilascio. Tuttavia, quanto hai tempi non so dirti di preciso, ogni pratica ha spesso tempi fisiologici diversi. Dovresti provare ad informarti in qyestura.

In ogni caso ti consiglio di consultare il sito della Polizia di Stato alla voce stranieri/asilo politico. li oltre a tutte le informazioni su questo istituto, potrai trovare in alto sulla destra, tra gli allegati, un opuscolo informativo dove sono incluse tutte le informazioni e le condizioni per richiedere lo status di rifugiato.

In conclusione poi ti ricordo che in Italia anche per gli stranieri, purchè residenti nel territorio dello Stato esiste l'istituto del gratuito patrocinio che permetterebbe al tuo amico, qualora rientrasse nei requisiti previsti dalla legge di essere assistito gratuitamemete in questa vicenda da un avvocato iscritto nelle apposite liste, che verrebbe pagato per lui dallo Stato Italiano. Il requisito richiesto è quello di possedere un reddito annuo inferiore a Euro 9.723,84.

ciao, io ho un amico che è venuto in'italia con un visto da business e ora vorrebbe chiedere l'asilo politico. lui è del pakistan ed è uscito perchè a febbraio ci sono state le elezioni politiche e e il partito della sua parte ha perso ed ora anche nella provincia dove vi risiedeva ha vinto il partito contro di lui e per opinione politica è perseguitato e richia la morte… lui ha una sorella che abita a trento, se lui andasse in questura e dicesse di voler abitare con la sorella è possibile che lo lascino vivere con la sorella?? l'asilo gli sarà concesso facilmente o no? posssibilmente rispondete presto

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