Io, marito e figlia abitiamo da 22 anni nella casa di proprietà dei miei suoceri in un appartamento distinto dal loro, e per il quale in questi anni abbiamo corrisposto di comune accordo un affitto simbolico (Eur 1500/anno x 22 anni = Eur 33000). Mio marito ha altri due fratelli, che vivono ciascuno con la propria famiglia in altrettanti appartamenti di proprietà. Mio suocero ora è morto, e rimangono mia suocera e i loro 3 figli. Volevamo in questa occasione sistemare la proprietà dell’appartamento da noi occupato (metà casa) intestandolo a noi e liquidando le altre parti. Volevo sapere se cio’ è possibile anche con mia suocera ancora in vita, e in quali proporzioni, stimata la valutazione di tutta la casa in 700.000 Euro.
Nel Suo caso il codice civile corre in nostro aiuto con l’art. 542, secondo comma: “Quando i figli, legittimi o naturali, sono più di uno, ad essi è complessivamente riservata la metà del patrimonio e al coniuge spetta un quarto del patrimonio del defunto. La divisione tra tutti i figli, legittimi e naturali, è effettuata in parti uguali”.
Questo significa che:
- Ai figli (siete in 3) spetta 1/2 del patrimonio da dividere in parti uguali;
- Al coniuge spetta: 1/4 del patrimonio, il diritto di abitazione e d’uso dei mobili della casa in cui risiedeva la famiglia;
- La quota disponibile (quella che Suo suocero avrebbe potuto destinare a piacimento tramite testamento) è di 1/4.
Se invece non è stato fatto testamento allora è la legge che stabilisce interamente quelli che sono gli eredi legittimi e allora:
- Coniuge: 1/3 più diritto di abitazione
- Figli (3): 2/3 da dividere in parti uguali
A questo punto, se la moglie è d’accordo, Le si puo’ chiedere di acquistare la sua parte; stesso discorso per i fratelli.