5 anni di separazione giudiziale, il mio ex non ha mai provveduto totalmente agli alimenti, ma solo in parte, abbiamo due figli la grande 18 anni affidata a lui, il piccolo 15 anni a me. Vivo con mio figlio in casa con i miei genitori da 5 anni, costretta dal fatto che non posso pagare un affitto a causa del mio reddito fino a poco inesistente e adesso pari ad € 600 mensili. Il mio ex doveva provvedere anche al pagamento di un affitto poichè la casa coniugale è rimasta a lui perchè è sua di proprietà, ma non ha mai provveduto. Sono due mesi che ricevo proposte di lavoro da me mai richieste, ma avallate dal mio ex marito, da parte di società che nemmeno conosco. Io vorrei che la smettesse di intromettersi nella mia vita nelle mie scelte non ne posso piu…. Non posso pagare perchè non ho redditi, ma vorrei un consiglio su come fargli capire una volta per tutte che alla mia vita ci penso io e le mie scelte le voglio decidere io. Vi ringrazio se potete darmi un consiglio e suggerirmi una risposta adeguata per far si che non si intrometta piu nella mia vita. Cordiali saluti
Distinguiamo le due problematiche. Se Lei desidera, perchè vuole dimostrare di potercela fare da sola, rifiutare gli alimenti e gli altri emolumenti, si può fare benissimo.
In caso contrario, se il problema è, all’opposto, il mancato versamento completo degli alimenti e del mantenimento, si può senz’altro intervenire giudizialmente, ad esempio con un pignoramento.
Se poi, ancora, il discorso riguarda esclusivamente le ingerenze del Suo ex marito nella Sua sfera privata, allora può richiedere al giudice un’ingiunzione ad hoc.
Una risposta su “Come comportarsi con le ingerenze dell’ex nella propria sfera privata”
Beh è comodo pretendere che l'ex non ingerisca nella vita privata mentre gli si chiede di pagarti l'affitto e mantenimenti vari. Un conto è dire da te non voglio neanche un euro che non sia per il figlio quindi fatti gli affari tuoi e non propormi lavori remunerati, un'altra è dire non ingerire nella mia vita però mantienimi per tutta la durata della stessa. Tra l'altro se non mi sbaglio, il fatto di presentare alla ex moglie delle concrete opportunità di guadagno è una delle pochissime strade che possono intraprendere gli uomini per evitare il parassitaggio a vita di alcune donne che dopo il matrimonio pensano di aver diritto al vitalizio a danno del lavoro e del sudore di un'altra persona. Secondo me il suo ex marito sta raccogliendo documenti e prove per dimostrare al giudice che lei potrebbe essere economicamente autonoma ma non intende andare a lavorare.
Spero riesca a trovare una soluzione equa, auguri.