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il termine delle indagini preliminari

Volevo sapere il termine delle indagini preliminari 415 bis. Io penso di aver interpretato che di norma sono 6 mesi..nel caso si prolunghino sennza alcun avviso cosa succede? si può chiedere l’archiviazione? (Stefano, via posta elettronica)

Le indagini devono essere concluse nel termine di sei mesi o di un anno (qualora si tratti di reati gravi) dal giorno in cui il nome dell’indagato è stato iscritto nel registro delle notizie di reato o, se si tratta di reati perseguibili a querela, istanza o richiesta, dal giorno in cui tali atti pervengono al P.M. (art. 405 c.p.p.).

Prima che scada il termine previsto per la chiusura delle indagini il P.M. può chiedere al G.I.P., che ne dà notizia all’indagato e all’offeso dal reato che hanno facoltà di presentare memorie nel termine di 5 giorni, una proroga di sei mesi purché ricorra una giusta causa (quando la proroga è chiesta per la prima volta) oppure nei casi di particolare complessità delle indagini o di oggettiva impossibilità di concluderle entro il termine prorogato (quando la proroga è già stata concessa una volta) (art. 406 c.p.p.).

La durata complessiva delle indagini preliminari non può in ogni caso superare diciotto mesi o due anni (qualora si tratti di reati gravi) (art. 407 c.p.p.)

La avvenuta notifica dell’avviso è un presupposto di validità della richiesta di rinvio a giudizio la quale, ai sensi dell’art. 416 cpp così come modificato dall’art. 17 della L. 479/99, è nulla se non è preceduta dall’avviso previsto dall’art. 415 bis cpp., pertanto sembra che sia utilmente esperibile un’istanza di archiviazione.

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4 risposte su “il termine delle indagini preliminari”

Gentile Avvocato, ha scritto ben 12 righe per riprendere il fatto che io abbia scritto per ipotesi e 3 righe per rispondere ad una delle due domande che ho posto e questo non mi sembra nè gentile nè professionale. ho riletto il post e ipotesi o meno le domande che ho posto sono 1)attinenti all'rgomento 2) chiare e comprensibili ed esprimono chiaramente il problema . Non vedo la rilevanza al fine della risposta dire ammettiamo che oppure mi succede  oppure è successo ad una persona a me cara etcc. e comunque, se secondo lei non dovrei lasciare un post con normali domande  in un blog che si vanta di dare consigli legali mi chiedo come mai lei lo abbia creato. Buona serata.

Guarda, sinceramente resto del mio parere ma io non sono certo infallibile, accetto le critiche sulla mia gentilezza e professionalità (anche se un dialogo su un blog non è certo un rapporto professionale, ma lasciamo stare) e se credi nella bontà del tuo metodo per coltivare la tua situazione insisti pure, io ho solo detto la mia opinione senza alcuna pretesa. Di nuovo in bocca al lupo per tutte le tue cose.

Ammettiamo che sia stata fatta una querela a mio carico (per abuso d'ufficio credo.) ammettiamo che vengo a conoscenza di questa querela in modo non ufficiale. ammettiamo che questa querela sia una querela falsa e diffamante e che ne sia richista l'archiviazione in fase di indagini preliminari. ammettiamo che venga archiviata in fase di indagine preliminare. La mia domanda è questa. volendo fare un'azione legale al querelante in che modo posso io verificare l'archiviazione non essendo stata indagata e non avendo avuto comunicazione di nulla e non risultando nulla nei carichi pendenti? inoltre, quanto tempo ho per avviare l'azione civile al querelante per risarcimento danni? la sua risposta sarebbe importante.

Se si tratta di una questione di natura «importante», se la nostra lingua ha ancora un senso, non è certo il caso che tu l'affidi ad un commento lasciato su internet, ma ti conviene investire un po' del tuo tempo e del tuo denaro per incaricare un avvocato ed ottenerne una consulenza.

Noi qui, infatti, scriviamo a tempo perso, per divertimento e non per lavoro, quindi con uno spirito completamente diverso a quello che è necessario quando si trattano casi e questioni di natura grave, solo per il piacere di conversare di diritto con gli utenti e confrontarci con i casi concreti.

Inoltre, quando si pone un caso concreto bisogna lasciar perdere le supposizioni e dire semplicemente qual è il problema. Non è che quando uno va dal dottore gli dica "Ammettiamo che mi faccia male qui, poi ammettiamo che mi faccia male là", altrimenti il dottore lo manda alla visita psichiatrica; si dice semplicemente dove fa male e si lascia che sia il medico a giudicare. Così si deve fare quando si vuole il parere di un giurista, meglio dirgli subito qual'è il problema e lasciar perdere le congetture e le ipotesi, che non interessano nessuno.

A parte questo, e comunque su queste premesse, posso dirti che anche se non ti era mai stata notificato un atto dell'indagine, comunque tu sei stata, finchè non è stata prevista l'archiviazione, indagata a tutti gli effetti. In quanto tale, hai accesso agli atti del procedimento.

Il resto, dipende dal caso e dalla materia, se intendi coltivare la cosa conviene che ti consulti con un legale. In bocca al lupo.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac https://blog.solignani.it

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